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Dante e del solo Dante, fino al punto di falsificare il racconto storico?« Dunque, s' egli è forse un eccedere, il dir col « Boccaccio, che nulla s' intraprendeva nella repubblica senza << l'assentimento del poeta; e s'è certamente assurdo il fargli « sostenere .xiv. ambascerie... ; non isbaglierà mai chi creda, <«< col più autorevole storico di quel tempo, che Dante fu im«piegato nella Repubblica assai; e chi gli presti intera fede, « quando asserisce, che, all'arrivo di Carlo di Valois in Fi<< renze: il detto Dante era de' maggiori governatori della « città; poichè le parole di quello storico (testimone oculare «< di quanto potè farsi dal divino) significano al di là del bi« sogno ». Testimone oculare? Da che risulta? Che pruova, che il Villani fosse allora permanentemente in Firenze e pensasse alla politica? Andava e veniva. E perchè, se Dante avesse avuta parte importante, non l'avrebbe narrata, contentandosi solo d'una frase generale ed evidentemente inesatta?1 Gli uffici esercitati dall'Allaghieri nel M.CCC.I, furono molto umili, a quanto pare. Sappiamo ch'egli fu membro de' Consigli. Ed ecco quelle Consulte dell'anno predetto, che sono sopravvanzate e nelle quali ne ricorre il nome. Duolmi non poter pubblicare anche le Provvisioni, corrispondenti a queste Consulte, mancan tutte quante nel ralativo registro, dove sono anche non poche altre lacune.

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2

I

Die xiijo mensis aprelis [M.CCC.I]

3

In Consilio Capitudinum xijeim Maiorum Artium et aliorum

1 Fa ridere il dottor Arrigo Leo, tedesco, che trova Dante culminare dappertutto: nell'amministrazione come priore, nelle pugne in prima fila, negli affari pubblici come ambasciatore ad una corte regia! Andate a proseguir la lettura d'uno storico, così destituito di critica e di naso da credersi tali frottole, non confortate da un documento, da un testimonio sincrono!

2 E non già, come porta il Fraticelli: Die xiiij Aprilis 1301.

3 E non già, come reca il Fraticelli: Majorum.

IMBRIANI, Studi Danteschi.

9

3

Sapientum proposuit dominus Capitaneus,' presentibus Prioribus et Vexillifero, quomodo electio futurorum Priorum fieri debeat pro Communi. Presentibus testibus dominis Baroncio domini Tebaldi et Corrado Iacobi militibus domini Capitanei et Tura del Grillo precone eiusdem domini Capitanei et populi Florentini et aliis *

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6

Ser Bindus ser Guicciardi notarius consuluit, quod Capitudines et Sapientes cuiuslibet sextus simul congregati nominent quatuor in quolibet sextu; et postea fiat scruptinium secundum morem solitum.

1

<<< Dominus Gualfreduccius sive Dominus Offreduccius Domini « Iohannis Baglionis sive Domini Baglionis de Perusio, Miles, Capitaneus, << etc. pro sex mensibus initiatis primo Nov. M.CCC Ind. XIV ». — In quel tempo era Podestà: << Dominus Bisaccione quondam Domini Ormanni << de Apignano de Osimo pro sex mensibus initiatis Kal Ianuarii M.CCC ». stile fiorentino, cioè M.CCC.I « Ind. XIV. Offitium exercuit Dominus << Brandalisius eius filius per tot. die .xii. Ianuarii predicti propter moram << eius patris >>.

23 E non già, come piace al Fraticelli: praesentibus.

4 Il Fraticelli ommette quanto pongo fra due asterischi.

5 Di questo messer Baroncio di Messer Tebaldo non ho notizie altronde. Suo padre dev'essere quel messer Tebaldo del fu messer Tebaldo de Glanzolo testimone in un atto del M.CC.LIII fra' conti di Mutigliana e que' di Romena [sottoscritto pure da Vincio Boninsegna et Gozello fratribus filiis q. Tebaldi de Glanzolo]. Nel M.CC.LV, se Ghianzuolo e Chiavizuolo sono una cosa, era teste di una vendita di terre, fatta da' Conti Guidi al Comune. Nel M.CC.LVIII, era tra' Rebelles et exbanniti Communis Florentie, de' quali, il .ij. Ottobre, in Siena, nella chiesa di San Cristoforo, gli ambasciadori fiorentini Dominus Albizus Trincavelli et Dominus Iacobus Gherardi, chiesero che a Senensibus non retinerentur. Nel M.CC.LXVIII, il troviamo nella lista de' Ghibellini confinati nel sesto di Porsampiero, qui debent morari ad confines extra Civitatem in Comitatu. [Messer Guido, giudice, figliuolo di Messer Tebaldo de Glanzolo fa da testimone nello istrumento dotale della Contessa Margherita, figliuola de Conte Guido di Mutigliano, che nel M.CC.LVI sposo Bonifazio da Susinana. Messer Bettino da Ghianzuolo, nel M.CCC.XVII Ind. .xiiij., il ‚iij. Maggio, è testimone d'una quietanza, fatta dal Comune di Firenze a' Reali di Napoli].

