Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all' anno MDCCXLIX, 7. ciltdalla Società Tipografica de' Classici Italiani, 1819 |
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abbate Adelgiso alcuni all'anno allora Anastasio Annal Annales Francor Anno di CRISTO anno presente arcivescovo Astolfo avea Baron Beneventani Bertiniani buon Capua Carlo Calvo Carlo Magno ch'egli Chiesa Romana Chron città Codice Carolino colla conte Costantino credere Cronica d'esso Dandolo Desiderio DESIDERIO re Diacono diede diploma dipoi doge Domni duca di Spoleti ducato di Benevento Eginardo ejus Erchemperto Erchempertus Hist esso fece figliuolo Francia franzese fratello Giovanni Diacono governo Greci Grimoaldo imperio Indictione Indizione inviò Ital Italic l'anno l'Augusto l'imperador Lodovico Leone Ostiense LODOVICO II imperadore Lodovico Pio Longobardi Lottario Lottario Augusto LOTTARIO imperadore medesimo Metenses monaci monistero nell'anno presente padre Pagi papa Adriano papa Leone passò patriarca peradore PIPPINO re d'Italia pontefice popolo poscia prese principe di Benevento quest'anno quivi quod Rachis Ravenna regno sacro Salernitano Salerno San Pietro santo Saraceni Sassoni Sergio Sicardo Sicone Siconolfo spedì suddetto trovò varj vescovo
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Sayfa 250 - Leoni et universis sanctis patribus qui in ipso concilio aderant, seu reliquo christiano populo, ut ipsum Carolum regem Franchorum imperatorem nominare debuissent, qui ipsam Romam tenebat, ubi semper Caesares sedere soliti erant, seu reliquas sedes, quas ipse per Italiam seu Galliam...
Sayfa 117 - Carlo Magno. Cambio che tornò anche in sommo vantaggio dell'Italia, perché, quantunque i sudditi dei re longobardi godessero interna quiete e felicità e fossero governati con buone leggi ed esatta giustizia, pure provarono dipoi anche miglior trattamento sotto di Carlo Magno, monarca che in altezza di mente, possanza e dirittura di giudizio superò tutti i re franchi e longobardi.
Sayfa 94 - Ut nullo negotio beatus senex persuaderi passet, dum esset adhuc tiro palatii, ut ei, quam vivente illa rex acceperat, aliquo communicaret servitutis obsequio. Sed culpabat modis omnibus tale connubium, et gemebat puer beatae indolis, quod et nonnulli Francorum eo essent periuri, atque rex inlicito uteretur thoro, propria sine aliquo crimine repulsa uxore. Quo nimio zelo succensus elegit plus saeculum relinquere adhuc puer, quam talibus admisceri negotiis, ut propinquo quem contraire prohibendo non...
Sayfa 116 - Era stato Anselmo duca del Friuli e cognato dei re Astolfo e Rachis. Già vedemmo che Rachis, tuttoché divenuto monaco, contrariò a spada tratta Desiderio, allorché questi volle salire sul...
Sayfa 200 - ... segnata col numero settantatrè nel Codice Carolino. È scritta a Carlo da grande numero di ecclesiastici e di secolari , ed è anche scritta in nome del papa, il quale chiama figliuolo il re, e nomina Teodoro, eminentissimo nostro nipote. Si lagnano essi che i nefandissimi Beneventani cercassero tórre dal dominio di San Pietro e nostro alcune città della Campania , e sottometterle al patrizio greco di Sicilia. Aveva il papa inviato loro alcuni vescovi ad esortarli perché mandassero a Carlomagno...
Sayfa 33 - è importante per conoscere il genio di quel secolo e fin dove le persone più gravi sapevano spingere la finzione quando la credevano utile. Nel resto essa è piena di equivochi, come le precedenti. La Chiesa vi significa non l'assemblea de...
Sayfa 64 - Paolo papa, perché egli é nostro padre ed ottimo pastore , e non cessa di operare per la nostra salute , siccome ancor fece papa Stefano suo fratello , con governar noi come pecorelle ragionevoli a lui consegnate da Di9, mostrandosi sempre misericordioso e imitatore di san Pietro, di cui é vicario. Il pregano ancora di voler perfezionare la dilatazione di questa provincia , ch'egli avea libertà dalle mani de...
Sayfa 250 - Karolus denegare noluit, sed cum omni humilitate subjectus Deo et petitioni sacerdotum et universi Christiani populi in ipso nativitate Domini nostri JesuChristi ipsum nomen imperatoris accepit1.
Sayfa 246 - Lamentami (Mentana), dodici miglia lungi da Roma, e dopo » avere desinato con lui , se ne ritornò a Roma , per riceverlo »' nel dì seguente con più solennità ». Ciò accadde il 23 novembre 800. Giovanni Diacono , autore contemporaneo , scrive che Leone fuggendo al re Carlo , promisegli che , se egli lo difendesse da' suoi nemici, avrebbelo coronato imperatore (1).
Sayfa 556 - Ce•ario, figliuolo di Sergio duca di Napoli , che volesse permettere alle lor navi di approdare al lido, con promessa di andarsene via subito che si fosse rasserenato il ciclo. Ne spedì Cesario sollecitamente l' avviso al padre , che gli suggerì di prender buona precauzione contra gl'inganni di quegl