L'allegoria della Divina commedia di Dante AlighieriTipi di M. Cellini e c., 1864 - 372 sayfa |
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... colpa e dalla confusione : imprende a ristorarsi internamente e nell'esteriore civile reggimento ( il Purgatorio ) ; e final- mente , asceso al più alto grado di perfe- zione e come cristiano e come cittadino , si rende meritevole di ...
... colpa e dalla confusione : imprende a ristorarsi internamente e nell'esteriore civile reggimento ( il Purgatorio ) ; e final- mente , asceso al più alto grado di perfe- zione e come cristiano e come cittadino , si rende meritevole di ...
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... Se non che la filosofia , od umana ragione , vi- ziata per la colpa d'origine , rimase incerta e quasi irresoluta nelle sue deduzioni ; anche perchè pog- giando sopra i sensi talvolta fallaci , a ben poca 20 PARTE PRIMA.
... Se non che la filosofia , od umana ragione , vi- ziata per la colpa d'origine , rimase incerta e quasi irresoluta nelle sue deduzioni ; anche perchè pog- giando sopra i sensi talvolta fallaci , a ben poca 20 PARTE PRIMA.
Sayfa 50
... colpa alla vista dei sup- plizi ond ' è punita , l'emendamento delle prave inclinazioni mediante le opere satisfattorie , e il perfezionamento de ' suoi affetti che in lui si attua per la contemplazione della beatitudine celeste : tre ...
... colpa alla vista dei sup- plizi ond ' è punita , l'emendamento delle prave inclinazioni mediante le opere satisfattorie , e il perfezionamento de ' suoi affetti che in lui si attua per la contemplazione della beatitudine celeste : tre ...
Sayfa 53
... colpa vôta Contro mal dilettar con giuste pene ' , egli , Dante , che trovavasi avvinto dalle catene della colpa , si accinse a riempire il vuoto di questa colla meditazione delle pene dell ' Inferno , e colla satisfazione imposta dal ...
... colpa vôta Contro mal dilettar con giuste pene ' , egli , Dante , che trovavasi avvinto dalle catene della colpa , si accinse a riempire il vuoto di questa colla meditazione delle pene dell ' Inferno , e colla satisfazione imposta dal ...
Sayfa 56
... colpa . Ecco le sue parole : Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura , Chè la diritta via era smarrita . Ahi quanto a dir qual'era è cosa dura Questa selva selvaggia ed aspra e forte , Che nel pensier ...
... colpa . Ecco le sue parole : Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura , Chè la diritta via era smarrita . Ahi quanto a dir qual'era è cosa dura Questa selva selvaggia ed aspra e forte , Che nel pensier ...
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Acheronte adombra angeli anime Antipurgatorio Arrigo VII beati beatitudine Beatrice Cacciaguida Cantica Canto Canto XXXII CAPITOLO carità carro Catone celeste chè Chiesa cielo empireo città di Dio civile colla colpa concetto contemplativa Convito cotal Cristo cupidigia Dante dantesco dice Divina Commedia divina foresta eterna Eunoè felicità figura Filippo il Bello filosofia Gerione ghibellino giusta governo grazia Grifone guelfismo guelfo imperiale Inferno l'allegoria l'altra l'una l'uomo lettore luce Lucifero luogo lupa massime Matelda medesimo mente mistico Monarchia mondo morale allegoria occhi papa papale Paradiso parole passo peccato peccatore penitenza perfetta perfezionamento perocchè Piccarda poco podestà Poema Poema dantesco Poeta pontefice popolo popolo italiano Purgatorio quivi ragione rappresentare ravvisare regno riforma salute santa sapienza scienza senso allegorico senso letterale senso morale sentenza significato simbolo spiriti spirituale Stazio temporale teologia umana vede Veltro verso viaggio Virgilio virtù visione vizio XXVII XXXII zione
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Sayfa 228 - Vergine madre , figlia del tuo figlio , Umile ed alta più che creatura , Termine fisso d'eterno consiglio , Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì , che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Sayfa 207 - Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda, Poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo, Che solo il suo Fattor tutta la goda.
Sayfa 313 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 140 - Fuor sei dell' erte vie, fuor sei dell" arte. Vedi là il sol che in fronte ti riluce ; Vedi l'erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sé produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli Che, lagrimando, a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, né mio cenno: Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno ; Per eh' io te sopra te corono e mitrio.
Sayfa 230 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Sayfa 315 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni Per la corona che già v'è su posta, Prima che tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma, che fia giù agosta, Dell'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia Verrà in prima ch'ella sia disposta.
Sayfa 153 - Ministri e messaggier di vita eterna. lo vidi già nel cominciar del giorno La parte oriental tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Si che per temperanza di vapori, L'occhio lo sostenea lunga fiata; Cosi dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori. Sovra candido vel, cinta d'oliva Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Sayfa 229 - Dell'universo infin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te per grazia di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso l'ultima salute. . . • Ed io, che mai per mio veder non arsi Più ch' io fo per lo suo, tutti i miei prieghi Ti porgo, e prego che non sieno scarsi: i Perché tu ogni nube gli disleghi Di sua mortalità co' prieghi tuoi, (• Sì che 'I sommo piacer gli si dispieghi.
Sayfa 171 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Sayfa 217 - Che tu vedrai all' ultima giustizia. Come subito lampo che discetti Gli spiriti visivi, sì che priva Dell' atto I' occhio di più forti obbietti ; Cosi ini circonfulse luce viva, E lasciommi fasciato di tal velo Del suo fulgor, che nulla m'appariva. Sempre l'amor, che queta questo ciclo, Accoglie in sé così fatta salute, Per far disposto a sua fiamma il candelo. Non fur più tosto dentro a me venute Queste parole brievi , ch...