Mancar già sento, e dileguar dagli occhi Le dilettose immagini, che tanto Amai, che sempre infino all' ora estrema ร E dell'eterne cose; a che prodotta, In questo specolar gli ozi traendo Verrò che conosciuto ancor che tristo, Ha suoi diletti il vero. E se del vero Ragionando talor, fieno alle genti O mal grati i miei detti o non intesi, Non mi dorrò, che già del tutto il vago Desio di gloria antico in me fia spento: Vana Diva non pur, ma di fortuna E del fato e d'amor, Diva più cieca. IL RISORGIMENTO. Credei ch' al tutto fossero In me, sul fior degli anni, Mancati i dolci affanni Della mia prima età : I dolci affanni, i teneri Moti del cor profondo, Qualunque cosa al mondo Grato il sentir ci fa. Quante querele e lacrime Sparsi nel novo stato, Mancar gli usati palpiti, L'amor mi venne menó, |