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Barattieri, ippocriti, eresia,
Ladroni e frodolenti consiglieri,
Commettitor di scismatica via,

Con quei che fanno scandol volentieri,
Falsator d'ogni cosa in fare, in dire,
Figurandoli a modi aspri e leggieri.
Nel nono quella frode fa seguire

Che rompe fede, ed in quattro 'l diparte:
La prima chiama Caina tradire;
Quei che la patria tradiscono o parte
Nel secondo gli mette, in Antinora,
E nel terzo cbi serve e fa tal arte,
Chiamando Tolomea cotal dimora;

El quarto chi con Giuda sè riceve
Ciascan che trade chi 'l serva ed onora.
E quello è 'l fondo d'ogni vizio greve,
Da lui chiamato inferno e figurato;
E qui fo punto per parlar più breve.
Nella seconda parte fa beato,
Purgando per salire infino al sito,
Che fu al nostro antico poco a grato.

Ed ha in otto cerchj ancor sortito

Cotal salire in forma di un bel monte;
Ma fuor di loro in cinque è dipartito,
Perocchè cinque cose turba il ponte,
Ovver la scala, da ire a purgarsi;
Cioè diletto, violenza ed onte :

Onde convien di fuor dai sette starsi
Con questi in fine al termine lor posto
I negligenti officiali trovarsi.

Nel primo ci dimostra esser disposto

Prima a purgarsi sotto gravi pesi

Quel superbir che non si accende tosto.
E propriamente nel secondo alesi
L'invidiosi con giusta vendetta;
Nel terzo gl'iracondi fa palesi.

Nel quarto ristorar fa con gran fretta
L'amore del ben scemo; e dentro al quinto

Con gran sospiri gli avari saetta:

E l'appetito nostro ha si distinto
Quel che superbia dentro al sesto giro,
Che'l vero è quasi da tal forma vinto.
Nell'infiammato e settimo martiro
Ermafroditi, Sodoma e Gomorra,
Cantar dimostra il lor aspro desiro.
E poi di sopra, per altri v'incorra,
Della felicità dimostra i segni

A chi la sua scrittura non abborra.
Ma ora per seguire i suoi contegni
Dir mi convien dell'opera divina,
E voi assottigliate i vostri ingegni.
La terza parte con alta dottrina

In nove parti figurando preude,
Simile al ben che di nove declina.

La prima con quella virtù risplende,
Che con freddezza d'animo eccellenza
Che carità di spirito s'intende;

E la seconda celestial semenza

Al governo del mondo cura e guarda,
Secondo il senso della sua sentenza.
La terza par che 'n foco d'amore arda,
E la quarta risplende in tanta luce,
Che sapienza a suo rispetto è tarda.
La quinta, con feroce ardire adduce
Tanta virtù e forza corporale,
Che sofa il militar prende per Duce
Ogni grandezza ed animo reale.

La sesta par che tal piacere imprenti
La mente dove sua vertute cale:

E la settima par che se contenti
A caritate e sacerdotal manto,

E ciò dimostran ben li suoi argomenti.

D'ogni virtù e d'ogni abito santo

L'ottava d'ogni ben fa esser madre, Per le virtù ch'ella ha in sè cotanto. La nona in sè conchiude come padre, Mobile più che alcun moto celeste, E questa inchiude sincere e leggiadre.

Poscia di sopra a tutte quante queste
Vede l'essenza del primo fattore
Che l'universa macchina riveste.
In lei discerne del nostro colore,

Per dimostrar che sola nostra vista
Sensibil può vedere il suo amore.
Però vedete omai quanto s'acquista
Studiando l'alta fantasia profonda,
Della qual Dante fu verace Artista.
Vedete ben come il suo don s'infonda

Nel bene universal per nostro esemplo,
Acciò che in noi il mal voler confonda.
Mettete l'affezione a tal contemplo,

Non vi smarrite per lo mal cammino
Che ci discioglie dell'eterno Templo;
Nel quale ei fu smarrito peregrino
Finchè dal Ciel non gli fu dato aita,
La qual gli venne per voler divino

Nel mezzo del cammin di nostra vita (*).

(*) Si questo Capitolo che l'antecedente furono, come altrove si disse (fac. 182.), comunicati in iscritto all' E. R. dal sig. Guglielmo Manzi Bibliotecario della Barberina, donde gli ha tratti. Il medesimo R. E., dichiarando che quelli che si trovano a stampa sono molto piùambigui di questi da lui pubblicati, confessa però che in varj luoghi, ed in ispecie il secondo Capitolo, presentano ancora dei passi oscuri ed affatto inestricabili. E noi soscriviamo pienamente a questo giudizio; anzi, trovandoli oscurissimi e cosa di assai poca importanza, protestiamo di non averli qui riprodotti se non per soddisfare alla data promessa di ristampare tutto ciò che si riscontra nel quarto volume della romana edizione. Gli Editori.

LA VISIONE

DEL MONAGO ALBERIGO

RISCONTRATA

COI LUOGHI DI DANTE

CHE LE SI AVVICINANO

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