ticolare, è pedagogia particolare del pensiero umano; e che la Logica, per la sua primazìa scientifica universale, è pedagogia universale del pensiero umano (pag. 32). » Dimostra infine, come, avendo dato alla Matematica un primato scientifico universale, ne sieno derivati non buoni risultamenti nella logica, nella metafisica, nell' etica, nel giure e nella storia. E termina il suo lavoro con queste parole: « La condizione, a cui miseramente soggiace il nostro tempo, è la universale incoerenza. Questa regna da per tutto, nei pensieri, negli scritti e nelle opere ; e produce oggi universale incertezza di giudizii nella scienza, nell'arte e nella civiltà. Cagione, se non unica, principale di sì deplorevole stato di cose è il poco rispetto in che è tenuta la Logica da tre secoli in tutta l'Europa civile. > Qui pure osserviamo che c'è forse dell' esagerato, ma v'è pur troppo del vero. La Facoltà di Medicina ed il suo Regolamento, per RUGGERO BONGHI. Firenze, Sansoni editore, 1876. È un altro bel volume di 444 pagine di Studii di Legislazione scolastica comparata, raccolti e pubblicati per cura del Ministero d'istruzione pubblica. Il Bonghi, quand'era Ministro, ebbe il lodevole pensiero d'iniziare una tale importante raccolta; ed il primo volume, pubblicato nello scorso anno, conteneva due pregevolissimi studii del professore Palma, che deve essere ben noto ai lettori della Nuova Antologia: sull'organamento dell'azione dello Stato in ordine alla pubblica istruzione in Francia, in Germania, in Inghilterra e negli Stati Uniti d' America, e sul Regolamento universitario italiano, allora vigente, comparato a quello delle principali Università germaniche; non che uno scritto del professore Ferri sull'insegnamento pedagogico superiore in Germania, in Francia, nel Belgio e in Italia. Il presente Ministro, onorevole Coppino, ha fatto egregiamente a continuare la pubblicazione di studii così interessanti, e questo secondo volume è tutto occupato dagli studïi del Bonghi sulla Facoltà di Medicina. Tutti sanno certamente quanta sia l'acutezza e la potenza intellettiva del Bonghi, ma se vi ha scritti di lui che valgano a mostrare di quanta singolare e maravigliosa versatilità d' ingegno sia dotato, si è questo. Come Ministro avendo dovuto occuparsi del Regolamento della Facoltà di Medicina, ed essendo per ciò fatto segno a molteplici accuse, egli indipendentemente da ciò che ebbe a dire nel Parlamento quando si discusse sui suoi Regolamenti nello scorso maggio, ha voluto mostrare come l'opera sua era frutto del più grande studio ed amore; ed è ammirabile veramente la diligenza, colla quale l'Autore, non medico, ha studiato e compreso le esigenze di una Facoltà di Medicina. Il Bonghi vi ragiona minutamente e serenamente, in guisa affatto obbiet tiva, dell' ordine degl' insegnamenti medici, dei metodi di essi, degli orarii, degli esami, in Francia, in Germania, in Italia. Vi riferisce ed esamina acutamente gli opposti pareri in proposito delle nostre Facoltà. Allega infine molti preziosissimi documenti sulle nostre Facoltà, sullo insegnamento medico e sulle cliniche, in Francia, a Vienna, in Prussia e Germania. Noi non crediamo qui opportuno riassumere i suoi ragionamenti, e molto meno discutere su di un argomento così speciale; ci accontentiamo soltanto di concludere che è uno studio degno dell'Autore, ricco di dati e di acute osservazioni e comparazioni, e veramente magistrale. SCIENZE MILITARI. Del dovere. Precetti di educazione militare e sociale per VINCENZO POZZO, capitano di Fanteria. - Torino, Paravia, 1876. Un libro militare, il cui concetto fondamentale s'informa tutto ai principii di educazione civile e morale, e che ha per iscopo d'infonderli nell'animo del soldato, ha nella sua incontestata utilità il più bell' elogio. Quando poi è scritto colla coscienza che richiede l' importanza dell'argomento, come è quello del capitano Pozzo, assai facilmente raggiunge il fine che si è proposto. Il lavoro è ragion almente diviso in quattro parti, come segue: Educazione morale; Educazione sociale e militare; Educazione patriottica; Cenni geografici ed economici; e ciascuna è trattata con adeguata dottrina e illuminata esperienza. È assai bene a proposito ed ampiamente dimostrato che l'educazione sociale è l'addentellato dell'educazione militare, e che bisogna sviluppare quella per far progredire questa. L'Autore, che ha voluto contenere la sua opera nei modesti limiti di una guida per gli educatori militari, ha fatto di più, e avrebbe saputo darle più larghe proporzioni, laddove se lo fosse prefisso. Le armi di Fanteria nei principali Eserciti di Europa al principio del 1876. Note ed appunti tecnici d'IPPOLITO VIGLIEZZI, capitano di Artiglieria.