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Ma quel che più ci ferisce nella Vita Nuova, e ne fa meglio spiccare la moralità, quel che corregge e compensa la mollezza alquanto fiacca di questi amorosi sentimenti, si è il veder Beatrice diventare a poco a poco l'ideale del vero, del bello, del bene, servir di sprone al Poeta, sollevarlo ne' suoi deliquii, rattenerlo ne' tumultuosi suoi sdegni : « Quando ella apparia da parte alcuna....nullo nemico mi rimaneva; anzi mi giungea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a qualunque m' avesse offeso». Nobili sen si certo son questi; l'amore che serve di transazione, e, per così dire, d'inizio di carità? La carità nell' animo d'un Guelfo! Gli è un tratto, unico forse, cotesto, nella fiera storia delle Repubbliche Italiane; Romeo tutto dimentica per amor di Giulietta; Dante perdona per Beatrice: la differenza sta fra una passione e una virtù; la realtà la vince qui sopra la finzione.

Per rispetto alla storia letteraria, e astrazion fatta dall' importanza sua per la biografia medesima di Dante e per l'intelligenza del suo Poema, la Vita Nuova, come giustamente osserva il signor Delécluze, è una vera data, o éra che la vogliam chiamare.. Egli è il primo infatti di que' libri infermicci e consacrati all'analisi d'una debolezza, d'una inclinazione, d'una passione; gli è il primogenito di questa famiglia dei Verter, dei Renati, degli Obermauui, degli Adolfi, che saranno un prodotto particolare e veramente distintivo delle letterature moderne; di que' tipi vaghi, spasimati, perturbati, in cui generazioni intere si riconoscono, e quasi al tutto ignorati prima del cristianesimo; per quello che l'arte appo gli antichi, siccome osservava nou è guari il signor Filalete Chasles, recava innanzi tutto un'impronta di universalità grandiosa, in mezzo della quale andavano a cancellarsi i lineamenti individuali. Il carattere generale all'incontro dell'arte moderna si è la riabilitazione della personalità umana, donde tutti que' libri intimi, de'quali la Vita Nuova è l'antecedente diretto, per quanto essere il poteva in sulla fine del secolo decimoterzo; onde tutti que' libri, in cui l'umanità dispare innanzi all'uomo, in cui una sola anima è insieme l'attore e il teatro, in cui finalmente vediam l'io far mostra , pago di sè, in tutta quanta l'ampiezza del suo egoismo. Se non che per buona ventura la candida figura di Beatrice dona all'opera di Dante un'aria di disinteresse platonico, di amorosa devozione, che la riempie di poesía, e fa dimenticare l'ingenuo orgoglio del comentator di sè stesso

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Dalla lettura della Vita Nuova già si prevede quanta amarezza, quanta mestizia, quanta desolazione ha da esser nell'anima di Dante: che sarà poi quando le angosce dell'esilio verranno ad aggiungersi alle pene per la morte di Beatrice; quando il cittadino sia straziato nelle sue affezioni e nell' onore, com'è ora il Poeta nell'amor suo ?

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ELENCO DEI PRELIMINARI

Prefazione della primitiva edizione Fiorentina 1576. Pag.
del canonico Ant. M. Biscioni, Fir. 1723.

dell' edizione Milanese 1827. .

dell' ed. Pesarese 1829.

dell' ed. Fiorentina 1839..

dell' ed. Veneta 1840.

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AUTORI DIVERSI

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M

Villani Filippo. .

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XXVII

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XXVIII

XLV

XLIX

LI

LXV

LXVI

ivi

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LXVII

ivi

LXVIII

LXIX

ivi

LXX

ivi

LXXI

LXXII

LXXIII

ivi

LXXIX

ivi

LXXX

LXXXI

ivi

LXXXII

ivi

LXXXIII

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INDICE BIBLIOGRAFICO

DELLE STAMPE E DEI CODICI MMSS. CHE HANNO SERVITO PER LA PRESENTE EDIZIONE DELLA VITA NUOVA, COLLE INIZIALI O SEGNI CHE LI CONTRADDISTINGUONO NELLE NOTE SOTTOPOSTE AL TESTO, E COLLA INDICAZIONE DEGLI AUTORI DI ESSE.

S. I.

AB. II.

VITA

EDIZIONI DELLA VITA NUOVA.

