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LA CORREZIONE DELLA STAMPA È AFFIDATA ALLE CURE DI

GIUSEPPE PINELLI

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ITALIA ebbe da due parti incitamenti, e modelli alla formazione della sua. Poesia nazionale, dalla Sicilia, e dalla Francia. In queste due parti egli è mestieri di ravvisare l'influenza degli Arabi, la quale si specchia anche nella Poesia Italiana. La Poesia Provenzale poco dopo il suo nascere (circa il 1100 sotto Guglielmo VIII. Duca d'Aquitania) venne propagata nella Lombardia in molte corti, e case signorili. Il mistico SORDELLO (1280) era uno degli ultimi più accreditati Trovatori; alla fine del XIII secolo la lingua Provenzale preponderò decisivamente.

La Poesia Siciliana surse gloriosamente sotto il do minio dei Normanni (1129); la lingua Cortigiana si distingueva da quella del volgo, e gli Arabi protetti, e stimati dai Re, non poco influirono alla coltura della mente, e del gusto; canti erotici risonavano del medesimo contenuto, e metro, come quelli degli Arabi, e Provenzali. La lingua Cortigiana-Siciliana (cui DANTE lingua volgare appellava) e la Poesia si trasferì per il territorio di Benevento, nello Stato di Fiorenza, incontrando il linguaggio Provenzale, ma prevalse fra poco tempo, predominando l'ultimo idioma.

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