6 Era già in uffizio nel M.CC.XCVI (come da' documenti nel mio studio: Quando nacque Dante?) V'era tuttora nel M.CCC.II (Delizie degli Eruditi Toscani, X., 90).

Guido Ubaldini de Signa' consuluit quod Capitudines cuiuslibet Artis nominent duo in quolibet Sextu.

3

Dante Alagherij' consuluit secundum dictum primi Sapientis Facto partito ad sedendum et levandum placuit quasi omnibus secundum dictum primi Sapientis

***

Eadem die xiiij Aprelis et testibus"

In Consilio Capitudinum xijeim Maiorum Artium et duorum Sapientum pro sextu, proposuit dominus Capitaneus, quomodo eligantur sex boni viri in Sextu Burgi, qui vadant ad scruptinium pro electione Vexilliferi.

Dante Alagherij consuluit, quod Capitudines et Sapientes cuiuslibet Sextus nominent unum in dicto Sextu.

Facto partito ad sedendum et levandum, placuit omnibus secundum dictum dicti Sapientis.

»

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1 E non da Empoli, come scrisse il Padre Ildefonso, che errò anche nell'assegnare al M.CCC. questa Consulta; «Tra le Consulte se«grete sciolte » egli scrive - «< che sono nelle Riformagioni dall'anno << M.CC.LXXXIV al M.CCC.X, sotto l'anno M.CC.XCVII si vede Dante Alighieri arringare in Consiglio, insieme con Ardingo de' Medici, Lapo « Tramontani e Cambio Aldobrandini. E di nuovo comparisce in tale uf«ficio l'anno M.CCC. insieme con Guido Ubaldino da Empoli, in un gior« nale di Riforme e Consulte dell'anno M.CCC al M.CCC.III». Ardingo di Buonagiunta de' Medici, del sesto di Porta di Duomo, priore nel M.CC.XCI da mezz' Ottobre a mezzo Decembre, Gonfaloniere di Giustizia ne' bimestri da mezzo Febbrajo a mezz' Aprile M.CC.LCVI e da mezz'Aprile a mezzo Giugno M.CCC.VII. Compreso nel M.CCC.XIII nella sentenza dello Imperatore Arrigo. Priore ne' bimestri da mezzo Decembre M.CCC.XIII a mezzo Febbrajo M.CCC.XIV e da mezz' Aprile a mezzo Giugno M.CCC.XVI. Il suo nome venne rifatto in famiglia in Ardingo de' Medici, che fu tra' feditori a Montecatini ed Altopascio. - Lapo di Gianni Tramontani, priore da mezzo Dicembre M.CC.LXXXIX a mezzo Gennajo M.CC.XC. Cambio Aldobrandini (di Bellincione), Gonfaloniere di Giustizia da mezzo Decembre M.CC.XCV a mezzo Febbrajo M.CC.XCVI per lo sesto di Borgo, Priore da mezzo Febbrajo a mezzo Aprile M.CCC.I.

ora.

-

2 Credo non fosse li come delle Capitudini, anzi come Savio.

3 Appoggiò la proposta di Ser Bindo di Ser Guicciardo, come diremmo

4 Il Fraticelli preterisce et testibus.

5 E non già, come garba al Fraticelli: Concilio.

6 E non già, come giova al Fraticelli: Majorum.

7 E non già come accomoda al Fraticelli: cujuslibet.

II

Die xviiij mensis iunii 1

2

5

In Consilio Centum virorum, generali, speciali et Capitudinum xijcim 3 maiorum Artium proposuit dominus Capitaneus infrascripta, presentibus Prioribus et Vexillifero.

6

Primo de servitio domini Pape faciendo de centum militibus secundum formam licterarum domini Mathei Cardinalis.

8

Item super commissione facta in dominos Priores et Vexilliferum per Commune de Colle acceptanda

10

Ser Rogerius Ughonis Albiczi notarius' consuluit quod dictum servitium fiat domino Pape secundum formam propositam. Item, quod dicta commisio facta per Commune de Colle in dominos Priores et Vexilliferum acceptetur per eos.

