IN MORTE DI MADONNA LAURA 1 SONETTO I. Elogio di Laura nell'atto di sfogare l'acerbità del dolore per la morte di lei. Oime imè il bel viso; oimè il soave sguardo ;' Oimè il leggiadro portamento altero; Oimè 'l parlar, ch'ogni aspro ingegno e fero Faceva umile, ed ogni uom vil, gagliardo; Ed oimè il dolce riso, ond' uscio 'l dardo, Se non fossi fra noi scesa si tardo. Per voi conven, ch'io arda, e 'n voi respire: Di speranza m'empieste, e di desire, CANZONE I. La morte di Laura lo priva d'ogni conforto; e non vivrà che per cantar le sue lodi. Che debb' io far? che mi consigli, Amore? Tempo è ben di morire; Ed ho tardato più, ch'i' non vorrei . Interromper conven quest'anni rei: Perchè mai veder lei Di qua non spero; e l'aspettar m' è noìa. Per lo suo dipartire, in pianto è volta, E so, che del mio mal ti pesa e dole, Ed in un punto n'è scurato il Sole. |