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PARTE PRIMA

La Vita Nuova

1

PROEMIO

2

In quella parte del libro della mia memoria1 dinnanzi alla quale poco si potrebbe leggere si trova una rubrica la quale dice Incipit vita nova*. Sotto la quale

1. libro della mia memoria Dante usò più volte questa metafora del libro per significare la memoria, in quanto vi sono conservati, quasi scritti, i ricordi. Cosí nella canz. E' m'incresce di me si malamente: « Lo giorno che costei nel mondo venne, Secondo. che si trova Nel libro della mente che vien meno ecc. ». E scrivere disse della memoria in Inf., II, 8: « O mente che scrivesti ciò ch' io vidi ».

2. dinnanzi alla quale poco si potrebbe leggere - Dante vuol dire qui che prima dell' età dei nove anni (ché appunto di lí incominciano i suoi ricordi) ben di poche cose avrebbe potuto ricordarsi. In questo libretto dunque entrano i ricordi di una parte della puerizia e poi della giovinezza; il che disse pur nel xxx del Purg. (v. 40-42) affermando che era stato colpito dall' alta virtú di Beatrice prima d'esser fuori della puerizia.

3. rubrica Propriamente significa argomento, sommario di un libro o di un paragrafo, dal color rosso con che solevasi scrivere nei codici. Qui significa un segno rimasto

nella mente di Dante. CARDUCCI.

4. Incipit vita nova - Vuol dire Incomi scia una vita nuova, cioè rinnovata e fatta singolare dall' amore. Se l'autore avesse usata la espressione Incipit vita nova a significare che di lí incomincia la sua vita giovanile, come mai direbbe d'aver trovato questo nel libro della sua memoria? Incomincia una vita nuova si capisce che possa essere annunciato anche da tempo remoto, e soprattutto per un fatto unico, preciso, importante che appunto rinnova o cambia totalmente la vita; ma incomincia la vita giovanile è cosa ben povera di senso, per non dire senza senso, siccome quella che non ha ragione o cagione alcuna di essere ricordata. Chi è quell'insensato che dice: Io mi ricordo che al mio nono anno ebbe cominciamento la mia vita giovanile? Il che poi sarebbe anche contro quello ch'è detto da Dante stesso intorno ai limiti delle età dell' uomo.

A me par certo poi che l'autore con quell' incipit si

rubrica io trovo scritte le parole 5 le quali è mio intendimento d'assemprare in questo libello, e, se non tutte, almeno la loro sentenzia ".

sia proposto di far intendere al lettore che tal nuova, singolare vita incomincia sí da quel punto, ma continua, e continuerà ancora. Quando scriveva questo proemio egli aveva già ideata la mirabile visione, la quale avrebbe fatto ben conoscere del tutto la singolarità di tal vita.

5. le parole - Intende lo Scolari le rime che appartengono all'adolescenza, alla vita nova. E Dante molte volte usa parole per rime, siccome nel sonetto che incomincia: << Parole mie che per lo mondo siete ecc. ». Ma è da credere piuttosto ch'egli abbia voluto seguitare la metafora dello scrivere, e che queste parole

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