Vita nova di Dante Alighieri secondo la lezione di un codice inedito del secolo XV. colle varianti dell' edizioni più accreditate, 1. ciltTip. Nobili, 1829 - 74 sayfa |
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Sayfa 18
... credo ) in ver B. Se ( com ' i ' cre- do ) è in ver di te P. 176 E tu P. 177 chiesta B. P. S. 178 Sed egli P. 179 Lo face B. P. S. 180 Che a voi ser- vir l'ha pronto B. S. ha pronto P. 181 Sed ella P. 182 tel crede P. P. S. 183 ...
... credo ) in ver B. Se ( com ' i ' cre- do ) è in ver di te P. 176 E tu P. 177 chiesta B. P. S. 178 Sed egli P. 179 Lo face B. P. S. 180 Che a voi ser- vir l'ha pronto B. S. ha pronto P. 181 Sed ella P. 182 tel crede P. P. S. 183 ...
Sayfa 23
... credo che così gabbasse la mia persona ; anzi credo che molta pietà 233 le ne verrebbe . E in questo 233 ne le verreb- pianto stando , proposi di dir parole nelle quali a lei parlando significassi la cagione del mio trasfiguramento , e ...
... credo che così gabbasse la mia persona ; anzi credo che molta pietà 233 le ne verrebbe . E in questo 233 ne le verreb- pianto stando , proposi di dir parole nelle quali a lei parlando significassi la cagione del mio trasfiguramento , e ...
Sayfa 32
... credo dire a ciò che io non sia impedito da viltà : nella quarta ridicendo ancora a cui intendo di dire , dico la 360 cagione perchè 361 dico a loro . La seconda comincia quivi : Io dico . La terza quivi : 362 Ed io non vuo ' parlar ...
... credo dire a ciò che io non sia impedito da viltà : nella quarta ridicendo ancora a cui intendo di dire , dico la 360 cagione perchè 361 dico a loro . La seconda comincia quivi : Io dico . La terza quivi : 362 Ed io non vuo ' parlar ...
Sayfa 38
... credo , perchè tornano quasi ingen- 440 La seconda tilite . Nella seconda prego che mi dicano di lei ; 440 e parte comincia comincia quivi : E se venite 441 da tanta pietate . B. P. 441 Qui appresso è l'altro Sonet- to , siccome din ...
... credo , perchè tornano quasi ingen- 440 La seconda tilite . Nella seconda prego che mi dicano di lei ; 440 e parte comincia comincia quivi : E se venite 441 da tanta pietate . B. P. 441 Qui appresso è l'altro Sonet- to , siccome din ...
Sayfa 42
... credo in marg . Malamente ; contraddi- cendo al dubbio il verso della Canzone susseguente : Ch ' io solo intesi il nome nel mio corę . ( ** ) Nel n . cod . e a dire .... confortarmi in marg . Allor lasciai la nova fantasia , Chiamando ...
... credo in marg . Malamente ; contraddi- cendo al dubbio il verso della Canzone susseguente : Ch ' io solo intesi il nome nel mio corę . ( ** ) Nel n . cod . e a dire .... confortarmi in marg . Allor lasciai la nova fantasia , Chiamando ...
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acciocchè alcuna alquanto altrui amico appare Appresso assai avea avesse avvegnacchè avvenne B. P. RA Beatrice Biscioni buon figliuolo Canzone ch'io chè che'l chiamo cielo cittade colore colui comincia quivi cominciai core cotal cuore d'Amore Dante DANTE ALIGHIERI dendo dicea dicesse dimora dire parole dissi questo Sonetto dolcezza dolore donna gentil Eneida facea fare un Sonetto fiate gente gentil donna gentilissima donna giunse guardare imaginazione intendere interlineare l'altro lagrime lamento lezione Madonna manifesto marg matèra meco medesi medesimo mente mincia mira mirabile morte mostra narrato nobilissima nome nove occhi parea pareami parlare pensando pensiero pensoso peregrino perocchè persona piangendo pianger pianto pietà pietosa poeti proposi di dire RA.S ragione rima sente Signore soave Sonetto si divide sospiri spirito spirti stamente terza dico terza quivi tribulazione tristizia udii udire umile umiltà vedea veder vedere veggio venire verace vidi virtude viso vista vizj Vocabolario vuò
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Sayfa 51 - Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien o" amore , Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 50 - ... grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia, domandato, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta, in guisa che avessero verace intendimento. E questo mio primo amico ed io ne sapemo bene di quelli che così rimano stoltamente.
Sayfa 5 - ... cosa era; e ne le sue parole dicea molte cose, le quali io non intendea se non poche; tra le quali intendea queste:
Sayfa 4 - ... occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutòe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine.
Sayfa 34 - 1 cor per sua magione, dentro la qual dormendo si riposa tal volta poca e tal lunga stagione. Bieltate appare in saggia donna pui, che piace agli occhi sì, che dentro al core nasce un disio de la cosa piacente; e tanto dura talora in costui, che fa svegliar lo spirito d'Amore. E simil face in donna orno valente.
Sayfa 42 - E parlandomi così, allora cessò la forte fantasia entro quel punto ch' io volea dire : O Beatrice, benedetta sii tu. E già detto avea: O Beatrice quando riscotendomi apersi gli occhi, e vidi eh' io era ingannato ; e con tutto ch...
Sayfa 50 - ... avessero verace intendimento. E questo mio primo amico ed io ne sapemo bene* di quelli che così rimano stoltamente. § XXVI. Questa gentilissima donna, di cui ragionato è nelle precedenti parole, venne in tanta grazia delle genti, che quando passava per via, le persone correano per vederla; onde mirabile letizia me ne giungea. E quando ella fosse presso ad alcuno, tanta onestà venia nel core di quello, eh...
Sayfa 3 - Nove fiate già, appresso al mio nascimento, era tornato lo cielo della luce quasi ad un medesimo punto, quanto alla sua propria girazione, quando alii miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice, i quali non sapeano che si chiamare.
Sayfa 58 - Ch' i' mi riscuoto per dolor ch' io sento; E sì fatto divento, Che dalle genti vergogna mi parte. Poscia piangendo sol nel mio lamento Chiamo Beatrice; e dico: Or se' tu morta ! E mentre ch'io la chiamo, mi conforta.
Sayfa 44 - Ch' io dicea: Morte, assai dolce ti tegno: Tu dèi omai esser cosa gentile, Poi che tu se' nella mia donna stata, E dèi aver pietate, e non disdegno. Vedi che sì desideroso vegno D' esser de' tuoi, ch' io ti somiglio in fede: Vieni, chè '1 cor ti chiede.