La Rivista europea, 2. cilt;3. cilt,2. bölümTip. editrice dell'Associazione, 1872 |
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Sayfa 518 - E il premio sperato, promesso a quei forti sarebbe, o delusi, rivolger" le sorti, d'un volgo straniero por fine al dolor? Tornate alle vostre superbe mine, all'opere imbelli" dell'arse officine, ai solchi bagnati di servo sudor. Il forte si mesce col vinto nemico; col novo signore" rimane l'antico; l'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
Sayfa 522 - Salve, o divino, a cui largì Natura Il cor di Dante, e del suo Duca il canto! Questo fia 'l grido dell'età futura: Ma l'età che fu tua, tei dice in pianto.
Sayfa 533 - ... compatita opinione, che la lingua italiana è in Firenze, come la lingua latina era in Roma, come la francese è in Parigi; non perché quella fosse, né questa sia ristretta a una sola città: tutt'altro; e quali lingue furono mai più diffuse di queste? ma perché...
Sayfa 533 - E con questo le ho implicitamente confessato ch'io sono in quella scomunicata, derisa, compatita opinione, che la lingua italiana è in Firenze, come la lingua latina era in Roma, come la francese è in Parigi...
Sayfa 504 - e meditar: di poco esser contento: da la meta mai non torcer gli occhi, conservar la mano pura e la mente: de le umane cose 210 tanto sperimentar, quanto ti basti per non curarle: non ti far mai servo: non far tregua coi vili: il santo Vero mai non tradir: né proferir mai verbo, che plauda al vizio, o la virtù derida.
Sayfa 515 - L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir. - Chi son essi? Alle belle contrade Qual ne venne straniero a far guerra "? Qual è quei che ha giurato la terra Dove nacque far salva, o morir"?
Sayfa 533 - Ventun'anno fa, tra vari pareri (non erano allora, né potevano esser altro) intorno all'assetto politico che convenisse meglio all'Italia, ce n'era uno che moltissimi chiamavano utopia, e qualche volta, per condescendenza. una bella utopia. Sia lecito sperare che l'unità della lingua in Italia possa essere un'utopia come è stata quella dell'unità d'Italia.
Sayfa 556 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Sayfa 157 - ... quel viso, ed io non conosco cosa che più di questa sia capace di elevarci l'anima, di trasportarci in un altro mondo, di darci un'idea d'angeli, di paradiso, di divinità, di felicità. Tutto questo, ripeto, senza innamorarci, cioè senza muoverci desiderio di posseder quell'oggetto. La stessa divinità che noi vi scorgiamo, ce ne rende in certo modo alieni, ce lo fa riguardar come di una sfera diversa e superiore alla nostra, a cui non possiamo aspirare.
Sayfa 157 - ... purissimo, intatto freschissimo di gioventù, quella speranza vergine, incolume che gli si legge nel viso e negli atti; o che voi nel guardarla concepite in lei e per lei ; quell'aria d'innocenza, d'ignoranza completa del male, delle sventure, de...