La Vita nuovaF. Le Monnier, 1855 - 75 sayfa |
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Sayfa 10
... avea lo giorno di- nanzi degnato di salutare . E nell ' una delle mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ar- desse tutta ; e pareami che mi dicesse queste pa- role : Vide cor tuum . E quando egli era 10 LA VITA NUOVA .
... avea lo giorno di- nanzi degnato di salutare . E nell ' una delle mani mi parea che questi tenesse una cosa la quale ar- desse tutta ; e pareami che mi dicesse queste pa- role : Vide cor tuum . E quando egli era 10 LA VITA NUOVA .
Sayfa 11
... avea nel mio sonno veduto ; e cominciai allora questo So- netto : A ciascun ' alma presa gentil core , Nel cui cospetto viene il dir presente , A ciò che mi rescrivan lor parvente , Salute in lor signor , cioè Amore . Già eran quasi ch ...
... avea nel mio sonno veduto ; e cominciai allora questo So- netto : A ciascun ' alma presa gentil core , Nel cui cospetto viene il dir presente , A ciò che mi rescrivan lor parvente , Salute in lor signor , cioè Amore . Già eran quasi ch ...
Sayfa 12
... avea Madonna , involta in un drappo , dormendo . Poi la svegliava , e d'esto core ardendo Lei paventosa umilmente pascea : Appresso gir lo ne vedea piangendo . A questo Sonetto fu risposto da molti e di di- verse sentenze ; tra li quali ...
... avea Madonna , involta in un drappo , dormendo . Poi la svegliava , e d'esto core ardendo Lei paventosa umilmente pascea : Appresso gir lo ne vedea piangendo . A questo Sonetto fu risposto da molti e di di- verse sentenze ; tra li quali ...
Sayfa 13
Dante Alighieri. spondea loro , che Amore era quegli che cosi m'avea governato : dicea d'Amore , perocchè io portava nel viso tante delle sue insegne , che questo non si potea ricoprire . E quando mi domandavano : per cui t'ha cosi ...
Dante Alighieri. spondea loro , che Amore era quegli che cosi m'avea governato : dicea d'Amore , perocchè io portava nel viso tante delle sue insegne , che questo non si potea ricoprire . E quando mi domandavano : per cui t'ha cosi ...
Sayfa 15
... avea tanto tempo celata la mia volontà , convenne che si partisse della sopradetta cittade , e andasse in paese lon- tano : per che io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno , assai me ne disconfortai più che io ...
... avea tanto tempo celata la mia volontà , convenne che si partisse della sopradetta cittade , e andasse in paese lon- tano : per che io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno , assai me ne disconfortai più che io ...
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acciocchè alcuna allora questo Sonetto alquanto altrui amico Amore andar anima anzi Appresso avea avvegnachè avvenne beatitudine Beatrice beltà buon figliuolo CALIFORNIA Canzone ch'è ch'ella ch'io chè chiamando cielo colore colui comincia cominciai a pensare conciossiacosachè cotal credendo d'Amore Dante DANTE ALIGHIERI degno dicea dicesse dimora dinanzi dire parole dissi allora dissi questo Sonetto dolente dolore donna gentil dormendo erano facea fare un Sonetto fiate gente gentil donna gentilissima donna gione giunse gloriosa guardare immaginazione intendere l'altre donne lagrime Madonna maraviglia meco medesimo mente mira mirabile morte mostra nobilissima nome nove occhi ond'io parea vedere pareami parlare parve passando pensiero pensoso perocchè persona piacere piangendo pianger pietà pietosa poeti poscia proposi di dire quivi ragione rima salutare salute scrive sente Signore soave sopradetta cittade sospiri sovente spirti STANFORD UNIVERSITY tremare tristizia udire umíle vedea veder veggendo verace vidi villana visione vista volontà di dire
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Sayfa 45 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea che parean pioggia di manna Gli Angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti Osanna; E s'altro avesser detto, a voi direlo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 37 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 11 - Del tempo che ogni stella è più lucente Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo. Poi la svegliava, e d'esto core ardendo Lei paventosa umilmente pascea: Appresso gir ne lo vedea piangendo.
Sayfa 42 - In questa imaginazione mi giunse tanta umilitade per vedere lei, che io chiamava la Morte, e dicea : « Dolcissima Morte, vieni a me, e non m'essere villana, però che tu dei essere gentile, in tal parte se...
Sayfa 35 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 10 - La facoltà della vista. venne che questa mirabile donna apparve a me, vestita di colore bianchissimo, in mezzo di due gentili donne, le quali erano di più lunga etade...
Sayfa 75 - E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui 'qui est per omnia secula benedictus'
Sayfa 74 - Sicch' io lo intendo ben, donne mie care. XLIII. Appresso a questo sonetto apparve a me una mirab il visione , nella quale vidi cose , che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso , si com
Sayfa 10 - ... era la donna della salute, la quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. E nell'una delle mani mi parea che questi tenesse una cosa, la quale ardesse tutta; e pareami che mi dicesse queste parole: Vide cor tuum.
Sayfa 7 - Nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice li quali non sapeano che si chiamare.