Chi parea fioco: chiosa dantescaDonzuso, 1900 - 157 sayfa |
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... Esso dettò a Dante le pagine più ispirate del suo poema , al Petrarca le più gentili armonie , onde ri- suoni la italica favella , e al cantore delle Crociate diede l'afflato di patetici episodj . Dall'amore l'angelo d'Urbino trasse la ...
... Esso dettò a Dante le pagine più ispirate del suo poema , al Petrarca le più gentili armonie , onde ri- suoni la italica favella , e al cantore delle Crociate diede l'afflato di patetici episodj . Dall'amore l'angelo d'Urbino trasse la ...
Sayfa 21
... esso , abbattuto da ' colpi incalzanti della morte , cedette alla bufera che schianta e abbatte 7 . Partita Beatrice di questa terra , pare al Poeta che la natura languisca e Firenze ne soffra , perchè rima- sta quasi vedova e spoglia d ...
... esso , abbattuto da ' colpi incalzanti della morte , cedette alla bufera che schianta e abbatte 7 . Partita Beatrice di questa terra , pare al Poeta che la natura languisca e Firenze ne soffra , perchè rima- sta quasi vedova e spoglia d ...
Sayfa 31
... esso è destinato ad esercitare sul be- nessere delle nazioni e sulla civile e morale educa- zione de ' popoli . Se è nobile e santo schierare innanzi agli occhi de ' giovani le glorie della patria , non meno nobile e santo è bandire ...
... esso è destinato ad esercitare sul be- nessere delle nazioni e sulla civile e morale educa- zione de ' popoli . Se è nobile e santo schierare innanzi agli occhi de ' giovani le glorie della patria , non meno nobile e santo è bandire ...
Sayfa 22
... esso un colpo della man d'Artù i più degli studiosi convengono che per ombra qui s'inten- dono le reni .... Ma Pietro ne dice una grossa ; che la ferita da parte a parte fu così larga , che vi passava il raggio so- lare e che in tal ...
... esso un colpo della man d'Artù i più degli studiosi convengono che per ombra qui s'inten- dono le reni .... Ma Pietro ne dice una grossa ; che la ferita da parte a parte fu così larga , che vi passava il raggio so- lare e che in tal ...
Sayfa 67
... esso il nostro capo . Da quanto si è detto dell'ombra terrestre avrà già pre- sentito il discreto lettore , che questa , nel girare che fa oppo- sta al sole , annera successivamente il cielo , e vi accende le stelle , cominciando ...
... esso il nostro capo . Da quanto si è detto dell'ombra terrestre avrà già pre- sentito il discreto lettore , che questa , nel girare che fa oppo- sta al sole , annera successivamente il cielo , e vi accende le stelle , cominciando ...
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Sayfa 12 - Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio più saetta. Tu proverai si come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e il salir per l'altrui scale.
Sayfa 32 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Sayfa 26 - Tal che il tuo successor temenza n' aggia: Che avete tu e il tuo padre sofferto, Per cupidigia di costà distretti, Che il giardin dell' imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedra' Santafior com
Sayfa 16 - L'occhio la sostenea lunga fiata; Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva in giù dentro e di fuori, Sopra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 32 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Sayfa 13 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 5 - Ausonia, che s' imborga Di Bari, di Gaeta e di Catona, Da ove Tronto e Verde in mare sgorga. Fulgeami già in fronte la corona Di quella terra che il Danubio riga Poi che le ripe tedesche abbandona ; E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga, Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, Se mala signoria, che sempre accora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar...
Sayfa 48 - Chè li tormenti, che tu porterai nel secol che t' è già tanto noioso, mi fan pensoso - di paura forte ; ond' io chiamo la Morte, come soave e dolce mio riposo; e dico : - Vieni a me - con tanto amore, ch' io sono astioso - di chiunque more.
Sayfa 25 - Quelr anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa ; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.