La Divina Commedia, 2. ciltVedova Amula, 1830 |
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Sayfa 4
... che le mie forze possano , quella emendare ; percioc- chè , quantunque picciol sia , pur di quella città son cit- tadino , et agli onori di essa mi conosco in solido obbliga- to . Quello dunque che la nostra città doveva verso il suo ...
... che le mie forze possano , quella emendare ; percioc- chè , quantunque picciol sia , pur di quella città son cit- tadino , et agli onori di essa mi conosco in solido obbliga- to . Quello dunque che la nostra città doveva verso il suo ...
Sayfa 12
... che , esami- nati gli pensieri del marito , lui di piacevolissima conside- razione a noiosa turbazione avrà recato . Che dirò dell'odio che portano a ' libri , qualora alcuno veggonne aprire ? chè delle notturne vigilie , non solamente ...
... che , esami- nati gli pensieri del marito , lui di piacevolissima conside- razione a noiosa turbazione avrà recato . Che dirò dell'odio che portano a ' libri , qualora alcuno veggonne aprire ? chè delle notturne vigilie , non solamente ...
Sayfa 27
Dante Alighieri. e quello dei poeti gentili è molto diverso , perciò che quella nulla altra cosa nasconde che vera , ove questa as- sai erronee e contrarie alla cristiana religione ne descri- ve : nè è di ciò da maravigliarsi molto , perciò ...
Dante Alighieri. e quello dei poeti gentili è molto diverso , perciò che quella nulla altra cosa nasconde che vera , ove questa as- sai erronee e contrarie alla cristiana religione ne descri- ve : nè è di ciò da maravigliarsi molto , perciò ...
Sayfa 28
... che le gran cose poste con troppa chiarezza nel cospetto di ogni intelletto non venissero in vilipensio- ne , e che la verità , con fatica e perspicacità d'ingegno tratta di sotto le scrupolose ma ponderose parole ... chè , se 28 BOCCACCIO.
... che le gran cose poste con troppa chiarezza nel cospetto di ogni intelletto non venissero in vilipensio- ne , e che la verità , con fatica e perspicacità d'ingegno tratta di sotto le scrupolose ma ponderose parole ... chè , se 28 BOCCACCIO.
Sayfa 43
... che voli , estimo che penne aver debba ; e , non sappiendone alcuna fra questi nostri augelli più bella , nè così peregrina , considerata la nobiltà di loro , immagino che così la debbano aver fatta , e però non da queste le loro , ma ...
... che voli , estimo che penne aver debba ; e , non sappiendone alcuna fra questi nostri augelli più bella , nè così peregrina , considerata la nobiltà di loro , immagino che così la debbano aver fatta , e però non da queste le loro , ma ...
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Sayfa 395 - 1 mio autore; tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore. Vedi la bestia per cu...
Sayfa 514 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Sayfa 391 - Guardai in alto e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle.
Sayfa 166 - Ma ficca gli occhi a valle; che s'approccia La riviera del sangue, in la qual bolle Qual che per violenza in altrui noccia. 17 O cieca cupidigia, o ira folle, Che sì ci sproni nella vita corta, E nell'eterna poi sì mal e...
Sayfa 524 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 511 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Sayfa 400 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Sayfa 304 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Sayfa 527 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli angeli che tornavan suso in cielo, Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti : Osanna. E s'altro avesser detto a voi dire 'lo.
Sayfa 397 - Tal, ch' è più grave a chi più s'abbandona; Per che di provedenza è buon ch' io m'armi Sì che, se loco m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo Mondo senza fine amaro, E per lo Monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia Donna mi...