Chi parea fioco: chiosa dantescaDonzuso, 1900 - 157 sayfa |
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Sayfa 9
... vero , sincero , che a cor gentil ratto s'apprende , traspor- tandoci sulle ardue vette dell ' ideale , è poesia no- bile , è scintilla partita dal cielo , e che al cielo ritorna . L'arte umana , la quale ne ' suoi monumenti letterarj c ...
... vero , sincero , che a cor gentil ratto s'apprende , traspor- tandoci sulle ardue vette dell ' ideale , è poesia no- bile , è scintilla partita dal cielo , e che al cielo ritorna . L'arte umana , la quale ne ' suoi monumenti letterarj c ...
Sayfa 10
... vero altresi ogni età vanta un genio , il quale ne compendia vita interiore ed esteriore , un uomo che da sẻ sol dà nome al proprio tempo con le sue opere immo- tali . Cosi Dante , nella Vita Nuova , fa la sintesi logica e più ...
... vero altresi ogni età vanta un genio , il quale ne compendia vita interiore ed esteriore , un uomo che da sẻ sol dà nome al proprio tempo con le sue opere immo- tali . Cosi Dante , nella Vita Nuova , fa la sintesi logica e più ...
Sayfa 19
... vero è altruismo completo ; la trasfusione mirabile e soave di un'anima in un'altra ; la sorgente di tutti i nobili sentimenti ; lo sprone agli atti egregi , che onorano l'uomo . Questo fu l'amore di Dante , senza l'orgoglio che UFFICIO ...
... vero è altruismo completo ; la trasfusione mirabile e soave di un'anima in un'altra ; la sorgente di tutti i nobili sentimenti ; lo sprone agli atti egregi , che onorano l'uomo . Questo fu l'amore di Dante , senza l'orgoglio che UFFICIO ...
Sayfa 25
... vero , non ammettono se non quello di cui ciascuno d'essi si sente capace , oltre quel limite tutto pare iperbolico ; onde dall'aver Dante amato di un affetto quasi incomprensibile , si vor- rebbe dedurre che non abbia amato affatto ...
... vero , non ammettono se non quello di cui ciascuno d'essi si sente capace , oltre quel limite tutto pare iperbolico ; onde dall'aver Dante amato di un affetto quasi incomprensibile , si vor- rebbe dedurre che non abbia amato affatto ...
Sayfa 28
chiosa dantesca Achille Mazzoleni. Vadano cauti nella ricerca del vero , e non si atten- gano alla teoria di que ' traviati , che fanno bello ciò che piaco , e vero quel che più torna comodo : vi ba- dino tanto più oggi che la volontà ...
chiosa dantesca Achille Mazzoleni. Vadano cauti nella ricerca del vero , e non si atten- gano alla teoria di que ' traviati , che fanno bello ciò che piaco , e vero quel che più torna comodo : vi ba- dino tanto più oggi che la volontà ...
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Sayfa 12 - Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio più saetta. Tu proverai si come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e il salir per l'altrui scale.
Sayfa 32 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Sayfa 26 - Tal che il tuo successor temenza n' aggia: Che avete tu e il tuo padre sofferto, Per cupidigia di costà distretti, Che il giardin dell' imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedra' Santafior com
Sayfa 16 - L'occhio la sostenea lunga fiata; Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva in giù dentro e di fuori, Sopra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 32 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Sayfa 13 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 5 - Ausonia, che s' imborga Di Bari, di Gaeta e di Catona, Da ove Tronto e Verde in mare sgorga. Fulgeami già in fronte la corona Di quella terra che il Danubio riga Poi che le ripe tedesche abbandona ; E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga, Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, Se mala signoria, che sempre accora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar...
Sayfa 48 - Chè li tormenti, che tu porterai nel secol che t' è già tanto noioso, mi fan pensoso - di paura forte ; ond' io chiamo la Morte, come soave e dolce mio riposo; e dico : - Vieni a me - con tanto amore, ch' io sono astioso - di chiunque more.
Sayfa 25 - Quelr anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa ; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.