1509 Domenico Trevisano A Giulio II, nella sua venuta Leonardo Mocenigo 1513 Leonardo Mocenigo (Rimase ambasciatore ordinario) Domenico Trevisano Andrea Gritti (prigione in Francia) Giorgio Emo Girolamo Contarini 1522 Antonio Giustiniani Luigi Mocenigo 1523 Marco Dandolo 1524 Niccolò Tiepolo Lorenzo Bragadino 1527 Luigi Pisani 1527 Gasparo Contarini 1529 Lorenzo Bragadino 1534 Marco Minio 1535 Marco Minio a Bologna. A Leone X; ma non partirono, essendosi scoperto avverso alla Repubblica l'animo del Pontefice. Ad Adriano VI, per la sua A Clemente VII, per la sua assunzione al pontificato; ma non partirono a cagione delle guerre. A Clemente VII, per condolersi del sacco di Roma. A Clemente VII, per la restituzione da lui pretesa di Ravenna e di Cervia. A Clemente VII, per congratularsi della pace conclusa in Bologna. A Paolo III, per la sua esaltazione al pontificato. A Paolo III (non si dice per quale oggetto). 1549-50 Niccolò da Ponte (Fece l'orazione) Marcantonio Veniero 1555 Girolamo Grimani Carlo Morosini 1555 Francesco Contarini Carlo Morosini Matteo Dandolo Girolamo Grimani 1559-60 Melchiorre Michieli 1565-66 Niccolò da Ponte A Giulio III, per la sua creazione. A Marcello II; ma non partirono, attesa la presta morte del Papa. A Paolo IV, per la sua elezione. A Pio IV, per la sua elezione. (Non andò, per disgusti avuti Girolamo Grimani Marino Cavalli 1570 Giovanni Soranzo A Pio V, per la sua A Pio V, per negoziare le cose pertinenti alla lega contro i Turchi. A Gregorio XIII, per la sua A Gregorio XIII, per giustificare la A Gregorio XHI, per l'affare del A Sisto V, per la sua assunzione. A Sisto V, per giustificare la Re- 1591 Alberto Badoero Giacomo Foscarini Marino Grimani Leonardo Donato 1592 Leonardo Donato 1598 Leonardo Donato Giacomo Foscarini Giovanni Soranzo Paolo Paruta (Fece l'orazione) Giovanni Mocenigo A Innocenzo IX, per la sua assunzione; ma essendo morto quasi subito, i medesimi, tranne il Badoero e il Foscarini, a cui furono sostituiti Zaccaria Contarini e Federico Sanuto, andarono a congratularsi dell'elezione di Clemente VIII. A Clemente VIII, per calmare il suo sdegno contro la Repubblica, che avea levato dai suoi stipendi lo Sciarra, onde servirsene contro gli Uscocchi. A Clemente VIII, nella sua venuta a Ferrara per l'acquisto di quel ducato. |