TRATTATO TERZO Amor, che nella mente mi ragiona Della mia donna disïosamente, Gran parte, perchè dirlo non saprei. (1) L'ediz. del Sessa ha, come tutte l'altre, Ch' entraron; ed il Tasso corresse in margine internan. Miglior lezione però debb' essere certamente entreran, perchè s'accorda col verso antecedente, Però se le mie rime avran difetto, e perchè il Poeta non è propriamente entrato ancora nelle lodi della sua donna. Nella Proposta (alla voce Interrare) è poi notato il singolare abbaglio della Crusca, che sopra un errore di lezione, ovvero sopra un vezzo plebeo di pronunzia, ha portato questo verso, così letto da lei: Che interran nelle lodi di costei, ad illustrazione del tema: «Interrare, Interriare. Imbrat» tare, Impiastrare con terra. §. I. Per metaf. » Or vedi se Non vede il Sol, che tutto 'l mondo gira, La sua anima pura, Che riceve da lui questa salute, Siccome face in Angelo, che 'l vede (1): Vanno chiamando Amor, ciascuno a prova, Dante, parlando con tanta nobiltà di questa donna, cioè della Filosofia, poteva dire che le sue rime s'impiastrano nel fango? Appena questo pensiero avrebbe dovuto cadere nella mente di chi scrisse in terza rima le lodi del porco. (1) Cioè, che vede Dio, indicato per la virtù divina nel verso antecedente. (2) Il cod. Triv. 7: si declina Uno spirto del ciel. Così pure il cod. Triv. 2. Altri codici: Uno spirto d'amor. 1 In quella voce che lo (1) fa sentire. Gentil è in donna ciò che in lei si trova; Che mostran de' piacer del Paradiso; Ch'è creatore d'ogni pensier buono; Gl'innati vizii, che fanno altrui vile. Chè questa donna, che tant' umil fai, (1) Tutti i codici che lo fa sentire. Il Biscioni: la fa sentire. (2) dall' eterno ordinata, così tutti i codici Triv., secondo quel passo dei Prov. 8. 23: Ab æterno ordinata sum. (3) Così i codici Triv. 3, 5. Gli altri Triv.: in fragil viso. Il Gaddiano 134: un frale ecc. Le stampe: in frale ecc. E qui si noti viso per vista, atto del vedere, come Inf. 31. 11: Si che 'l viso m'andava innanzi poco. Ella la chiama fera e disdegnosa. Tu sai che 'l ciel sempr' è lucente e chiaro, E teme ancora sì, che mi par fero E quando puoi a lei ti rappresenta, (1) Lucevan gli occhi suoi più che la Stella, Inf. 2. 55, civė il Sole. PERTICARI. (2) Così le pr. ediz. Quella del Biscioni: Quantunque io veggia là ov'ella mi sente. Altri testi citati dal Biscioni medesimo: Quandunque io vengo dov' ella mi senta. (3) I codici Triv. 1, 3, 6. Il Biscioni: E quando poi a lei ti rappresente Dirai. CAPITOLO I. Così come nel precedente Trattato si ragiona, lo mio secondo Amore prese cominciamento dalla misericordiosa sembianza d'una donna; lo (1) quale Amor poi, trovando la mia (2) vita disposta al suo ardore, a guisa di fuoco di picciola in gran fiamma s'accese (3); sicchè non solamente vegghiando, ma dormendo, lume di costei nella mia testa era guidato. E quanto fosse grande il desiderio, che Amore di vedere costei mi dava, nè dire, nè intendere si potrebbe. E non solamente di lei era così desideroso; ma di tutte quelle persone che alcuna prossimitade avessero a lei, o per familiarità, o per parentela alcuna. Oh quante notti furono, che gli occhi dell' altre persone chiusi dormendo si posavano, che li miei nell'abitacolo del mio Amore fisamente miravano (4)! E siccome lo multiplicato incendio pur vuole di fuori mostrarsi, chè stare ascoso è impossibile; volontà mi giunse di parlare (5) d'Amore, il quale del tutto tenere non potea. (6) E avvegnachè poca podestà io potessi avere di mio con (1) Tutti i testi con errore: la quale. (2) Abbiamo tolta la viziosa trasposizione de' testi: la mia disposta vita al suo ardore. (3) << Poca favilla gran fiamma seconda. >> Par. 1. 34. (4) guardavano, P. E. e cod. Gadd. 134. (5) Così il cod. Vat. Urb., Gadd. 135 primo, 3. Il Biscioni: parlare amore. (6) Da queste parole fino a quelle: siccome dice il Filosofo nel nono dell' Etica, tutto il passo è contrassegnato dal Tasso in margine. Particolarmente poi sono interlineate le parole: pur intanto, o per volere ecc. . . . si commendava la persona che si amava; e le altre: tre ragioni m'informaro ecc... la quale è principio di tutti gli altri; e qui postillò: BELLO. .... |