La vita nuova di Dante Alighieri: i trattati De vulgari eloquio, De Monarchia e la Questione de aqua et terraG. Barbèra, 1892 - 451 sayfa |
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Sayfa 142
... enim se invicem ante ruinam suam . Inferioribus quoque animalibus , cum solo naturæ instinctu du- cantur , de locutione non oportuit provideri ; nam omnibus ejus- 1 1 Il fulgentissimo specchio , nel quale tutti gli angeli sono rappre ...
... enim se invicem ante ruinam suam . Inferioribus quoque animalibus , cum solo naturæ instinctu du- cantur , de locutione non oportuit provideri ; nam omnibus ejus- 1 1 Il fulgentissimo specchio , nel quale tutti gli angeli sono rappre ...
Sayfa 148
... enim dubitat quicquid est , ad Dei nutum esse flexibile ? quo qui- dem facta , quo conservata , quo etiam gubernata sunt omnia . Igitur cum ad tantas alterationes moveatur aër imperio naturæ inferioris , quæ ministra et factura Dei est ...
... enim dubitat quicquid est , ad Dei nutum esse flexibile ? quo qui- dem facta , quo conservata , quo etiam gubernata sunt omnia . Igitur cum ad tantas alterationes moveatur aër imperio naturæ inferioris , quæ ministra et factura Dei est ...
Sayfa 166
... enim partium largo testimonio se tuetur . Allegat ergo pro se lingua oil , quod propter sui faciliorem , ac delectabiliorem vulgaritatem , quicquid re- dactum , sive inventum est ad vulgare prosaicum , suum est : videlicet biblia cum ...
... enim partium largo testimonio se tuetur . Allegat ergo pro se lingua oil , quod propter sui faciliorem , ac delectabiliorem vulgaritatem , quicquid re- dactum , sive inventum est ad vulgare prosaicum , suum est : videlicet biblia cum ...
Sayfa 170
... enim : Me sure , quinte dici . ' Post hos incolas Anconitanæ Marchiæ decerpamus , qui Chignamente sciute siate loquuntur : cum quibus et Spoletanos abjicimus . Nec prætereundum est quod in improperium istarum trium gentium cantiones ...
... enim : Me sure , quinte dici . ' Post hos incolas Anconitanæ Marchiæ decerpamus , qui Chignamente sciute siate loquuntur : cum quibus et Spoletanos abjicimus . Nec prætereundum est quod in improperium istarum trium gentium cantiones ...
Sayfa 176
... enim : « Volzera che chiangesse lo quatraro.1 » Sed quamvis terrigenæ apuli loquantur obscene communiter , præfulgentes eorum quidam polite loquuti sunt , vocabula cu- rialiora in suis cantionibus compilantes , ut manifeste apparet ...
... enim : « Volzera che chiangesse lo quatraro.1 » Sed quamvis terrigenæ apuli loquantur obscene communiter , præfulgentes eorum quidam polite loquuti sunt , vocabula cu- rialiora in suis cantionibus compilantes , ut manifeste apparet ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Sayfa 22 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Sayfa 20 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita , Questi si tolse a me , e diessi altrui. 43 Quando di carne a spirto era salita , E bellezza e virtù cresciuta m'era , Fu...
Sayfa 87 - Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 75 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli addivien ciò che gli dà salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 75 - Sire, nel mondo si vede Meraviglia nell' atto che procede Da un' anima, che fin quassù risplende.' Lo cielo, che non have altro difetto Che d'aver lei, al suo Signor la chiede E ciascun santo ne grida mercede. Sola pietà nostra parte difende ; Chè parla Dio, che di madonna intende: 'Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace Là, ov' è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell' Inferno: "O malnati, Io vidi la speranza de
Sayfa 19 - Appresso a questo sonetto apparve a me una mirabil visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com
Sayfa 91 - E non è molto numero d'anni passati, che apparirono prima questi poeti volgari; che dire per rima in volgare tanto è, quanto dire per versi in latino, secondo alcuna proporzione.
Sayfa 94 - Ch' ogni lingua divien tremando muta E gli occhi non l'ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi...
Sayfa 119 - De vulgwri eloquentia, ove promette fare quattro libri, ma non se ne truova se non due, forse per l'affrettato suo fine, ove con forte e adorno latino e belle ragioni ripruova tutti i vulgari d'Italia. Questo Dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso e schifo e isdegnoso, e quasi a guisa di filosafo mal grazioso non bene sapea conversare co...
Sayfa 115 - Oltre la spera che più larga gira passa '1 sospiro ch'esce del mio core : intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira. Vedela tal, che quando '1 mi ridice, io no lo intendo, sì parla sottile al cor dolente, che lo fa parlare.