VITA NUOVA DI DANTE ALLIGHIERI CON PROEMIO E COMMENTO DI GIUSEPPE ROMANELLI NUOVA EDIZIONE AD USO DELLE SCUOLE VITERBO TIPOGRAFIA MONARCHI 1878 AD AUGUSTO CONTI FILOSOFO INSIGNE DI QUANTI RICERCANO E AMMIRANO LE UNIVERSALI 'ARMONIE DEL BELLO COL VERO E COL BUONO DELLA SCIENZA CON LA FEDE DELLA PATRIA CON LA RELIGIONE MAESTRO E AUTORE Il libretto, che annoto, è così piccolo, che non può patire lunghe chiose, nè troppo minuziosi commenti, senza riuscirne con diformità sopraccarico e come impacciato. Pertanto accenno sovente le fonti e i casi simili, senza riferirli, e del Petrarca non reco i passi paralleli, perchè mi pare che a voler fare un compiuto raffronto della Vita Nuova colle Rime di lui, e' si convenia recar queste quasi per intiero. Le note, quando ricorre il caso istesso, non ripeto mai; e, parendomi inutili e di soprappiù, ho lasciato di stampare, come altri han fatto, 1 le dichiarazioni o divisioni che Dante, a guisa di chiose e sommari, aveva posto per entro il suo libello: ma non ho omesso di citarne i pensieri, quando mi parvero conformi allo scopo, tra le mie note, indicandoli col nome di Commento. 1 A me sembrò buon pensiero quello di toglierle per l'af« fatto in una edizione dedicata ai giovani, persuaso che la Vita « Nuova non sarebbe scemata di pregio, e che anzi avrebbe avuto più lieta accoglienza eziandio dalle donne. » Felice Lemonnier, Firenze 1855. |