Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, 2. cilt;52. cilt

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Direzione della Nuova Antologia, 1880
 

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Sayfa 14 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 12 - Sto anch'io sospirando caldamente la bella primavera come l'unica speranza di medicina che rimanga allo sfinimento dell'animo mio; e poche sere addietro, prima di coricarmi, aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un ciclo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un'aria tepida e certi cani che abbaiavano da lontano, mi si svegliarono alcune immagini antiche, e mi parve di sentire un moto nel cuore, onde mi posi a gridare come un forsennato, domandando misericordia alla natura, la cui voce...
Sayfa 5 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Sayfa 488 - Che v'era immaginato, e gli occhi e il naso Ed al sì ed al no discordi fensi. Lì precedeva al benedetto vaso, Trescando alzato, 1' umile Salmista, E più e men che re era in quel caso. Di contra effigiata ad una vista D' un gran palazzo Micol ammirava, Sì come donna dispettosa e trista. Io mossi i piè del logo dov' io stava, Per avvisar da presso un...
Sayfa 14 - Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede Questa Terra natal: quella finestra, Ond'eri usata favellarmi, ed onde Mesto riluce delle stelle il raggio, È deserta.
Sayfa 25 - Recanati cosa che ella dovrà credere a me , perché della patria potrò , per tropp' odio , dir troppo male (e non so se questo pur possa), ma dir troppo bene , per troppo amore, non posso certo. Ella non può figurarsi quanto la pronunzia di questa città sia bella. È così piana e naturale e lontana da ogni ombra d...
Sayfa 25 - K non mi fa meno stupore il sentire in bocca de" contadini e della plebe minuta parole, che noi non usiamo nel favellare per fuggire l'affettazione, stimandole proprie dei soli scrittori, come mentovato, ingombro, recare, ragionare ed altre molte, ed alcune anche più singolari, di cui non mi sovviene.
Sayfa 12 - Quando io vedo la natura in questi luoghi che veramente sono ameni (unica cosa buona che abbia la mia patria) e in questi tempi spezialmente, mi sento così trasportare fuor di me stesso, che mi parrebbe di far peccato mortale a non curarmene, ea lasciar passare questo ardore di gioventù, ea voler divenire buon prosatore, e aspettare una ventina d'anni per darmi alla poesia...
Sayfa 8 - Bella virtù, qualor di te s'avvede, Come per lieto avvenimento esulta Lo spirto mio: né da sprezzar ti crede Se in topi anche sii tu nutrita e culta. Alla bellezza tua ch'ogni altra eccede, O nota e chiara o ti ritrovi occulta, Sempre si prostra: e non pur vera e salda, Ma imaginata ancor, di te si scalda.
Sayfa 4 - Che gran parte d'Olimpo in se racchiude, Tutta al volto ai costumi alla favella Pari alla donna che il rapito amante Vagheggiare ed amar confuso estima. Or questa egli non già, ma quella, ancora Nei corporali amplessi, inchina ed ama. Alfin l'errore e gli scambiati oggetti Conoscendo, s'adira; e spesso incolpa La donna a torto.

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