Crestomazia poeticaStamperia del Vagio, 1866 |
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Sayfa 8
... petto Nè con l'acqua , nè con la vista umana . O ch'ella ha visto la biscia ruana Strisciar per l'erba in su quel vialetto ; O che il can la persegue , o ch'ha sospetto Che stiavi dentro in guato la befana . Vien qua , Renzuola , vienne ...
... petto Nè con l'acqua , nè con la vista umana . O ch'ella ha visto la biscia ruana Strisciar per l'erba in su quel vialetto ; O che il can la persegue , o ch'ha sospetto Che stiavi dentro in guato la befana . Vien qua , Renzuola , vienne ...
Sayfa 10
... petto , per lo vento avverso ; La vesta ondeggia , e indietro fa ritorno : L'una man tien al dorso , e l'altra al corno . Le ignude piante a sè ristrette accoglie , Quasi temendo il mar , che non le bagne " . Tale , atteggiata di paure ...
... petto , per lo vento avverso ; La vesta ondeggia , e indietro fa ritorno : L'una man tien al dorso , e l'altra al corno . Le ignude piante a sè ristrette accoglie , Quasi temendo il mar , che non le bagne " . Tale , atteggiata di paure ...
Sayfa 11
... petto cascano ; E fresche ghiande l'aspre tempie adom- [ brano . Presso a sè par sue pecore che pascano : Ne a costui dal cor già mai disgombrano Li dolci acerbi lai che d'amor nascano ' ; Auzi , tutto di pianto e dolor macero , Seggia ...
... petto cascano ; E fresche ghiande l'aspre tempie adom- [ brano . Presso a sè par sue pecore che pascano : Ne a costui dal cor già mai disgombrano Li dolci acerbi lai che d'amor nascano ' ; Auzi , tutto di pianto e dolor macero , Seggia ...
Sayfa 15
... petto e la man tinta , Preda col becco suo vorace e ingordo L'api , che son di cera e di mel carche , Per nutricare i suoi loquaci nidi : Troppo dolce esca di sì crudi figli . Ma surgano ivi appresso chiari fonti , O pelaghetti con ...
... petto e la man tinta , Preda col becco suo vorace e ingordo L'api , che son di cera e di mel carche , Per nutricare i suoi loquaci nidi : Troppo dolce esca di sì crudi figli . Ma surgano ivi appresso chiari fonti , O pelaghetti con ...
Sayfa 16
... petto , E teco nel portasti , e teco or l ' hai . Ma , poi che si mi nieghi il dolce aspetto , Che debbo far , se non sempre trar guai ? D'ombrose selve più non ho diletto , Di vivi fonti o prati , nè arò mai ; Non so più maneggiar la ...
... petto , E teco nel portasti , e teco or l ' hai . Ma , poi che si mi nieghi il dolce aspetto , Che debbo far , se non sempre trar guai ? D'ombrose selve più non ho diletto , Di vivi fonti o prati , nè arò mai ; Non so più maneggiar la ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
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Sayfa 167 - E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane.
Sayfa 86 - M' annoj a ancor con te. Odi, s'io son sincero: Ancor mi sembri bella; Ma non mi sembri quella, Che paragon non ha. E (non t'offenda il vero) Nel tuo leggiadro aspetto Or vedo alcun difetto, Che mi parea beltà.
Sayfa 101 - Ed ecco il debil fianco per anni e per natura vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura: nè il sì lodato verso vile cocchio- ti appresta, che te salvi a traverso de' trivi dal furor de la tempesta.
Sayfa 14 - E l'ondeggianti biade a' lieti campi ; Tale la gloria e '1 colmo Fosti! del nostro coro. Ahi ! cruda morte ; e chi fia che ne scampi, Se con tue fiamme avvampi Le più elevate cime ? Chi vedrà mai nel mondo Pastor tanto giocondo, Che cantando fra noi...
Sayfa 233 - Re Travicello.» Tacete, tacete ; Lasciate il reame, O bestie che siete, A un Re di legname. Non tira a pelare, Vi lascia cantare, Non apre macello Un Re Travicello.
Sayfa 86 - Sento da' lacci suoi Sento che l'alma è sciolta; Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l'antico ardore E son tranquillo a segno Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Sayfa 174 - Da' marzii corpi uscire, E già domato ed utile Al domator servire. Per lui del pondo immemore, Mirabil cosa! in' alto Va la materia, e insolito Porta alle nubi assalto. Il gran prodigio immobili I riguardanti lassa, E di terrore un palpito In ogni cor trapassa. Tace la terra, e suonano Del ciel le vie deserte : Stan mille volti pallidi E mille bocche aperte. Sorge il diletto e l'estasi In mezzo allo spavento, E i piè mal fermi agognano Ir dietro al guardo attento.
Sayfa 67 - Su su dunque in questo sangue rinnoviam l'arterie, ei muscoli, e per chi s'invecchia e langue, prepariam vetri maiuscoli; ed in festa baldanzosa tra gli scherzi, e tra le risa lasciam pur, lasciam passare lui, che in numeri, e in misure si ravvolge, e si consuma, e quaggiù Tempo si chiama: e bevendo, e ribevendo, i pensier mandiamo in bando. Benedetto quel Claretto, che si spilla in Avignone: questo vasto bellicone io ne verso entro '1 mio petto; ma di quel che sì puretto si vendemmia in Artimino,...
Sayfa 101 - O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de' popoli si cova; E fingendo nova esca Al pubblico guadagno, ^ L'onda sommovi, e pèsca Insidioso nel turbato stagno.
Sayfa 52 - ... ride la terra. Quando avvien che un zefiretto per diletto bagni il piè nell'onde chiare, sicché l'acqua in sull'arena scherzi appena, noi diciam che ride il mare. Se giammai tra...