Crestomazia poeticaStamperia del Vagio, 1866 |
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Sayfa 12
... caro mio bene , Viva speranza , dolce vita mia : Deh guarda quel che a rivederti viene : Deh fagli udir la tua dolce armonia ; Da questo refrigerio a le sue pene : Se ' l tuo bel canto gli farai sentire , Allora allor contento è di ...
... caro mio bene , Viva speranza , dolce vita mia : Deh guarda quel che a rivederti viene : Deh fagli udir la tua dolce armonia ; Da questo refrigerio a le sue pene : Se ' l tuo bel canto gli farai sentire , Allora allor contento è di ...
Sayfa 15
... caro consorte , Che vivrai dopo me qualch'anno ancora Se vuoi che in pace ed in quiete io mora , ' Facciamo . 3 Pulluli , 2 Dilanii . 4 Ululi . ; Tempra tanto dolor sfrenato e forte . Il vederti attristar m ' è doppia morte : E , se pur ...
... caro consorte , Che vivrai dopo me qualch'anno ancora Se vuoi che in pace ed in quiete io mora , ' Facciamo . 3 Pulluli , 2 Dilanii . 4 Ululi . ; Tempra tanto dolor sfrenato e forte . Il vederti attristar m ' è doppia morte : E , se pur ...
Sayfa 16
... caro Jola mio , Tu sei più bello tra tutti i pastori ; E sol come tu fai , cantar desio ; Chè i sassi col cantar par che innamori . Poi mi ponesti una ghirlanda in testa , Che di ligustri e rose era contesta . Oimè , allor mi traesti il ...
... caro Jola mio , Tu sei più bello tra tutti i pastori ; E sol come tu fai , cantar desio ; Chè i sassi col cantar par che innamori . Poi mi ponesti una ghirlanda in testa , Che di ligustri e rose era contesta . Oimè , allor mi traesti il ...
Sayfa 17
... caro consorte , Che ti levò di braccio a iniqua morte . Iniqua a te ; chè quel tanto quieto , Giocondo , e , al tuo parer , felice tanto Stato , in travaglio e in pianto T'ha sottosopra ed in miseria volto : A me giusta e benigna ; se ...
... caro consorte , Che ti levò di braccio a iniqua morte . Iniqua a te ; chè quel tanto quieto , Giocondo , e , al tuo parer , felice tanto Stato , in travaglio e in pianto T'ha sottosopra ed in miseria volto : A me giusta e benigna ; se ...
Sayfa 18
... caro , Quanto esser suol più in bella donna raro . Questo più onor che scender da l'augusta Stirpe d'antichi Ottoni , stimar dêi ; Di ciò più illustre sei , Che d'esser de'sublimi , incliti e santi Filippi nata , ed Ami ed Amidei , Che ...
... caro , Quanto esser suol più in bella donna raro . Questo più onor che scender da l'augusta Stirpe d'antichi Ottoni , stimar dêi ; Di ciò più illustre sei , Che d'esser de'sublimi , incliti e santi Filippi nata , ed Ami ed Amidei , Che ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Sayfa 167 - E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane.
Sayfa 86 - M' annoj a ancor con te. Odi, s'io son sincero: Ancor mi sembri bella; Ma non mi sembri quella, Che paragon non ha. E (non t'offenda il vero) Nel tuo leggiadro aspetto Or vedo alcun difetto, Che mi parea beltà.
Sayfa 101 - Ed ecco il debil fianco per anni e per natura vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura: nè il sì lodato verso vile cocchio- ti appresta, che te salvi a traverso de' trivi dal furor de la tempesta.
Sayfa 14 - E l'ondeggianti biade a' lieti campi ; Tale la gloria e '1 colmo Fosti! del nostro coro. Ahi ! cruda morte ; e chi fia che ne scampi, Se con tue fiamme avvampi Le più elevate cime ? Chi vedrà mai nel mondo Pastor tanto giocondo, Che cantando fra noi...
Sayfa 233 - Re Travicello.» Tacete, tacete ; Lasciate il reame, O bestie che siete, A un Re di legname. Non tira a pelare, Vi lascia cantare, Non apre macello Un Re Travicello.
Sayfa 86 - Sento da' lacci suoi Sento che l'alma è sciolta; Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l'antico ardore E son tranquillo a segno Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Sayfa 174 - Da' marzii corpi uscire, E già domato ed utile Al domator servire. Per lui del pondo immemore, Mirabil cosa! in' alto Va la materia, e insolito Porta alle nubi assalto. Il gran prodigio immobili I riguardanti lassa, E di terrore un palpito In ogni cor trapassa. Tace la terra, e suonano Del ciel le vie deserte : Stan mille volti pallidi E mille bocche aperte. Sorge il diletto e l'estasi In mezzo allo spavento, E i piè mal fermi agognano Ir dietro al guardo attento.
Sayfa 67 - Su su dunque in questo sangue rinnoviam l'arterie, ei muscoli, e per chi s'invecchia e langue, prepariam vetri maiuscoli; ed in festa baldanzosa tra gli scherzi, e tra le risa lasciam pur, lasciam passare lui, che in numeri, e in misure si ravvolge, e si consuma, e quaggiù Tempo si chiama: e bevendo, e ribevendo, i pensier mandiamo in bando. Benedetto quel Claretto, che si spilla in Avignone: questo vasto bellicone io ne verso entro '1 mio petto; ma di quel che sì puretto si vendemmia in Artimino,...
Sayfa 101 - O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de' popoli si cova; E fingendo nova esca Al pubblico guadagno, ^ L'onda sommovi, e pèsca Insidioso nel turbato stagno.
Sayfa 52 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...