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IN MORTE

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IN MORTE

DI MADONNA LAURA

1

SONETTO I.

Elogio di Laura nell'atto di sfogare l'acerbità del dolore per la morte di lei.

Oime

imè il bel viso; oimè il soave sguardo ;' Oimè il leggiadro portamento altero; Oimè 'l parlar, ch'ogni aspro ingegno e fero Faceva umile, ed ogni uom vil, gagliardo;

Ed oimè il dolce riso, ond' uscio 'l dardo,
Di che, Morte, altro bene omai non spero:
Alma real, dignissima d'impero,

Se non fossi fra noi scesa si tardo.

Per voi conven, ch'io arda, e 'n voi respire:
Ch'i' pur fui vostro; e se di voi son privo,
Via men d'ogni sventura altra mi dole.

Di speranza m'empieste, e di desire,
Quand' io parti' dal sommo piacer vivo:
Ma 'l vento ne portava le parole.

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CANZONE I.

La morte di Laura lo priva d'ogni conforto; e non vivrà che per cantar le sue lodi.

Che debb' io far? che mi consigli, Amore?

Tempo è ben di morire;

Ed ho tardato più, ch'i' non vorrei .
Madonna è morta, ed ha seco 'l mio core:
E volendol seguire,

Interromper conven quest'anni rei:

Perchè mai veder lei

Di qua non spero; e l'aspettar m' è noìa.
Poscia ch'ogni mia gioia,

Per lo suo dipartire, in pianto è volta,
Ogni dolcezza di mia vita è tolta..
Amor, tu 'l senti, ond'io teco mi doglio,
Quant'è il danno aspro e grave;

E so, che del mio mal ti pesa e dole,
Anzi del nostro; perch' ad uno scoglio
Avem rotto la nave;

Ed in un punto n'è scurato il Sole.

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