I canti di Giacomo LeopardiHoepli, 1907 - 416 sayfa |
Kitabın içinden
78 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa xi
... Recanati . X. Il Giordani a Recanati . . La visita I colloqui con Giacomo e i L'accusa del Gioberti e del Cap- poni in danno del Giordani . sospetti di Monaldo . - . XI . Giacomo esce finalmente dal nido . I buoni uffici dello zio Carlo ...
... Recanati . X. Il Giordani a Recanati . . La visita I colloqui con Giacomo e i L'accusa del Gioberti e del Cap- poni in danno del Giordani . sospetti di Monaldo . - . XI . Giacomo esce finalmente dal nido . I buoni uffici dello zio Carlo ...
Sayfa xii
... Recanati • -- - ― --- 98 105 • XV . L'ultima dimora a Recanati , dal novembre 1828 all'a- prile 1830. Nuove smanie d'uscirne . L'interessa- mento del Colletta . Il matrimonio di Carlo . mancato premio della Crusca . La sottoscrizione ...
... Recanati • -- - ― --- 98 105 • XV . L'ultima dimora a Recanati , dal novembre 1828 all'a- prile 1830. Nuove smanie d'uscirne . L'interessa- mento del Colletta . Il matrimonio di Carlo . mancato premio della Crusca . La sottoscrizione ...
Sayfa 3
... Recanati , città della Marca di Ancona , e dalla marchesa Adelaide Antìci della stessa città , ai 29 giugno del 1798 , in Recanati . Vissuto sempre nella patria fino all'età di 24 anni . Precettori non ebbe se non per li primi rudimenti ...
... Recanati , città della Marca di Ancona , e dalla marchesa Adelaide Antìci della stessa città , ai 29 giugno del 1798 , in Recanati . Vissuto sempre nella patria fino all'età di 24 anni . Precettori non ebbe se non per li primi rudimenti ...
Sayfa 5
... Recanati al conte Giulio Perticari , ch'era a Pesaro , il 9 aprile 1821 , una di quelle sue lettere disperate , egli diceva : Al vostro caro e pietoso invito rispondo ch'eccetto il caso di una provvisione , io non vedrò mai cielo nè ...
... Recanati al conte Giulio Perticari , ch'era a Pesaro , il 9 aprile 1821 , una di quelle sue lettere disperate , egli diceva : Al vostro caro e pietoso invito rispondo ch'eccetto il caso di una provvisione , io non vedrò mai cielo nè ...
Sayfa 7
... quelle degli altri , e come mio padre stimo che si persuada , per dormire i suoi sonni in pace , come suol dire . Io non voglio vivere in Recanati . Se mio padre mi procurerà i mezzi di uscire , come mi IL TENTATIVO DI FUGA 7.
... quelle degli altri , e come mio padre stimo che si persuada , per dormire i suoi sonni in pace , come suol dire . Io non voglio vivere in Recanati . Se mio padre mi procurerà i mezzi di uscire , come mi IL TENTATIVO DI FUGA 7.
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
14 giugno 16 gennaio 19 febbraio 26 aprile affetto allora amici amore Anacreonte Angelo Mai antichi anzi assai beata bella Bologna Bruto Bruto minore buon canto canzone caro casa certo ch'io chè cielo codesto colla conoscere Consalvo conte credo cuore d'amore d'Italia desiderio dice diletto dolce dolore donna fato felicità figli figliuolo filosofia Firenze fratello Giacomo Giacomo Leopardi Ginestra Giordani giorno gloria gran greco immagini infelice lasciò Leopardi lettera lettere lord Byron malinconia medesimo mente misera Monaldo mondo Monti morire mortal morte Napoli natura notte nuova occhi padre Paolina passato patria pensare pensiero petto Pietro Giordani poco poesia poeta possa potuto povero ragione Ranieri recanatese Recanati ricorda Saffo Sanctis scriveva sentimento signora Simonide Sinner sogno sospiri speme speranza studi Termopile terra torna trova uomini vedere versi Vesuvio virtù vivere Werther Zibaldone zione Zumbini
Popüler pasajlar
Sayfa 184 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 149 - Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 209 - Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine.
Sayfa 249 - Nobil natura è quella Che a sollevar s'ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato, e che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte...
Sayfa 399 - Sovente in queste rive, che, desolate, a bruno veste il flutto indurato, e par che ondeggi, seggo la notte; e su la mesta landa in purissimo azzurro veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, cui di lontan fa specchio il mare, e tutto di scintille in giro per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 217 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 208 - O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi?
Sayfa 293 - Per chi di stragi si macchiò il mio brando? Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia, combatterò, se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D'ogni bell'arte non sei madre, o Italia? Polve d'eroi non è la polve tua? Agli avi miei tu valer desti e seggio, E tutto quanto ho di più caro alberghi!
Sayfa 346 - ... poche sere addietro, prima di coricarmi, aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un cielo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un'aria tepida e certi cani che abbaiavano da lontano, mi si svegliarono alcune immagini antiche, e mi parve di sentire un moto nel cuore, onde mi posi a gridare come un forsennato, domandando misericordia alla natura, la cui voce mi pareva di udire dopo tanto tempo.
Sayfa 119 - Sperai che questi cari studi avrebbero sostentata la mia vecchiezza, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni della fanciullezza e della gioventù, avere acquistato un bene che da nessuna forza, da nessuna sventura mi fosse tolto.