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P. S.

18 volte B.P.S. 19 vedevola B.

P. S.

20 nuovi B. P. S.

mortale, ma di Dio B. P. S.

mi B. P. S.

23 nobile B. P. S.

17 D' allora B. impeditus ero deinceps. 17 Da ind' inanzi dico che Amore signoreggiò l'anima mia, la quale fu sì tosto a lui disponsata; e cominciò a prendere sopra me tanta sicurtà e tanta signoria, per la virtù che gli dava la mia imaginazione, che mi convenia fare compiutamente tutti i suoi piaceri. Egli mi commandava molte volte che io cercassi per vedere quest' Agnola giovanissima; ond' io nella mia puerizia molte 18 fiate l'andai cercando, e 19 vedeala di sì 20 nobili e laudabili portamenti, che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: 21 figlivola d'uom Ella non parea 21 fatta (*) d'uomo mortale ma da Dio. Ed avegna che la sua imagine, la quale continuamente meco stava, fosse baldanza 22 a signoreggiar- d'Amore 2 a signoreggiare me; tuttavia era di sì 13 nobilissima virtù, che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse senza il fedele 24 ove B. P. là consiglio della ragione in quelle cose 24 là ove tal consiglio fosse utile a udire. E però che soprastare 25 le passioni ed atti di tanta gioventudine 26 pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse, e trapassando molte cose le quali si potrebbero trarre dall' esemplo, onde nascono queste, verrò a quelle parole, le quali sono scritte nella mia memoria sotto maggiori paragrafi. Poichè furono passati tanti dì, che appunto erano compiuti li nove anni appresso 'apparimento soprascritto di questa gentilissima, nell' ultimo di questi dì avvenne che que sta mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo in mezzo di due gentili donne, le quali erano di più lunga etade, e

dove cotal S.

25 alle passioni B.

P. S. 26 parrà P.

(*) Nel n. cod. figliuola in marg.

31 Ri

29

B. P. S.

della felicità S.

50 si mossero per

venire B. P. si volsero per venire alle mie orecchie S.

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e B, P. S.

passando per una via volse gli occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata 27 nell' altro (*) secolo, mi salutò 28 e virtuo- 27 nel gran secolo samente tanto, che mi parve allora vedere 28 virtuosamente tutti i termini 29 della beatitudine. L'ora che B. P. S. il suo dolcissimo salutare mi giunse era fermamente nona di quel giorno: e perocchè quella fu la prima volta che le sue parole 30 (*) vennero a' miei orecchi, presi tanta dolcezza che come inebbriato mi partii dalle genti. corso al solingo luogo d'una mia camera puo-, ricorsi B. semi a pensare di questa cortesissima; e pensando di lei, mi sopraggiunse un soave sonno, nel quale m'apparve una maravigliosa visione: che mi parea vedere nella mia camera una 52 nebula di colore di fuoco 33 nella quale io discernea una figura d'uno Signore, di pauroso aspetto a chi 54 la guardasse: e pareami con tanta letizia, quanto a se, che mirabil cosa era: e nelle sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea, se non poche, tra le quali intendea queste: Ego dominus tuus. Nelle sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda salvo che involta mi parea in un drappo 35 sanguigno. Leggermente conobbi ch'era la donna 36 della salute, la quale m' avea lo giorno dinanzi degnato 37 salutare. E nell' una delle mani mi parea, che questi tenesse una cosa, la quale ardesse tutta; e pareami ch'egli 38 dicesse queste parole: Vide cor tuum. E quando egli era stato alquanto, pareami che disvegliasse.

(*) Nel n. cod. gran in marg.

(**) Nel n. cod. si mossero per venire in marg.
(***) Questa interpolazione nel n. cod. si legge in margine.

32 nugola S.

33 dentro dalla quale B. P. S.

34 a ch' guar

35

dasse B. P. S.

sanguigno leg

germente ; la quale io riguardando molto intentivamente B. P. S. (***)

36

57

della quiete S. di salutare B.

P. S.

38

mi dicesse B,

P. S.

40 quella S.

59 ch' egli per suo questa che dormìa; e tanto si sforzava 39 (*) ingegno B.P.S. che le faceva mangiare 4o questa cosa che in mano gli ardeva; la quale ella mangiava dubitosamente. Appresso ciò poco dimorava, che la sua letizia si convertìa in amarissimo pianto: e così piangendo si ricogliea questa donna nelle sue braccia, e con essa mi parea che se ne gisse verso il cielo: ond' io sostenea sì grande 41 non potè B. angoscia, che'l mio deboletto sonno 41 non mi potè sostenere, anzi si ruppe, e fui disvegliato. Ed immantinente cominciai a pensare, e trovai che l'ora che m'era questa visione apparita era stata la quarta della notte; sì che 42 ch'ella B.P.S. appare manifestamente 42 che la fu la prima 43 Pensand' io P. Ora delle nove ultime ore della notte. 43 E pen44 apparito B. sando io a ciò che m'era 44 apparuto, pro

P. S.

S. P.

posi di farlo sentire a molti, i quali erano famosi trovatori in quel tempo: e con ciò fosse cosa ch' io avessi già veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima, proposi di fare un Sonetto, nel quale io salutassi tutti i fedeli 45 giudicassono d'Amore, e, e, pregandoli che 45 giudicassero la mia visione, scrissi a loro ciò che nel mio sonno avea veduto: e cominciai allora questo Sonetto :

B. P. S.

46 è nel lucente B. P. è più lucente RA. S.

