Opere di Giacomo Leopardi. ...S. Starita, 1835 |
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Sayfa 38
... la sonnolenta aura percote . Stolta virtù , le cave nebbie , i campi Dell ' inquiete larve Son le tue scole e ti si volge a tergo Il pentimento . A voi , marmorei numi , ( Se numi avete in Flegetonte albergo O su le 38.
... la sonnolenta aura percote . Stolta virtù , le cave nebbie , i campi Dell ' inquiete larve Son le tue scole e ti si volge a tergo Il pentimento . A voi , marmorei numi , ( Se numi avete in Flegetonte albergo O su le 38.
Sayfa 65
... volge l ' anno " 2 sovra questo colle Venia pieno d ' angoscia a rimirarti : E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai , che tutta la rischiari . Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio , alle mie luci Il tuo ...
... volge l ' anno " 2 sovra questo colle Venia pieno d ' angoscia a rimirarti : E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai , che tutta la rischiari . Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio , alle mie luci Il tuo ...
Sayfa 121
... Volge gli occhi bramoso il pellegrino ; Tal io dal secco ed aspro Mondano conversar vogliosamente , Quasi in lieto giardino , a te ritorno E ristora i miei sensi il tuo soggiorno . Quasi incredibil parmi Che la vita infelice e il mondo ...
... Volge gli occhi bramoso il pellegrino ; Tal io dal secco ed aspro Mondano conversar vogliosamente , Quasi in lieto giardino , a te ritorno E ristora i miei sensi il tuo soggiorno . Quasi incredibil parmi Che la vita infelice e il mondo ...
Sayfa 155
... volge ! E che sicuro Filosofar , che sapienza 9 o Gino , In più sublimi ancora e più riposti Subbietti insegna ai secoli futuri Il mio secolo e tuo ! Con che costanza Quel che ier deridea , prosteso adora Oggi , e domani abbatterà , per ...
... volge ! E che sicuro Filosofar , che sapienza 9 o Gino , In più sublimi ancora e più riposti Subbietti insegna ai secoli futuri Il mio secolo e tuo ! Con che costanza Quel che ier deridea , prosteso adora Oggi , e domani abbatterà , per ...
Sayfa 44
... volge gli oc- chi come alla sua maggiore speranza . Finalmente perch ' io vedeva che molti si erano vantati di vo- lersi fare immortali , cioè non morire interi , per- chè una buona parte di se non ti sarebbe capitata sotto le mani , io ...
... volge gli oc- chi come alla sua maggiore speranza . Finalmente perch ' io vedeva che molti si erano vantati di vo- lersi fare immortali , cioè non morire interi , per- chè una buona parte di se non ti sarebbe capitata sotto le mani , io ...
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Sayfa 63 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 99 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 106 - O Nerina! e di te forse non odo Questi luoghi parlar ? caduta forse Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita, Che qui sola di te la ricordanza Trovo, dolcezza mia?
Sayfa 9 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 108 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 64 - Or dov'è il suono Di que' popoli antichi? or dov'è il grido De' nostri avi famosi, e il grande impero Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio Che n'andò per la terra e l'oceano?
Sayfa 113 - Forse s'avess'io l'ale Da volar su le nubi, E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo, Più felice sarei, dolce mia greggia, Più felice sarei, candida luna.
Sayfa 81 - O ne' campi ove splenda Più vago il giorno e di natura il riso; Forse tu l'innocente Secol beasti che dall'oro ha nome, Or leve intra la gente Anima voli? o te la sorte avara Ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara? Viva mirarti...
Sayfa 105 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto, ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto. Chi rimembrar vi può senza sospiri, O primo entrar di giovinezza, o giorni Vezzosi, inenarrabili, allor quando Al rapito...
Sayfa 8 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è