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e traduzione sono riservati.

PREFAZIONE.

Allorchè prima, per invito della casa Barbèra, ci ponemmo a questo lavoro, era intendimento dell'editore e nostro di far soltanto una nuova edizione rivista ed accresciuta del Manuale di Francesco Ambrosoli, già da lungo tempo adoperato nelle nostre scuole, ma bisognoso di molti ritocchi. Se non che, quel disegno si andò via via modificando per modo, che noi offriamo al pubblico un Manuale della letteratura italiana, che può dirsi nuovo del tutto, sebbene lo schema di esso sia pur sempre quello dell'illustre Lombardo. Del libro primitivo non rimangono infatti se non le Notizie storiche, ma anche queste rivedute e ampliate da Enrico Giuliani, valente professore di storia nel R. Liceo di Pisa, e i sunti dei poemi di Dante, dell'Ariosto e del Tasso, ma anch'essi con nuove cure. Tutto il rimanente è cangiato: le biografie degli scrittori sono state rifatte di pianta; e il novero degli scrittori e degli esempi tratti dalle loro. opere è di tal modo accresciuto, che si avvicina quasi al doppio di quello dell' antico Manuale. Chi vorrà soltanto dare un'occhiata agli indici, facilmente si persuaderà di quanto diciamo.

Compilando questo Manuale abbiamo avuto intenti

alquanto diversi da quelli che prevalevano quando l'Ambrosoli componeva il suo, che pure ebbe sì meritata accoglienza. Allora si mirava principalmente a dar begli esempj di scrittura: ora si vuole che al bello sia congiunto il buono e l'utile. Di più, l'esempio generalmente si restringeva a un piccolo brano, dove meglio si addimostrassero le doti di lingua e di stile, che più tenevansi in pregio. Noi abbiamo voluto fare una raccolta di scritture, nelle quali alla bellezza della forma si accoppiasse l'attrattiva e l'utilità della materia, non che l'arte della. composizione; e abbiamo cercato che ognuna svolgesse, per quant' era possibile compiutamente e largamente, l'argomento accennato nel titolo postovi innanzi. Con tal intento mettemmo insieme, da autori d'ogni secolo e da libri di svariatissimo genere, una collezione, che forse prima non fu fatta così copiosa, di scritture sopra ogni materia; tali da esser lette e studiate con piacere dai giovani delle nostre scuole, come quelle che ad essi comunicano cognizioni rilevanti di storia civile e letteraria; d'arti utili e d'arti belle, di costumanze, di morale, di politica, di scienze ec. Tanto che, se non c'inganniamo, non gli alunni delle scuole soltanto, ma tutte le colte persone e gli stranieri desiderosi di conoscere i tesori della nostra letteratura, troveranno qui molta varietà di letture, atte a recar loro diletto ed istruzione.

L'esemplificazione, che si faceva un po' troppo nelle scuole, dal Leopardi in poi, co' soliti autori e co' soliti esempj, è stata oggetto particolare delle nostre cure; rispetto agli esempj, a quelli di maggior bellezza e notorietà, e che non potevano ommettersi, altri ne abbiamo aggiunti di non minor valore; e per quel ch'è degli autori, ognuno potrà osservare come qui appaiano, per la prima volta in un libro scolastico, molti ingiustamente

dimenticati, e si facciano conoscere opere che non meritavano la sorte finora ad esse toccata.

A noi non spetta lodar l'opera nostra; ma ben possiamo asserire che l'abbiamo condotta con ogni cura. Vogliamo piuttosto raccomandare il nostro libro agli insegnanti, chiedendo il loro avviso, come del resto quello d'ogni persona competente e studiosa, sulla sua opportunità didattica; e vivamente li preghiamo di suggerirci le correzioni di ciò che vi trovassero d'imperfetto.

Taluno forse potrà osservare che abbiamo grandemente abbondato negli autori e negli esempj: ma ciò fu fatto a bella posta, e coll' intento di offrire al maestro il modo di una larga scelta per le lezioni in scuola, lasciando il resto alla lettura in casa del discepolo: senza che, poi, il libro vorrebbe, come dicemmo, rappresentare a tutti le ricchezze della nostra letteratura. Ben abbiamo cercato che nulla qui fosse accolto, che offendesse il buon costume e le credenze religiose: sicchè talune scritture abbiamo pensatamente escluse; e in altre, quando era possibile il. farlo senza guastare il senso, abbiamo soppresso qualche inciso o vocabolo.

Credemmo utile l'aggiungere ai testi qualche dichiarazione di vocaboli e frasi, e ciò facemmo in forma di brevi postille; ma abbiamo ommesso le osservazioni estetiche, non che le illustrazioni storiche, perchè questa parte restasse al maestro, cui veramente spetta. Per utilità, poi, e comodo degli insegnanti, alle biografie degli scrittori aggiungemmo l'indicazione di opere, che ne riguardano la vita tutta quanta o un qualche punto speciale, o il valore e la materia delle opere loro, affinchè abbiano il modo, ove lo credano, di allargare maggiormente in scuola il discorso sui diversi autori. In queste indicazioni bibliografiche potevamo ben essere più co

piosi; ma volemmo tenerci alle opere più segnalate e più recenti, e che più largamente ed esattamente riassumono la materia.

Spetterà poi al giudizio del maestro, che voglia maggiormente ampliare quei cenni sintetici sull' indole generale e le principali opere di ciascun secolo, cui demmo titolo di Notizie letterarie, il prescegliere e additare agli alunni, il Sommario o Disegno storico, ch'ei stimerà migliore, e più al caso. Nelle scuole nostre hanno già da un pezzo meritata accoglienza i libri del Fornaciari, del Finzi, del Casini, del Molineri, del Trevisan e di altri. Alcune opere che possono più particolarmente esser utili per certi tempi e certe forme, abbiamo notato a pie' delle Notizie letterarie, che precedono ogni secolo; qui rinnoviamo la menzione dell'Antologia della critica letteraria moderna di Luigi Morandi, come libro assai appropriato, per lettura complementare, e che, in certo modo, può, pel suo ordinamento, tenere il luogo di una storia critica delle nostre lettere.

Dell' Ambrosoli serbammo la distinzione fra scrittori maggiori e minori, non rade volte però modificando la distribuzione fatta da lui; e seguimmo in tal proposito criterj dedotti così dalla maestria degli scrittori, come dall'importanza delle cose da essi trattate. Gli uni e gli altri furono in ciascuna serie disposti per ordine di nascita; ma alcuni, dei quali mal potevano appurarsi i termini cronologici, vennero collocati a lor posto per probabile approssimazione, o in ultimo.

Scrupolosamente si rividero le scritture qui accolte sulle migliori edizioni, e spesso fu citata la stampa che si vuol preferire. Modificazioni al dettato o all'ortografia furono fatte con misura, e non frequentemente; ma per gli scrittori de' primi secoli largheggiammo di più nel

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