Crestomazia poeticaStamperia del Vagio, 1866 |
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Sayfa 14
... fuggir il calor del sole ardente : Come fa. IX . Canto funebre pastorale . Alma beata e bella , Che da ' legami sciolta Nuda salisti ne ' superni chiostri ; Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi schernendo i pensier ...
... fuggir il calor del sole ardente : Come fa. IX . Canto funebre pastorale . Alma beata e bella , Che da ' legami sciolta Nuda salisti ne ' superni chiostri ; Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi schernendo i pensier ...
Sayfa 16
Giacomo Leopardi. A fuggir il calor del sole ardente : Come fa un'ombra folta ne la strada ; Che che inviti a riposar sott'essa par I peregrini affaticati e stanchi . Se poi nel mezzo stagna un'acqua pigra , O corre mormorando un dolce ...
Giacomo Leopardi. A fuggir il calor del sole ardente : Come fa un'ombra folta ne la strada ; Che che inviti a riposar sott'essa par I peregrini affaticati e stanchi . Se poi nel mezzo stagna un'acqua pigra , O corre mormorando un dolce ...
Sayfa 22
... Fuggir piangendo per boschetti e prati L'antica compagnia , che in pari etade Già si sente chiamar consorte e madre : Ne i miseri figliuoi , pasciuti un tempo Pur largamente nel paterno ostello , E di quel sol che ne i suoi campi ...
... Fuggir piangendo per boschetti e prati L'antica compagnia , che in pari etade Già si sente chiamar consorte e madre : Ne i miseri figliuoi , pasciuti un tempo Pur largamente nel paterno ostello , E di quel sol che ne i suoi campi ...
Sayfa 24
... fuggir , al tornar sinistro e destro 2 , Come quasi il pensier sia pronto e leve . Poscia al fero sonar di trombe e d'arme Si svegli e ' nnalzi , e non ritruove 3 posa , Ma con mille segnai 4 s'acconci a guerra . Nol ritenga nel corso o ...
... fuggir , al tornar sinistro e destro 2 , Come quasi il pensier sia pronto e leve . Poscia al fero sonar di trombe e d'arme Si svegli e ' nnalzi , e non ritruove 3 posa , Ma con mille segnai 4 s'acconci a guerra . Nol ritenga nel corso o ...
Sayfa 28
... fuggir servitù , s'eran ristrette . ' Fu . Non era ambizion ne'petti loro ; Ma ' l mentir abborrian più che la morte ; Ne vi regnava ingorda fame d'oro . Se ' l Ciel v'ha dato più beata sorte ; Non sien quelle virtù , che tanto onoro ...
... fuggir servitù , s'eran ristrette . ' Fu . Non era ambizion ne'petti loro ; Ma ' l mentir abborrian più che la morte ; Ne vi regnava ingorda fame d'oro . Se ' l Ciel v'ha dato più beata sorte ; Non sien quelle virtù , che tanto onoro ...
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Sayfa 167 - E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane.
Sayfa 86 - M' annoj a ancor con te. Odi, s'io son sincero: Ancor mi sembri bella; Ma non mi sembri quella, Che paragon non ha. E (non t'offenda il vero) Nel tuo leggiadro aspetto Or vedo alcun difetto, Che mi parea beltà.
Sayfa 101 - Ed ecco il debil fianco per anni e per natura vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura: nè il sì lodato verso vile cocchio- ti appresta, che te salvi a traverso de' trivi dal furor de la tempesta.
Sayfa 14 - E l'ondeggianti biade a' lieti campi ; Tale la gloria e '1 colmo Fosti! del nostro coro. Ahi ! cruda morte ; e chi fia che ne scampi, Se con tue fiamme avvampi Le più elevate cime ? Chi vedrà mai nel mondo Pastor tanto giocondo, Che cantando fra noi...
Sayfa 233 - Re Travicello.» Tacete, tacete ; Lasciate il reame, O bestie che siete, A un Re di legname. Non tira a pelare, Vi lascia cantare, Non apre macello Un Re Travicello.
Sayfa 86 - Sento da' lacci suoi Sento che l'alma è sciolta; Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l'antico ardore E son tranquillo a segno Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Sayfa 174 - Da' marzii corpi uscire, E già domato ed utile Al domator servire. Per lui del pondo immemore, Mirabil cosa! in' alto Va la materia, e insolito Porta alle nubi assalto. Il gran prodigio immobili I riguardanti lassa, E di terrore un palpito In ogni cor trapassa. Tace la terra, e suonano Del ciel le vie deserte : Stan mille volti pallidi E mille bocche aperte. Sorge il diletto e l'estasi In mezzo allo spavento, E i piè mal fermi agognano Ir dietro al guardo attento.
Sayfa 67 - Su su dunque in questo sangue rinnoviam l'arterie, ei muscoli, e per chi s'invecchia e langue, prepariam vetri maiuscoli; ed in festa baldanzosa tra gli scherzi, e tra le risa lasciam pur, lasciam passare lui, che in numeri, e in misure si ravvolge, e si consuma, e quaggiù Tempo si chiama: e bevendo, e ribevendo, i pensier mandiamo in bando. Benedetto quel Claretto, che si spilla in Avignone: questo vasto bellicone io ne verso entro '1 mio petto; ma di quel che sì puretto si vendemmia in Artimino,...
Sayfa 101 - O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de' popoli si cova; E fingendo nova esca Al pubblico guadagno, ^ L'onda sommovi, e pèsca Insidioso nel turbato stagno.
Sayfa 52 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...