Poesie di Giacomo LeopardiE. Sonzogno, 1880 - 351 sayfa |
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Sayfa 19
... eterno ; ma permetti all'imaginazione umana che noi ti conside- riamo , come più intimo testimonio delle nostre miserie . Tu hai provata questa vita nostra , tu ne hai assaporato il nulla , tu hai sentito il dolore e l'infelicità dell ...
... eterno ; ma permetti all'imaginazione umana che noi ti conside- riamo , come più intimo testimonio delle nostre miserie . Tu hai provata questa vita nostra , tu ne hai assaporato il nulla , tu hai sentito il dolore e l'infelicità dell ...
Sayfa 35
... eterno vanto Oprate e mostre nella dolce impresa ? Quali a voi note invio , sì che nel core , Sì che nell'alma accesa Nova favilla indurre abbian valore ? Voi spirerà l'altissimo subbietto , Ed acri punte premeravvi al seno . Chi dirà l ...
... eterno vanto Oprate e mostre nella dolce impresa ? Quali a voi note invio , sì che nel core , Sì che nell'alma accesa Nova favilla indurre abbian valore ? Voi spirerà l'altissimo subbietto , Ed acri punte premeravvi al seno . Chi dirà l ...
Sayfa 38
... eterno perimmo ? e il nostro scorno Non ha verun confine ? Io mentre viva andrò sclamando intorno : Volgiti agli avi tuoi , guasto legnaggio ; Mira queste ruine E le carte e le tele e i marmi e i templi ; Pensa qual terra premi ; e se ...
... eterno perimmo ? e il nostro scorno Non ha verun confine ? Io mentre viva andrò sclamando intorno : Volgiti agli avi tuoi , guasto legnaggio ; Mira queste ruine E le carte e le tele e i marmi e i templi ; Pensa qual terra premi ; e se ...
Sayfa 40
... eterno ! Allora anco immatura La ruina d'Italia , anco sdegnosi Eravam d'ozio turpe , e l'aura a volo Più faville rapia da questo suolo . Eran calde le tue ceneri sante , Non domito nemico Della fortuna , al cui sdegno e dolore Fu più l ...
... eterno ! Allora anco immatura La ruina d'Italia , anco sdegnosi Eravam d'ozio turpe , e l'aura a volo Più faville rapia da questo suolo . Eran calde le tue ceneri sante , Non domito nemico Della fortuna , al cui sdegno e dolore Fu più l ...
Sayfa 41
... eterno ; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni ; E il conforto perì de ' nostri affanni . Nascevi ai dolci sogni intanto , e il primo Sole splendeati in vista , Cantor vago dell'arme e degli amori , Che in età della ...
... eterno ; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni ; E il conforto perì de ' nostri affanni . Nascevi ai dolci sogni intanto , e il primo Sole splendeati in vista , Cantor vago dell'arme e degli amori , Che in età della ...
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Sayfa 84 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero, sanguinoso: infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto: Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Sayfa 58 - Dolce e chiara è la notte e senza vento , E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna , e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 86 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 114 - Nobil natura è quella Che a sollevar s'ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato, e che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte, E il basso stato e frale; Quella che grande e forte Mostra...
Sayfa 84 - DELL'ASIA *. Che fai tu, luna, in ciel t dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 80 - Viene il vento recando il suon dell'ora dalla torre del borgo. Era conforto questo suon, mi rimembra, alle mie notti, quando fanciullo, nella buia stanza, per assidui terrori io vigilava, sospirando il mattin.
Sayfa 54 - ULTIMO CANTO DI SAFFO. Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei ; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l' insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide.
Sayfa 69 - Cara beltà che amore Lunge m'inspiri o nascondendo il viso, Fuor se nel sonno il core Ombra diva mi scuoti, O ne' campi ove splenda ' Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara 10 Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara?
Sayfa 85 - D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so.
Sayfa 94 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.