La divina commedia, 4. ciltR. Zotti, 1809 |
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Sayfa vii
... dolce e patetica tenerezza , siano oggidì negletti e quasi sommersi in obblio . Ond ' io con quelle poche ed utili spiegazioni che ad essi Sonetti e Canzoni ho annesse , per quanto la strettezza del tempo mi ha permesso , non ardisco ...
... dolce e patetica tenerezza , siano oggidì negletti e quasi sommersi in obblio . Ond ' io con quelle poche ed utili spiegazioni che ad essi Sonetti e Canzoni ho annesse , per quanto la strettezza del tempo mi ha permesso , non ardisco ...
Sayfa xxvii
... eterno Sire Sì , che dolce desire Lo giunse di chiamar tanta salute , E félla di quaggiù a sè venire , Perchè vedea , ch ' esta vita nojosa Non era degna di sì gentil cosa . I versi che fece per lei mentr ' ella visse xxvii.
... eterno Sire Sì , che dolce desire Lo giunse di chiamar tanta salute , E félla di quaggiù a sè venire , Perchè vedea , ch ' esta vita nojosa Non era degna di sì gentil cosa . I versi che fece per lei mentr ' ella visse xxvii.
Sayfa xxviii
... dolce e patetica tene- rezza : portan seco quel carattere che amatorio chiamasi dagli Italiani , e che varj Italiani brame- rebbero di trovare nel Poema di Dante ; ma han torto . Questi scherzi della sua Musa son però negletti oggi ...
... dolce e patetica tene- rezza : portan seco quel carattere che amatorio chiamasi dagli Italiani , e che varj Italiani brame- rebbero di trovare nel Poema di Dante ; ma han torto . Questi scherzi della sua Musa son però negletti oggi ...
Sayfa lxii
... dolce che quella dell ' istesso Petrar- ca. Direi l'istessa cosa di quelli del Purgatorio , se l'impression che mi fanno men rendesse giu- dice competente . Și va però d'accordo nel dare all ' Inferno la preferenza sopra i due poemi che ...
... dolce che quella dell ' istesso Petrar- ca. Direi l'istessa cosa di quelli del Purgatorio , se l'impression che mi fanno men rendesse giu- dice competente . Și va però d'accordo nel dare all ' Inferno la preferenza sopra i due poemi che ...
Sayfa lxvi
... faccian siepe ad Arno in su la foce Acciocchè anneghi in te ogni persona ! Ma la grand ' arte del nostro Poeta è quella di saper variar tuono . Passa egli con una stupenda facilità dal grave al dolce , ed è in ambi lxvi.
... faccian siepe ad Arno in su la foce Acciocchè anneghi in te ogni persona ! Ma la grand ' arte del nostro Poeta è quella di saper variar tuono . Passa egli con una stupenda facilità dal grave al dolce , ed è in ambi lxvi.
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Accademia di Berlino ajuto alcun allora altra altrui Amore Angeli anima aver Beatrice begli occhj bella donna beltate Brunetto Latini buon CANZ Canzone ch'è ch'io Chè chiama ciascun cielo Cino colla conviene cornice del Purgatorio costei credo cuore d'amor Dante DANTE ALIGHIERI dice diletto dire divina Divina Commedia dolce dolore emisfero australe empireo fáce filosofia forza fugge gentil Ghibellini gran guardi guisa Inferno intelletto l'anima Lady lasso lingua luce lume luogo Madonna mani della notte maraviglia medesima mente mercede mira Miss mondo morte mostra Oimè onore Paradiso parla passato pensiero Perocchè piacer piacere piangendo pianto pietà pietosa pietra Poema Poesia Poeta Purg Purgatorio raggi ragione Right rima secolo sente Sicchè Signor soave SONETTO sospiri sovente spirito stella terra trova Trovatori uomo valore vede veder versi vertù vertute vidi Virgilio virtù virtute viso vuol
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Sayfa clxvi - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; Con voi nasceva , e s...
Sayfa lv - Come d' autunno si levan le foglie, L' una appresso dell' altra, infin che 'l ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie, Similemente il mal seme d' Adamo : Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni, com
Sayfa xliii - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Sayfa cxli - ... 1 solecchio, che del soverchio visibile lima. Come quando drill' acqua o dallo specchio salta lo raggio all' opposita parte, salendo su per lo modo parecchio a quel che scende, e tanto si diparte dal cader della pietra in igual tratta...
Sayfa lxix - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Sayfa clxxiii - Com' io l'ho tratto saria lungo a dirti. Dell'alto scende virtù, che m'aiuta Conducerlo a vederti, ea udirti. Or ti piaccia gradir la sua venuta: 70 Libertà va cercando, ch' è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. Tu '1 sai; che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste, ch'al gran dì sarà sì chiara.
Sayfa 224 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 384 - L' esilio, che m' è dato, onor mi tegno : E, se giudizio o forza di destino Vuoi pur che il mondo versi I bianchi fiori in persi ; Cader tra
Sayfa cxii - ... ha disviate le pecore e li agni, però che fatto ha lupo del pastore. Per questo l'Evangelio ei dottor magni son derelitti, e solo ai Decretali si studia, sì che pare a
Sayfa clv - 1 sole a l'orizzonte giunto lo cui meridian cerchio coverchia Jerusalem col suo più alto punto; e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance, che le caggion di man quando soverchia; sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov' i' era, de la bella Aurora per troppa etate divenivan rance.