Opere di Giacomo Leopardi. ...S. Starita, 1835 |
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Sayfa 23
... mano alla virtude Rugginosa dell ' itala natura Veggiam che tanto e tale > È il clamor de ' sepolti , e che gli eroi Dimenticati il suol quasi dischiude A ricercar s ' a questa età si tarda Anco ti giovi , o patria , esser codarda . Di ...
... mano alla virtude Rugginosa dell ' itala natura Veggiam che tanto e tale > È il clamor de ' sepolti , e che gli eroi Dimenticati il suol quasi dischiude A ricercar s ' a questa età si tarda Anco ti giovi , o patria , esser codarda . Di ...
Sayfa 31
... chieggo a voi . La santa a voi s'inchina . Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano ? attenuata e franta Da voi nostra natura ? e le assonnate 3 Menti , e le voglie indegne , E di nervi NELLE NOZZE DELLA SOR. PAOL. ...
... chieggo a voi . La santa a voi s'inchina . Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano ? attenuata e franta Da voi nostra natura ? e le assonnate 3 Menti , e le voglie indegne , E di nervi NELLE NOZZE DELLA SOR. PAOL. ...
Sayfa 48
... mano Dell ' altrice natura ; onde la viva Fiamma n'increbbe , e detestato il parto Fu del grembo materno e violento Emerse il disperato Erebo in terra . " Tu primo il giorno , e le purpuree faci Delle rotanti sfere , e la novella Prole ...
... mano Dell ' altrice natura ; onde la viva Fiamma n'increbbe , e detestato il parto Fu del grembo materno e violento Emerse il disperato Erebo in terra . " Tu primo il giorno , e le purpuree faci Delle rotanti sfere , e la novella Prole ...
Sayfa 49
... mano al curvo aratro , e vili Fur gli agresti sudori ; ozio le soglie Scellerate occupò ; ne ' corpi inerti Domo il vigor natio , languide , ignave Giacquer le menti ; e servitù le imbelli Umane vite , ultimo danno , accolse . E tu dall ...
... mano al curvo aratro , e vili Fur gli agresti sudori ; ozio le soglie Scellerate occupò ; ne ' corpi inerti Domo il vigor natio , languide , ignave Giacquer le menti ; e servitù le imbelli Umane vite , ultimo danno , accolse . E tu dall ...
Sayfa 57
... mano e sospirai . Poscia traendo i tremuli ginocchi Stupidamente per la muta stanza , Ch ' altro sarà , dicea , che il cor mi tocchi ? Amarissima allor la ricordanza Locommisi nel petto e mi serrava Ad ogni voce il core a ogni sembianza ...
... mano e sospirai . Poscia traendo i tremuli ginocchi Stupidamente per la muta stanza , Ch ' altro sarà , dicea , che il cor mi tocchi ? Amarissima allor la ricordanza Locommisi nel petto e mi serrava Ad ogni voce il core a ogni sembianza ...
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Sayfa 63 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 99 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 106 - O Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar ? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia?
Sayfa 9 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 108 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 64 - Or dov'è il suono Di que' popoli antichi? or dov'è il grido De' nostri avi famosi, e il grande impero Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio Che n'andò per la terra e l'oceano?
Sayfa 113 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 81 - O ne' campi ove splenda Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara? Viva mirarti...
Sayfa 105 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto, ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto. Chi rimembrar vi può senza sospiri, O primo entrar di giovinezza, o giorni Vezzosi, inenarrabili, allor quando Al rapito...
Sayfa 8 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è