A ciascun' alma presa, e gentil core
Nel cui cospetto viene il dir presente,
In ciò che mi riscrivan suo parvente,
Salute in lor signor, cioè Amore.
Già eran quasi ch'atterzate l'ore

Del tempo ch'ogni stella 46 n'è lucente,
Quando m'apparve Amor subitamente,
Cui essenza membrar mi dà orrore.
Allegro mi sembrava Amor, tenendo

(*) Nel n. cod. per suo ingegno in marg.

Mio core in mano, e nelle braccia avea 47 Donna avvolta in un drappo dormendo. Poi la svegliava, e d'esto core ardendo 48 La paventosa umilmente pascea: Appresso gir lo ne vedea piangendo.

47 Madonna involta

B. P. RA. S.

48 Lei

49

50

B. P. RA. S.

cui P.

questo Sonet

to S. riportandolo per intero.

A questo Sonetto fu risposto da molti, e di diverse sentenze (a), tra li quali fu risponditore quegli 49 ch' io chiamo primo de' miei amici e disse allora 50 un Sonetto lo quale comincia: Vedeste al mio parere ogni valore. E questo fu quasi il principio dell' amistà 51 tra lui e me, quando seppe che io era quegli che ciò avea mandato. Lo verace giudicio del detto 52 segno (*) non fu veduto allora per 52 Sonetto B.P.S. alcuno, ma ora è 53 manifestissimo ai semplici. 54 Da questa visione inanzi cominciò il mio spirito naturale a essere impedito nella sua

51 tra me e lui

53

B. P. S.

manifesto ai più semplici B. P. S.

54 E questa S.

Questo Sonetto si divide in due parti 55: chè nella 55 nella prima B. prima parte saluto e domando risponsione; nella seconda significo a che si dee rispondere. La seconda parte comincia quivi: Già eran.

(a) Fra i molti, Dante da Majano rispose della seguente sentenza, che potrebbe disingannare chi credesse che la Beatrice di Dante fosse a questo tempo allegorica (Rime antiche cart. 133 ed. Giunt. 1527 ).

Di ciò che stato sei dimandatore
Guardando ti rispondo brevemente
Amico meo di poco conoscente
Mostrandoti del ver lo suo sentore.
A'l tuo mistier così son parlatore:
Se san ti truovi e fermo de la mente,
Che lavi la tua collia largamente,
A ciò che stinga e passi lo vapore,
Lo qual ti fa favoleggiar loquendo:
E se gravato sei d'infertà rea;

Sol c'hai farneticato (sappie) intendo.
Così riscritto e'l meo parer ti rendo:

Nè cangio mai d'esta sentenza mea,
Finchè tua acqua a 'l medico no' stendo.

(*) Nel n. cod. Sonetto in marg. Meglio segno, perchè questo fu il segnale dell'amistà fra Dante e Guido Cavalcanti.

1

operazione, perocchè l'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima; ond' io divenni in picciolo tempo poi di sì frale, e debole condizione, che a molti amici pesava della mia vista: e molti pieni d'invidia si procacciavano di sapere di me quello che io voleva del tutto 56 ad altri B.P.S. celare 56 ad altrui. Ed io accorgendomi del malvagio domandare, che mi faceano, per la volontà d' Amore, il quale mi commandava secondo il consiglio della ragione, rispondea loro, che Amore era quegli, che così m' avea governato: dicea d' Amore, perocchè io portava nel viso tante delle sue insegne, che questo non si potea ricoprire. E quando mi doman57 disfatto B.P.S. davano per cui t'ha così 57 distrutto questo 58 gli guardava B. Amore? Ed io sorridendo 58 guardava, e nulla dicea loro. Un giorno avvenne, che que

P. S.

P. S.

sta gentilissima sedea in parte ove s'udiano parole della Regina della gloria, ed io era in 59 mia felicità S. luogo, dal quale vedea la 59 mia beatitudine: e nel mezzo di lei e di me per la retta linea sedea una gentil donna di molto piacevole aspetto, la quale mi mirava spesse volte, 60 sguardare B. maravigliandosi del mio 60 riguardare che parea che sopra lei terminasse; onde molti s'accorsero del suo mirare. Ed in tanto vi fu posta mente, che partendomi da questo luogo 61 sentii dire appresso a me: vedi come 62 la Cotal donna distrugge la persona di costui: e nominandola intesi che 63 dicea di colei che 64 in mezzo era stata nella linea retta che movea dalla gentilissima Beatrice, e terminava ne65 confortai B. gli occhi miei. Allora mi 65 racconfortai molto, assicurandomi che'l mio segreto non era communicato, lo giorno, altrui per mia vista: ed immantenente pensai di fare di questa

61 mi sentii dire 62 cotal donna B.

appresso B P.S.

P. S.

63 diceano B.P.S. 64 mezza B. P. S.

P. S.

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