Dante Alagherij consuluit, quod de servitio faciendo domino

1 Al Fraticelli piace leggere junii, ma allora l'i lungo, ossia la je, usava solo in fine de' vocaboli.

2 Al Fraticelli garba sostituir con un et questa virgola, che trasporta dopo speciali.

3 Al Fraticelli accomoda scriver: xij.

4 Il Fraticelli perfidia nello scriver: majorum.

5

--

<«< Dominus Actus Domini Ugonis da Corrinalto Miles, Capitaneus << etc, pro semestre incepto primo Maii M.CCC.I. Ind. XIV. » —

6 Il Fraticelli muta e pone: domino Papae.

7 Il Fraticelli cassa un c e mette: literarum.

8 Il Cardinale d'Acquasparta. Non ho potuto ritrovar queste lettere. 9 Il Fraticelli legge Albitzi, erroneamente. Ser Rogerius filius Ugonis Albizzi notarius roga l'istrumento di ratifica del Consiglio fiorentino della pace tra' Comuni di Firenze Pisa; ratifica, fatta in Santa Reparata in magno generali et speciali consilio anno M.CC.LVI die lune sesto exeunte Septembri Indict .xv. Roga similmente un altra pace tra fiorentini e pisani Anno M.CC.LXX. Indictione .xij. die .ij. Maij apud Pistorium in Ecclesia Sancti Bartolomei; non chè un compromesso nel Papa Innocenzio V da' Sindaci di parecchi comuni di Toscana nel M.CC.LXXVI de omnibus eorum controversiis. Era de' Consigli ed arringò, il .xxj. Giugno M.CC.LXXXIX.

10 Pape e non Papae, come pone il Fraticelli; chè allora i dittonghi non usavano. E così sempre corregge il Fraticelli, male.

Pape nichil fiat. In alia propositione consuluit secundum dictum primi Sapientis.

3

Dominus Guidoctus de Canigianis iudex consuluit secundum dictum primi Sapientis.

Dominus Albiczus Corbinelli iudex consuluit, quod de servitio faciendo domino Pape suspendatur ad presens

6

2

Presentibus testibus domino Gentile domini Gualteronis de Firmo iudice et collaterali assessore predicti domini Capitanei et Albiczo Redde precone domini Capitanei et populi Florentini et aliis.

7

Facto partito ad sedendum et levandum placuit omnibus secundum dictum primi Sapientis super facto de Colle.

Dicta die acceptata fuit dicta commissio per officium

Eadem die et testibus

***

In Consilio Centum virorum proposuit dominus Capitaneus infrascripta, presentibus Prioribus et Vexillifero.

1 Pape nihil e non Papae mihil, come emenda ad arbitrio il Fraticelli. 2 Dictum e non dicti come scrive, non so perchè, il Fraticelli.

3 Guidotto de' Canigiani era anche de'Consigli ed arringò, ch' io sappia, il.xij. Luglio M.CC.LXXXIX, sendo all'ordine del giorno Prestantiae indictio pro exercitu contra Arretinos; ed il .xxij. Marzo seguente fu sindaco del Comune a Nino Visconti di Gallura.

4 Messer Albizzo Corbinelli, giudice, del sesto d'Oltrarno; era de' Consigli ed arringò nel M.CC.LXXXII. Priore da mezzo Giugno e mezz' Agosto M.CC. LXXXVI. Consigliere, arringò il .xxx. Luglio M.CC.LXXXIX. II troviamo degli Officiales super cavallatas nel M.CC.XCI. Priore, col famigerato Gianni della Bella, sendo primo Gonfaloniere di Giustizia Baldo de' Ruffoli, da mezzo Febbrajo e mezz' Aprile M.CC.XCII. Eletto ambasciadore alla Santità di Bonifazio VIII con molti altri, fra' quali Messer Baldo d'Aguglione (il Villan d'Aguglion) il .x. Settembre M.CC.XCIX. Testimone d'un pagamento fatto dal Comune a Carlo, Re di Gerusalemme, li xxj. Aprile M.CCC. o M.CCC.I. Priore da mezzo Febbrajo a mezz' Aprile M.CCC.IV. Ambasciadore a Siena nel M.CCCXI. e nel M.CCC.XII. Compreso nella sentenza dello Imperadore Arrigo con l'epiteto di sedicente giudice.

5 Il Fraticelli ommette la parola testibus.

6 Il Fraticelli scrive: assessori.

7 Il Fraticelli stampa: Albitzo.

8 Il Fraticelli ommette: et testibus.

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