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Dove t' ha chiusa, ahimè, fra duri sassi
La morte, che due fonti

Fatt' ha di lagrimar gli occhj miei lassi.

Oimè, morte, finchè non ti scolpa,'
Dimmi almen per gli tristi occhj miei,
Se tua man non mi spolpa,2

Finir non deggio di chiamar omei ?
ENIMMA.3

O TU, che sprezzi la nona figura,*

1 Finchè non ti scolpa, mentre che nessuna ragione ti giustifica. 2 Se tua man non mi spolpa, ec. cioè, se non mi privi in tutto di vigore, non dovrò io mai finir di gridare, Oimè? Tutte le Edizioni da me vedute ripeton qui la medesima rima e leggono scolpa, ch' io credo error dei Copisti in luogo di spolpa, voce usata in questo stesso senso da Dante in più luoghi; poichè scolpa, oltre d' esser la medesima della rima precedente, non presenta verun significato.

3 Dal Vol. 1. dei Comentarj alla Volgar Poesia, del Crescimbeni. Con questo Enimma tetrastico, cioè, di quattro versi soli, che a Dante vien comunemente attribuito, volle egli far arrossire e tacere cert 'uomo da nulla, che per la sua piccola statura l'aveva deriso, paragonandolo alla più piccola e sparuta lettera dell' Abbicì ch'è l' I. ✦ La nona figura è l' I.

E sei da men della sua antecedente,'
Va e raddoppia la sua susseguente.
Per altro non ti ha fatto la natura.

1 La sua antecedente, cioè, l' H. il K.

2

La susseguente,

FINE DEL QUARTO TOMO E DI TUTTE LE OPERE

POETICHE DI DANTE ALIGHIERI.

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Al poco giorno, ed al gran cerchio d'ombra..... 342

Amor che muovi tua vertù dal cielo...

312

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Amor, dacchè convien pur, ch' io mi doglia 335

....

Amore e 'l cor gentil sono una cosa
Amor, tu vedi ben che questa donna
Ballata, io vo' che tu ritrovi Amore
Ben dico certo che non è riparo ....
Cavalcando l' altr' ier per un cammino...
Chi guarderà giammai senza paura.

Ciò che m' incontra nella mente, muore..
Color d' Amore, e di pietà sembianti..
Con l'altre donne mia vista gabbate

Così nel mio parlar voglio esser aspro

230

351

218

274

217

267

223

254

222

305

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Dacchè ti piace, Amore, ch' io ritorni.....
Dagli occhj belli di questa mia dama....
Dagli occhi della mia donna si muove

Da quella luce che 'l suo corso gira....
Deh, nuvoletta, che 'n ombra d' Amore....
Deh, pellegrini, che pensosi andate....

429

285

268

287

.278

259

Di donne io vidi una gentile schiera ..

407

Doglia ini reca nello core ardire

387

Donna pietosa, e di novella etate
Donne, che avete intelletto d' amore
Donne, io non so di che mi preghi Amore
E' m' incresce di me sì malamente....
E' non è legno di sì forti nocchi

Era venuta nella mente mia...
Fresca rosa novella ......

Gentil pensiero, che parla di voi..........
Giovene donna dentro al cor mi siede
Gli occhj dolenti per pietà del core....

Io maladico il dì ch' io vidi in prima.....
Io miro i crespi e gli biondi capegli..
Io mi senti' svegliar dentro dal core
Io mi son pargoletta bella e nuova
Io non domando, Amore ...

Io non pensava che lo cor giammai...

Io sento sì d' Amor la gran possanza
Io son sì vago della bella luce

411

240

271

279

436

317

274

234

....

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Io son venuto al punto della rota...
La bella stella che 'l tempo misura...
La dispietata mente che pur mira
L'alta speranza che mi reca Amore
L'amaro lagrimar che voi faceste
Lasso! per forza de' molti sospiri
Le dolci rime d' Amor, ch' io solia

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Lo fin piacer di quello adorno viso

269

L'uom che conosce, è degno eh' aggia ardire .. 433

Madonne, deh vedeste voi l' altr' ieri

292

Messer Brunetto, questa pulzelletta
Molti volendo dir che fosse Amore.....

410

283

Morte, poich' io non truovo a cui mi doglia
Morte villana, e di pietà nemica.....
Negli occhj porta la mia donna amore
Nelle man vostre, o dolce donna mia....
Non v'accorgete voi d' un che si muore
O dolci rime, che parlando andate...
Oimè, lasso, quelle trecce bionde
Oltre la spera, che più larga gira..
O madre di virtute, luce eterna
Onde venite voi così pensose..

....

295

215

... 231

276

...... 278

265

444

260

406

294

O tu che sprezzi la nona figura

447

......

O voi, che per la via d' Amor passate

213

Parole mie, che per lo mondo siete
Perchè nel tempo rio

264

421

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