Poesie di Giacomo LeopardiE. Sonzogno, 1880 - 351 sayfa |
Kitabın içinden
20 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 22
... vano rumore , e gli scritti consumati degnamente dal temp Di questo mio fatto , se sia stato coraggio o temerità , se tenziate voi , signor cavaliere ; e altresì , quando vi paia . tanto , giudicherete della seconda Canzone , la quale v ...
... vano rumore , e gli scritti consumati degnamente dal temp Di questo mio fatto , se sia stato coraggio o temerità , se tenziate voi , signor cavaliere ; e altresì , quando vi paia . tanto , giudicherete della seconda Canzone , la quale v ...
Sayfa 42
... vano altro che il duolo . O Torquato , o Torquato , a noi l'eccelsa Tua mente allora , il pianto A te , non altro , preparava il cielo . O misero Torquato ! il dolce canto Non valse a consolarti o a sciorre il gelo Onde l'alma t'avean ...
... vano altro che il duolo . O Torquato , o Torquato , a noi l'eccelsa Tua mente allora , il pianto A te , non altro , preparava il cielo . O misero Torquato ! il dolce canto Non valse a consolarti o a sciorre il gelo Onde l'alma t'avean ...
Sayfa 43
... vano campo all'ire inferme Del mondo . Ei primo e sol dentro all'arena Scese , e nullo il seguì , che l'ozio e il brutto Silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto . Disdegnando e fremendo , immacolata Trasse la vita intera , E morte ...
... vano campo all'ire inferme Del mondo . Ei primo e sol dentro all'arena Scese , e nullo il seguì , che l'ozio e il brutto Silenzio or preme ai nostri innanzi a tutto . Disdegnando e fremendo , immacolata Trasse la vita intera , E morte ...
Sayfa 46
... Vano dirai quel che disserra e scote Della virtù nativa Le riposte faville ? e che del fioco Spirto vital negli egri petti avviva Il caduco fervor ? Le meste rote Da poi che Febo instiga , altro che giuoco Son l'opre de ' mortali ? ed è ...
... Vano dirai quel che disserra e scote Della virtù nativa Le riposte faville ? e che del fioco Spirto vital negli egri petti avviva Il caduco fervor ? Le meste rote Da poi che Febo instiga , altro che giuoco Son l'opre de ' mortali ? ed è ...
Sayfa 50
... vano ! abbietta parte Siam delle cose ; e non le tinte glebe , Non gli ululati spechi Turbo nostra sciagura , Nè scolorò le stelle umana cura . Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi Regi , o la terra indegna , E non la notte moribondo ...
... vano ! abbietta parte Siam delle cose ; e non le tinte glebe , Non gli ululati spechi Turbo nostra sciagura , Nè scolorò le stelle umana cura . Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi Regi , o la terra indegna , E non la notte moribondo ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
Achei affanni alcun alfin Alirrozio allor amor anco antichi appo assai avea avrian bella campo canto Canzone caro catacresi ch'a ch'io chiome ciel collo conforto Creusa Crusca d'ogni desio dice diletto dolce Dolopi dolor donna Eretteo eterno fato favella fera ferro figli flutti fuggir gente GIACOMO LEOPARDI giorno Giove gran granchi Greci Ificle incominciate il pianto innanzi intorno Itaca l'armi l'onde Leopardi lido loco luna lungo magion mente Micene misero mondo mortal morte natura Nettun notte novo Numi occhi omai padre PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA patria pensier petto piagge piè poco poesia poeta poscia pria Priamo prole ragione rane ranocchi regno Rodipan Rubatocchi sangue selve Sicule Muse Simonide sollazzo sospiri speme spento spirto suol Telemaco terra Teucri Titanomachia Topaia topi torna tosto Triope tristo Ulisse vede veder veggo vento vidi viva Vocabolario Vocabolario della Crusca volte
Popüler pasajlar
Sayfa 84 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero, sanguinoso: infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto: Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Sayfa 58 - Dolce e chiara è la notte e senza vento , E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna , e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 86 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 114 - Nobil natura è quella Che a sollevar s'ardisce Gli occhi mortali incontra Al comun fato, e che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte, E il basso stato e frale; Quella che grande e forte Mostra...
Sayfa 84 - DELL'ASIA *. Che fai tu, luna, in ciel t dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 80 - Viene il vento recando il suon dell'ora dalla torre del borgo. Era conforto questo suon, mi rimembra, alle mie notti, quando fanciullo, nella buia stanza, per assidui terrori io vigilava, sospirando il mattin.
Sayfa 54 - ULTIMO CANTO DI SAFFO. Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei ; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l' insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide.
Sayfa 69 - Cara beltà che amore Lunge m'inspiri o nascondendo il viso, Fuor se nel sonno il core Ombra diva mi scuoti, O ne' campi ove splenda ' Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara 10 Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara?
Sayfa 85 - D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so.
Sayfa 94 - Quando novellamente Nasce nel cor profondo Un amoroso affetto, Languido e stanco insiem con esso in petto Un desiderio di morir si sente: Come, non so: ma tale D'amor vero e possente è il primo effetto.