Saggi di prose i poesie de' più celebri scrittori d'ogni secolo, 1-2. ciltlerPer Cooper e Graham, 1797 |
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Sayfa vii
... sonetto o canzone , dando però sua parte di lode , e di biasimo al suo amico Cino da Pistoia . Era già prevenuto dal gusto universale , da quello cioè delle frasi gon- fie , de ' bisticci , delle antitesi , delle citazioni in fine , ch ...
... sonetto o canzone , dando però sua parte di lode , e di biasimo al suo amico Cino da Pistoia . Era già prevenuto dal gusto universale , da quello cioè delle frasi gon- fie , de ' bisticci , delle antitesi , delle citazioni in fine , ch ...
Sayfa 123
... SONETTO . SECCHE eran l ' erbe , gli arboscelli , e i fiori , E sparsi i dolci frutti di Parnaso , E d ' Elicona era rotto ogni vaso , Che dava l'acqua a chi bramava onori . E morti i Fiorentin coltivatori , Sul monte alcun non era più ...
... SONETTO . SECCHE eran l ' erbe , gli arboscelli , e i fiori , E sparsi i dolci frutti di Parnaso , E d ' Elicona era rotto ogni vaso , Che dava l'acqua a chi bramava onori . E morti i Fiorentin coltivatori , Sul monte alcun non era più ...
Sayfa 127
... SONETTO . ERANO i miei pensier ristretti al core Davanti a quel che nostre colpe vede , Per chieder con desio dolce mercede D ' ogni antico mortal commesso errore . Quando colei che in compagnia d ' Amore Sola scolpita in mezzo al cuor ...
... SONETTO . ERANO i miei pensier ristretti al core Davanti a quel che nostre colpe vede , Per chieder con desio dolce mercede D ' ogni antico mortal commesso errore . Quando colei che in compagnia d ' Amore Sola scolpita in mezzo al cuor ...
Sayfa 128
LA LONTANANZA . SONETTO . POICHÈ a quest ' occhi il gentil lume piacque , Senza ' l qual cieco al mondo ancor sarei Vissuto son fin qui de ' danni miei Cantando , nè mai poi mia lingua tacque . Ohimè ! quanti arbuscei , quante dolci ...
LA LONTANANZA . SONETTO . POICHÈ a quest ' occhi il gentil lume piacque , Senza ' l qual cieco al mondo ancor sarei Vissuto son fin qui de ' danni miei Cantando , nè mai poi mia lingua tacque . Ohimè ! quanti arbuscei , quante dolci ...
Sayfa 153
... da presso , Se non come per fama uom s ' innamora , Dice che Roma ogni ora Con gli occhi di dolor bagnati e molli Ţi chier mercè da tutti sette i colli . INNAMORAMENTO DEL POETA . SONETTO . PER fare una leggiadra [ 153 ]
... da presso , Se non come per fama uom s ' innamora , Dice che Roma ogni ora Con gli occhi di dolor bagnati e molli Ţi chier mercè da tutti sette i colli . INNAMORAMENTO DEL POETA . SONETTO . PER fare una leggiadra [ 153 ]
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acciocchè Acheronte alcun allora altra altrui amico Amor andare andò appresso Arno assai avea avea nome Beatrice Portinari bella buon Cacciaguida Califfo canto Canzone casa chè chiama Chiesa ciascun ciel città colui cominciò costui Dante detto diletto dire dolce dolore donna erano fanno fare fece Federigo figliuolo Fiorì fiorini Firenze fuoco gente gentil giorno giovane Giudeo Golden Square gran Grasso guarda Guiscardo infermità Inferno innanzi JACOPO ALIGHIERI lagrime lasciò limosina luogo maestro Malabar mandò mangiare maraviglia mare Matteo mente messer Giannetto messere Ansaldo mondo morire morte mperadore niuno notte novella occhi Oltrarno onore padre Papa parea parlare parole passi pensier perocchè piangendo piè poco Poeta porta preso Puglia quivi ragione rimase Rispose Saladino Santa Seneca sento Signor SONETTO sospiri terra torna tosto trova uomo veder vedere veggio venire venne vidi Vinegia voglio
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Sayfa 149 - Fiorenza, dentro dalla cerchia antica, Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote; Non v' era giunto ancor Sardanapalo A.
Sayfa 146 - Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature, per diverse sorti Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.
Sayfa 160 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Sayfa 98 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Sayfa 103 - Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta.
Sayfa 124 - Carro già era sparito, Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava, a' suoi capegli simigliante, De' quai cadeva al petto doppia lista.
Sayfa 138 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento : Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Sayfa 138 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento, Su per lo suoi che d
Sayfa 137 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Sayfa 106 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri , A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri? Ed ella a me: Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore.