DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA E CRITICA DELLE EDIZIONI DEL CANZONIERE SEGUENDO L'ORDINE CRONOLOGICO DEL QUADRO ANTECEDENTE 1470. La La prima edizione delle poesie volgari di Francesco Petrarca fu pubblicata in Venezia dal celebre Stampatore Vindelino di Spira nell' anno 1470, cent' anni in circa dopo la morte del Poeta. La totalità del volume, ch'è in foglio piccolo ed in bella carta, consiste in cento e ottanta fogli, compresivi i sette che contengono la tavola delle rime, e che precedono il Canzoniere. Il testo incomincia cosi: OI CHASCOLTATE IN RI Le quali sole prime parole del Sonetto sono in lettere maiuscole, ed il rimanente continua col carattere di tutta l'opera, il quale è rotondo e bello. Non v' ha interpunzione alcuna; e l'ortografia n'è rozzissima. Non v'è separazione o titolo alcuno de Trionfi, i quali perciò non sono distinti ne dal Canzoniere, ne tra di loro quanto alla tipografica distribuzione. Termina il testo al recto dell'ultimo foglio in questa maniera : Finis. M. CCCC. LXX. Tom. II. 20 Dopo di che leggesi il seguente esastico : Quae fuerat multis quodam confusa tenebris Utq; superveniens nequeat corrumpere tepus Ho esaminata questa molto rara edizione in un superbo esemplare in carta grande, posseduto dal sig. don Gaetano Melzi famoso amatore e raccoglitore di edizioni principi in Milano, e proveniente dalla biblioteca Heiddegger di Zurigo. Un esemplare impresso in pergamena trovasi nella biblioteca del duca di Marlborough a Blenheim, come ce n'assicura il sig. Dibdin nella sua Bibliomania, or book Madness ec. London, 1811, in 8. a fac. 424. Altro esemplare in pergamena fu veduto nell'anno 1810 dal soprallodato sig. Melzi nella libreria del principe santo Pio di Napoli; e nella pubblica biblioteca di Brescia se ne trova un esemplare cartaceo, ma assai prezioso per le bellissime miniature di cui va adorno, ed esprimenti i diversi soggetti trattati dal Poeta in ciascun sonetto ed in ciascuna Canzone. Lord Spencer in Londra è pur possessore di un bellissimo esemplare, come ce lo attesta il sig. Dibdin nella Spenceriana, Vol. IV. fac. 131. Fu sempre cara ai bibliofili questa edizione per la somma sua rarità, benchè pe' moltiplici errori occorsivi non sia tenuta in grande stima. 1471. Sono ben contento di poter presentare agli amatori della bibliografica scienza la descrizione accurata di un libro, che fin ora è stato quasi ignoto del tutto, essendolo pure allo stesso sig. Brunet diligentissimo bibliografo de'nostri giorni, e superficialmente soltanto riferita dal Giustiniani nel suo |