Apologia di Dante: scritta intorno al 1575 dal Padovano Sperone SperoniP. Prosperini, 1865 - 67 sayfa |
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Sayfa 16 - E di venire a ciò io studio quanto posso , sì com' ella sa veramente. Sicchè, se piacere sarà di Colui, per cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, spero di dire di lei quello che mai non fu detto d'alcuna. E poi piaccia a Colui eh...
Sayfa 16 - So io eh' el parla di quella gentile, Perocché spesso ricorda Beatrice, Sicch' io lo intendo ben, donne mie care. § XLIII. Appresso a questo sonetto apparve a me una mirabil visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com
Sayfa 22 - Sì che in poc' ora avria 1' orecchia offesa. lo aveva una corda intorno cinta, E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, Si come il Duca m' avea comandato, Porsila a lui aggroppata e ravvolta. Ond...
Sayfa 51 - E di subito parve giorno a giorno Essere aggiunto, come quei che puote Avesse il ciel d
Sayfa 51 - Guardami ben; ben son , ben son Beatrice; Come degnasti d' accedere al monte? Non sapei tu che qui è l
Sayfa 19 - Giusti son due, ma non vi sono intesi: Superbia, invidia ed avarizia sono Le tre faville che hanno i cori accesi. 76. Qui pose fine al lagrimabil suono. Ed io a lui: Ancor vo' che m' insegni, E che di più parlar mi facci dono.
Sayfa 32 - ... da lui dette in tante maniere, che è una meraviglia, e dette in...
Sayfa 32 - ... infernale nel canto primo dello 'nferno, e nel canto 20. dello 'nferno, ove in molti modi...