Chi parea fioco: chiosa dantescaDonzuso, 1900 - 157 sayfa |
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... dannati della nona riandavano innanzi al diavolo accismatore e quando annunziò della stessa che miglia ventiduo la valle volge , e della seguente , che volge undici miglia e così via via del nono diviso in quattro cer- chietti , di cui ...
... dannati della nona riandavano innanzi al diavolo accismatore e quando annunziò della stessa che miglia ventiduo la valle volge , e della seguente , che volge undici miglia e così via via del nono diviso in quattro cer- chietti , di cui ...
Sayfa 34
... dannati , sono in tale stato che noi diremmo di presbiopia della cono- scenza 1 ) ; in fatti , se essi non hanno di quel che di presente accade tra i vivi nessunissima percezione , preconoscono ciò che ' l futuro tempo seco adduce 2 ...
... dannati , sono in tale stato che noi diremmo di presbiopia della cono- scenza 1 ) ; in fatti , se essi non hanno di quel che di presente accade tra i vivi nessunissima percezione , preconoscono ciò che ' l futuro tempo seco adduce 2 ...
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... dannati in codesto pri- mo cerchio ? ce la descrive l'Alighieri stesso nel canto IV , dove coloro che sono sospesi vivono in un continuo desiderio della visione di Dio , senza speranza alcuna di poterla consegui re ; ond ' è che essi ...
... dannati in codesto pri- mo cerchio ? ce la descrive l'Alighieri stesso nel canto IV , dove coloro che sono sospesi vivono in un continuo desiderio della visione di Dio , senza speranza alcuna di poterla consegui re ; ond ' è che essi ...
Sayfa 6
... dannati al Limbo ? e quale chi non seppe resistere al fascino di uno sguardo magnetico che spesso ci elettrizza e ci toglie la ragione ? Ma di ciò , allorchè sarà necessario . L'inferno , per Dante , è fatto a guisa d'un cono rovesciato ...
... dannati al Limbo ? e quale chi non seppe resistere al fascino di uno sguardo magnetico che spesso ci elettrizza e ci toglie la ragione ? Ma di ciò , allorchè sarà necessario . L'inferno , per Dante , è fatto a guisa d'un cono rovesciato ...
Sayfa 10
... dannati . Ma torniamo all'argomento . Starvi Minos orribilmente , e ringhia : Esamina le colpe nell'entrata , Giudica e manda , secondo che avringhia . In sull'ingresso del secondo cerchio vi sta il de- mone Minos , in atto orribile e ...
... dannati . Ma torniamo all'argomento . Starvi Minos orribilmente , e ringhia : Esamina le colpe nell'entrata , Giudica e manda , secondo che avringhia . In sull'ingresso del secondo cerchio vi sta il de- mone Minos , in atto orribile e ...
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Sayfa 12 - Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio più saetta. Tu proverai si come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e il salir per l'altrui scale.
Sayfa 32 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Sayfa 26 - Tal che il tuo successor temenza n' aggia: Che avete tu e il tuo padre sofferto, Per cupidigia di costà distretti, Che il giardin dell' imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedra' Santafior com
Sayfa 16 - L'occhio la sostenea lunga fiata; Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva in giù dentro e di fuori, Sopra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 32 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Sayfa 13 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 5 - Ausonia, che s' imborga Di Bari, di Gaeta e di Catona, Da ove Tronto e Verde in mare sgorga. Fulgeami già in fronte la corona Di quella terra che il Danubio riga Poi che le ripe tedesche abbandona ; E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga, Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, Se mala signoria, che sempre accora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar...
Sayfa 48 - Chè li tormenti, che tu porterai nel secol che t' è già tanto noioso, mi fan pensoso - di paura forte ; ond' io chiamo la Morte, come soave e dolce mio riposo; e dico : - Vieni a me - con tanto amore, ch' io sono astioso - di chiunque more.
Sayfa 25 - Quelr anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa ; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.