ITA NUOVA DI DANTE ALLIGHIERI. Con XV Canzoni del medesimo, e la Vita di esso Dante scritta da Giovanni Boccaccio. In Firenze, nella stamperia di Bartolomeo Sermartelli, 1576 in-8..

Edizione prima di quest'opera. Il MS. che servi per essa era mancante di tutte le dichiarazioni e divisioni dall' Autore fatte dei componimenti poetici in essa compresi. Vedi IntroduzioNE S. IV, pag. IX; Alleg. A, pag. XXVI, e D, pag. XLIX, note 2 e 4; la nota 15 a pag 6, e l'Appendice al N.° III, pag. 99.

PROSE DI DANTE ALIghieri e di Messer GIO. BOC-
CACCI. Firenze, MDCCXXIII, per Gaetano Tartini e Santi
Franchi, in-4.°

In questa edizione citata, come la precedente, dagli Accademici della Crusca, si contiene di DANTE la Vita Nuova, il Convito, la Pistola all' Imperatore Arrigo di Luzimburgo, e la Pistola a M. Guido da Polenta signor di Ravenna; e del BOCCACCIO la Vita di Dante con altri minori scritti. Vedi INTRODUZIONE, S. IV, pag. IX; e Alleg. B, pag. XVIII. Fu essa edizione ripetuta, quanto alla Vita Nuova e alle citate prose Dantesche, nelle posteriori stampe di Venezia qui appresso:

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IX.

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LA VITA NUOVA E LE RIME DI DANTE ALIGHIERI, riscontrate coi migliori esemplari e rivedute da G. G. Heil. Chemnitz, appresso Carlo Maucke, 1810 in-8.°

•Conforme in tutto alle precedenti qui sopra citate II a VIII è questa ristampa, pochissimo nota, nè dai Bibliografi citata, e la sola che sia stata eseguíta fuori d'Italia in originale. Io la vidi all' Ambrosiana in Milano nel 1840. Dopo il frontispizio sono quattro pagine conteneuti un Avviso al Leggitore, segnate coi numeri romani: indi la Vita Nuova in pag. 82; le Rime da pag. 83 a 224; e le Annotazioni estratte da quelle del Biscioni e del Salvini, pag. 237 a 299. In fiue l'Errata a pag. 300.

EM. X.

XI.

EP. XII.

VITA NUOVA DI DANTE ALIGHIERI, ridotta a lezione migliore. Milano, dalla tipografia Pogliani, 1826 in-8.

Alle cure del march. G. G. Trivulzio e di Ant. Maria Maggi, che la corredarono di pregevoli note, è dovuta l' ediz. presente, non vendibile, tirata a soli 60 esemplari, uno dei quali è da me posseduto per cortesía del march. Giorgio Teodoro Trivulzio, degno figlio del primo. Vedi Introduzione S. V, pag. IX-X, e Alleg. C, pag. XLV.

VITA NUOVA DI DANTE ALIGHIERI, secondo la lezione di un Codice inedito del secolo XV. Pesaro, dalla tipografia Nobili, 1829 in 8.o, con piccolo ritratto di Dante inciso a medaglia nel frontispizio.

« Il conte Odoardo Machirelli presedette a questa elegante edizione pubblicata per occasione di nozze d' una sua figliuola, e venne anche assistita dal ch. Luigi Grisostomo Ferrucci. Vi sono Note impresse in carattere rosso, come stanno nel Codice. In questo medesimo anno e nella medesima Tipografia si fece una Seconda edizione, ma in caratteri tutti neri e senza dedicazione. In questa sono ai margini notate le Varianti che non istanno nella edizione prima; varianti però, per le quali si scorge che talvolta meno attendibile è il testo tolto dal Codice inedito, di quello delle precedenti edizioni ». B. GAMBA Serie de' Testi di Lingua ecc. Venezia MDCCCXXXIX, pag. 134, n.o. 416. LA STESSA, colle varianti dell' edizioni più accreditate. Luogo, stampa e data come sopra.

Vedi INTRODUZIONE S. V, pag. X., e Alleg. D, pag. XLIX.
Firenze, per Luigi Ciardetti, 1830 in-8..

XIII. LA STESSA.

PF. XIV.

XV.

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Nel volume I delle Opere Minori di DANTE pubblicate dopo i tre
della Divina Commedia, giusta l'ediz. Padovana della Minerva 1822.
Vi fu seguíta la lezione della stampa Pesaresė n.o XII, senza però le
Varianti. Vedi INTRODUZIONE S. V, pag. X.

