Poesie di mille autori intorno a Dante Alighieri, 14. cilt

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Forzani, 1908

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Sayfa 370 - ei Dottor Magni Son derelitti, la mala condotta Vedi che sdegna gli argomenti umani, Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia E dopo il pasto ha più fame che pria.
Sayfa 285 - m'ha fatto per molt'anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò '1 cappello.
Sayfa 371 - e d'argento, E chi rubare, e chi civil negozio, Chi nel diletto della carne involto E chi regnar per forza e per sofismi; Oltracotata schiatta che s* indraca Dietro a chi fugge, ed a chi mostra il dente O ver la borsa come agnel si placa,
Sayfa 36 - Vita Nuova ». Apparve a me una mirabile visione, nella quale io vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta in fino a tanto che io non potessi più degnamente
Sayfa 285 - ov' io dormii agnello Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò '1 cappello.
Sayfa 290 - e quella ponta SI, eh' a Fiorenza fa scoppiar la pancia. Quindi non terra, ma peccato ed onta Guadagnerà, per sé tanto più grave Quanto più lieve simil danno conta. Questo principe fu per dileggio chiamato
Sayfa 371 - Come persona che per forza è desta Venni quaggiù dal mio beato scanno Nel dritto mezzo del campo maligno. Io era già disposto tutto quanto A risguardar nello scoverto fondo... Ecco la fiera con la coda aguzza Che passa i monti, e rompe mura ed armi; La faccia sua era faccia d'uom giusto Tanto benigna avea di fuor la pelle, E d' un serpente tutto 1
Sayfa 371 - Ahi Costantin, di quanto mal fu matre Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre?
Sayfa 374 - immagine di froda, Falsità, ladroneccio e simonia, Ruffian, baratti, e simile lordura Caccerà tutti come porci in brago; E Vaticano e 1' altre parti elette Di Roma, che son state cimitero Alla milizia che Pietro seguette Tosto libere
Sayfa 302 - Mi vien per gli occhi una dolcezza al core « Che intender non la può chi non la prova. » Quel che in me desti, o amata, esprimer godo Con la favella d'Alighier; sol esso Ragionar osi del suo dolce affetto: Par che si muova ancor da le sue rime « Uno spirto soave e pien d'amore « Che va dicendo all'anima: sospira.