Poesie di Giacomo LeopardiE. Sonzogno, 1880 - 351 sayfa |
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Sayfa 41
... Italia . O torri , o celle , O donne , o cavalieri , O giardini , o palagi ! a voi pensando , In mille vane amenità si perde La mente mia . Di vanità , di belle Fole e strani pensieri Si componea l'umana vita : in AD ANGELO MAI . 41.
... Italia . O torri , o celle , O donne , o cavalieri , O giardini , o palagi ! a voi pensando , In mille vane amenità si perde La mente mia . Di vanità , di belle Fole e strani pensieri Si componea l'umana vita : in AD ANGELO MAI . 41.
Sayfa 58
... Mille nell'alma instabili , confusi Pensieri si volgean ! qual tra le chiome D'antica selva zefiro scorrendo , Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre io taccio , e mentr'io non contend Che dicevi , o mio cor , che si partia ...
... Mille nell'alma instabili , confusi Pensieri si volgean ! qual tra le chiome D'antica selva zefiro scorrendo , Un lungo , incerto mormorar ne prome . E mentre io taccio , e mentr'io non contend Che dicevi , o mio cor , che si partia ...
Sayfa 60
... mille giri , Pur festeggiando il lor tempo migliore : Tu pensoso in disparte il tutto miri ; Non compagni , non voli , Non ti cal d'allegria , schivi gli spassi ; Canti , e così trapassi Dell'anno e di tua vita 00 CANTI .
... mille giri , Pur festeggiando il lor tempo migliore : Tu pensoso in disparte il tutto miri ; Non compagni , non voli , Non ti cal d'allegria , schivi gli spassi ; Canti , e così trapassi Dell'anno e di tua vita 00 CANTI .
Sayfa 69
... mille volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell'infelice amante : Benchè nulla d'amor parola udita Avess'ella da lui . Sempre in quell'alma Era del gran desio stato più forte Un sovrano timor . Così ...
... mille volte ripetuto e mille Nel costante pensier , sostegno e cibo Esser solea dell'infelice amante : Benchè nulla d'amor parola udita Avess'ella da lui . Sempre in quell'alma Era del gran desio stato più forte Un sovrano timor . Così ...
Sayfa 70
... mille vezzi sfavillante , in quello Tenea dell'infelice , ove l'estrema Lacrima rilucea . Nè dielle il core Di sprezzar la dimanda , e il mesto addio Rinacerbir col niego ; anzi la vinse Misericordia dei ben noti ardori . E quel volto ...
... mille vezzi sfavillante , in quello Tenea dell'infelice , ove l'estrema Lacrima rilucea . Nè dielle il core Di sprezzar la dimanda , e il mesto addio Rinacerbir col niego ; anzi la vinse Misericordia dei ben noti ardori . E quel volto ...
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Achei affanni alcun alfin Alirrozio allor amor anco antichi appo assai avea avrian bella campo canto Canzone caro catacresi ch'a ch'io chiome ciel collo conforto Creusa Crusca d'ogni desio dice diletto dolce Dolopi dolor donna Eretteo eterno fato favella fera ferro figli flutti fuggir gente GIACOMO LEOPARDI giorno Giove gran granchi Greci Ificle incominciate il pianto innanzi intorno Itaca l'armi l'onde Leopardi lido loco luna lungo magion mente Micene misero mondo mortal morte natura Nettun notte novo Numi occhi omai padre PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA patria pensier petto piagge piè poco poesia poeta poscia pria Priamo prole ragione rane ranocchi regno Rodipan Rubatocchi sangue selve Sicule Muse Simonide sollazzo sospiri speme spento spirto suol Telemaco terra Teucri Titanomachia Topaia topi torna tosto Triope tristo Ulisse vede veder veggo vento vidi viva Vocabolario Vocabolario della Crusca volte
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Sayfa 84 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero, sanguinoso: infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto: Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Sayfa 58 - Dolce e chiara è la notte e senza vento , E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna , e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 86 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 114 - Nobil natura è quella Che a sollevar s'ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato, e che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte, E il basso stato e frale; Quella che grande e forte Mostra...
Sayfa 84 - DELL'ASIA *. Che fai tu, luna, in ciel t dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 80 - Viene il vento recando il suon dell'ora dalla torre del borgo. Era conforto questo suon, mi rimembra, alle mie notti, quando fanciullo, nella buia stanza, per assidui terrori io vigilava, sospirando il mattin.
Sayfa 54 - ULTIMO CANTO DI SAFFO. Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei ; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l' insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide.
Sayfa 69 - Cara beltà che amore Lunge m'inspiri o nascondendo il viso, Fuor se nel sonno il core Ombra diva mi scuoti, O ne' campi ove splenda ' Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara 10 Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara?
Sayfa 85 - D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so.
Sayfa 94 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.