- Torino, 1876, tip. Cendeletti. Le armi si perfezionano con una spaventevole rapidità. Ciò che ieri era l'ultimo portato della scienza, oggi gettasi come un ferravecchio. Il Chassepot dalle meraviglie non è più in grado di tener il campo contro il nuovo fucile tedesco; il Werndl austriaco già si tira in disparte, ed il famoso Remington più non osa contendere col Gras e col Mauser. Il capitano Vigliezzi esamina accuratamente questi ed altri fucili, come il Beaumont di Olanda, il Berdan di Russia, l' Henry-Martini di Inghilterra, il Werder di Baviera ed il nostro Wetterli, il quale fino ad ora regge degnamente il confronto cogli altri adottati dai diversi eserciti. Diciamo fino ad ora, perchè nuove semplificazioni si sono scoperte e si vanno scoprendo nelle armi portatili, e gli Stati che hanno già provvisto centinaia di migliaia di fucili e spese diecine di milioni, non possono tener conto dei miglioramenti introdotti da centinaia di inventori. Nelle condizioni in cui siamo, malgrado la complicazione del meccanismo di chiusura, malgrado qualche altro non grave difetto del nostro Wetterli, l'importante si è di toglierci da questo stato di transizione, nel quale ci troviamo. Checchè se ne dica, i vecchi catenacci, due volte trasformati, possono servire tutt'al più per le milizie; per l'eser cito occorrono fucili nuovi. Il libro del Vigliezzi può riescire utile ed interessante a tutti coloro che vogliono avere qualche cognizione delle armi, di cui ogni giorno si parla. Peccato che l' egregio Capitano, sempre mirando alla sostanza, dimentichi talvolta la forma, per tal guisa riesca tratto tratto in apparenza oscuro e contorto a chi non è molto pratico dell' argomento. Rivista Militare Italiana. Raccolta mensile di Scienze, Arti e Storia militare. (Fascicolo di novembre 1876.) Roma, tip. Voghera. La Rivista Militare Italiana mantiene nobilmente il suo posto fra le Riviste scientifiche europee. La dispensa di novembre, che abbiamo sottocchio, contiene alcuni articoli molto opportuni. Il primo di essi Sul cannone da 100 tonnellate al poligono del Muggiano, descrive minutamente le esperienze tanto celebrate specialmente in Inghilterra, fatte dalla nostra Marina sulle spiaggie della Spezia col più grande cannone contro i più resistenti bersagli che si conoscano. La Nuova Antologia potrà ancor essa offrire prossimamente ai suoi lettori le notizie più accurate sopra il pezzo, sopra i bersagli e sopra i tremendi risultati del tiro. Segue un lungo articolo anonimo che esamina dal punto di vista tattico e strategico la Penisola greco-slava, il probabile teatro di un non lontano conflitto. Poi con un articolo del tenente Mariani si torna al problema dell' artiglieria di grande potenza, intorno al quale oggi si affaticano tante intelligenze e si profondono tanti tesori. Un lavoro del maggiore Fonio studia pazientemente in una quantità di tabelle successive gli effetti del Chassepot e della Drayse nelle varie battaglie delle ultime guerre gigantesche, e ne trae gli ammaestramenti che crede più acconci a condurre colle minori perdite possibili le truppe nei combattimenti. Un quinto articolo tratta dell' impiego dell' artiglieria da campo in Italia a proposito della traduzione in Italiano di una recente pubblicazione tedesca. Copiose notizie bibliografiche di libri italiani e stranieri chiudono il fascicolo. La Rivista Militare, attualmente sotto la direzione del maggiore BARATIERI, coll' anno nuovo aumenterà di volume, perchè si pubbli cherà in dispense mensili di 12 fogli di stampa con carte e disegni topografici. PROF. FR. PROTONOTARI, Direttore. DAVID MARCHIONNI, Responsabile. La Turchia Europea. - I. — Colonn. P. VALLE.. - - - · (Fine.) — A. D'AN- Pag. 38 55 76 134 147 Odoardo Beccari ed i suoi Viaggi. — Seconda esplorazione della Nuova Guinea. - -- - - Domeniche d' Agosto. Bozzetto milanese. — I. — TULLO MASSARANI......... Legge elettorale. - - Il Discorso del Ministro dell' interno. l'istruzione obbligatoria. 200 Bollettino Bibliografico. — Letteratura. fia. Scienze giuridiche.... Fascicolo Decimo. Dell' Epica francese nel Medio Evo. Ottobre. - A. GRAF...... La Tetralogia di Riccardo Wagner. (Di ritorno da Bayreuth.) — Enrico Pan- Odoardo Beccari ed i suoi Viaggi. — Terza esplorazione della Nuova Guinea. La La Turchia Europea. - (Fine.) - Colonn. P. VALLE...... --- - II. TULLO MASSARANI.... - Lehrbuch der Psychologie vom standpunkt des Realismus La Mostra a Brera. - CAMILLO BOITO.. Come il mese passato ogni cosa s'avviasse alla pace. dell'Italia. .X...... Bollettino Bibliografico. - Letteratura. sofia. Istruzione e Pedagogia.............. - - - Bonifica dell' Agro Romano. - Progetto di legge presentato al Senato.-G. GADDA. 619 Due Rassegne scientifiche italiane e due Libri italiani di geologia e di geografia fisica. Memorie geologiche, botaniche e zoo- Malattia delle castagne, trasparenza dell'aria, e putrefazione nei cimiteri e nei laboratorii. — L'ozono nell acqua polverizzata. - PAOLO Le elezioni. Danni della mancanza di una questione Confusione nei partiti e nelle teste. - Il Ministero trionferà. L'Opposizione dovrà essere moderatissima. - I Clericali e i Socialisti Nuova fase della questione d'Oriente. La Russia s'è La Rima e la Poesia italiana. D. GNOLI.. L' Epopee dell' India. — IV. - Il Mahabharata. - (Fine.) Il Matto delle Giuncaje. Bozzetto padulano. NERI TANFUcio. - - Varietà. Il Processo di Galileo Galilei. - Lettere al Direttore della Rivista. Rassegna delle Letterature Straniere. Rassegna Drammatica. - A. DE GUBERNATIS... Messalina, commedia in cinque atti, in versi, con - prologo, di Pietro Cossa. |