LA VITA NUOVA DI DANTE ALIGHIERI, a corretta lezione
ridotta e con illustrazioni dichiarata da P. I. Fraticelli ecc.
Firenze, dalla tip. di Leop. Allegrini e Gio. Mazzoni nella
Badia Fiorentina, 1839 in-18.°

Vedi INTRODUZIONE S. VI, pag. XII, nota 6; e Alleg. E, pag. LI.
VITA NUOVA DI DANTE ALIGHIERI. Venezia, co' tipi del
Gondoliere, MDCCCXL, in-16.°

Vedi INTRODUZIONE S. V, pag. X, nota 4; e Alleg. F, pag. LV. XVI. LA STESSA, a corretta lezione ridotta mediante il riscontro di Codici inediti, e con illustrazioni e note di diversi ecc. Livorno, coi tipi di Paolo Vannini, M. DCCC. XLIII, in-8.o È la presente nostra, che riassume in sè le note illustrative di tutte l'edizioni da cui fu preceduta, con altre annotazioni di nuovo aggiunte dall' Editore.

CIV

RA.

Cod. B. 1.
F. 2.

Cod. M. 3.

INDICE BIBLIOGRAFICO

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Sonetti e Canzoni di diversi antichi Autori Toscani in dieci Libri raccolte ecc. In fine: Impresso in Firenze per gli Eredi di Filippo Giunta, nell'anno del Signore M. D. XXVII. a di VI del mese di Luglio in-8.°

Cod. C. 4.
Ovv. CC.

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Li primi quattro libri contengono le Rime di DANTE, e il primo di essi le Poesie comprese nella Vita Nuova. Questa pregiata e rara edizione, dagli Accademici registrata fra' Testi di Lingua, si cita da noi per le varianti dell'accennato Libro I ; nè abbiamo trascurato le ristampe posteriori, cioè del 1532 (Venezia in-8.o), del 1727 ( Firenze in-12.°), del 1731 (Venezia in-8.°), del 1823 (Mantova in-16.2), del 1828 ( Milano in-24.°), del 1834 (Firenze in-18.°), e del 1842 (Parma in-16.o ).

CODICI.

Varianti di due Codici Trivulziani, cosi segnati, che hanno servito per l'edizione della V. N. n.o X.

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« Il primo è cartaceo, in foglio piccolo, del secolo XV. Contiene, oltre la Vita Nuova di DANTE, molte sue Cauzoni e Sonetti, molte Rime del Petrarca e d'altri scrittori antichi. Quasi al fine del libro, cioè prima d'una Canzoue d' Incerto, che comincia: Amanti donne, che seguite Amore leggesi: Liber iste completus fuit anno Domini currente MCCCCXV die vigesimo quinto Maij in Trevizio per me N. B. de Crema. - Benchè questo Codice sia scritto molto scorrettamente, egli è preziosissimo, e da tenersi in gran conto, tanto per le eccellenti varie lezioni che somministra, quanto per le molte poesie inedite che contiene ».

« Il secondo, pure cartaceo, del secolo XV, in-4.o, contiene la Vita Nuova, altre poesie di DANTE, di Cino da Pistoja, di Guido Cavalcanti, di M. A. da Ferrara, un Sonetto di Bosone da Gubbio, e un altro di Manuel Giudeo ».

La notizia di questi due codici è tratta dalla surriferita stampa Milanese N.° X.

Il Codice di casa Martelli di Firenze, appositamente riscontrato per la Vita Nuova di questa edizione dal ch. sig. ab. Giuseppe Manuzzi. Vedine la descrizione premessa alla Tavola VI posta nell' Appendice a pag. 146.

MS. pregevolissimo della Biblioteca Corsini di Roma, segnato col N.° 1085, del secolo XV, riscontrato dall' egr. sig. Francesco Cerroti Romano, ajuto in quella. Da lui ci fu ceduta gentilmente una copia dello spoglio già fattone con molla accuratezza sino dal 1836 a fronte della stämpa Sermartelli N.o I. Vedi l' INTRODUZIONE §. XII, pag. XXI. Oltre al precitato Codice, un altro parimenti del secolo XV ci fu dato di poterne esaminare nella Vaticana, divisione Capponi, registrato al N.o 262, e corremmo tosto coll'occhio al principio del §. II, ove l'Autore parla del nome di Beatrice, per vedere se qualche variante occorresse in quel passo; ma ivi pure, tranne ch'è scritto Biatrice,

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