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POESIE

DI

GIACOMO LEOPARDI

PRECEDUTE DA ALCUNI CENNI

DI

DOMENICO CAPELLINA

INTORNO ALLA VITA E AGLI SCRITTI DELL'AUTORE

MILANO
CASA EDITRICE GUIGONI

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INTORNO ALLA VITA E AGLI SCRITTI

DI

GIACOMO LEOPARDI

CENNI

DI DOMENICO CAPELLINA

In sul cominciare del secolo decimonono due scuole diverse si contendevano il campo dell' italiana poesia. Invaghita l'una della mirabile forma degli antichi, non considerava nelle cose altro che il lato poetico di esse, e indifferente quanto alla sostanza de' soggetti, si accendeva facilmente per tutti quelli che sperava si potessero acconciamente vestire di quell'antica leggiadria. Per essa la poesia non era una delle più grandi manifestazioni dell' umano pensiero, ma un'arte che solo doveva avere lo scopo di piacere altrui colla bellezza delle forme e del colorito, senza curarsi di alcun profondo morale concetto, senza rivelare la coscienza del poeta e dei tempi.

L'altra invece, rifuggendo dalla gaiezza e dalla vivacità di tempi che più non erano, pareva che più non sentisse la poesia, un giorno così potente, della esteriore bellezza, ma, guidata da una nuova

musa, la Malinconia, tutta si concentrasse in sè medesima, ascoltando attentamente le segrete voci del cuore, il sommesso fremito delle anime che sentivano i dolori del presente e cercavano anelanti di scoprire i misteri dell' avvenire. Era la prima l'estremo canto di un' età giovane e spensierata che si era lanciata nelle braccia della sensibile natura, come in quelle d'un amante, ed aveva sulla sua lira celebrato le vaghe sembianze dell'amor suo e l'ebbrezza dei giovanili abbracciamenti: era la seconda il pensiero dell'età matura 'che cessava dagl' impeti focosi e, mutatasi in severa meditazione, riandava il passato, studiava il presente e si lanciava nel futuro in traccia di una luce novella, poichè le terribili vicende che scossero l'umanità in sul finire del passato secolo pareva che avessero spento ogni luce anteriore. E questa, poichè era la voce dei tempi e la coscienza di un'età adulta, rimase l'unica signora del campo ed invano si ricercherebbe oggidì presso le più colte nazioni d'Europa altra poesia che quella la quale sgorga dal seno della meditazione, e l'immaginazione e la fantasia rivolge a rivelare l'interna lotta dell'uomo, la tremenda battaglia dell'intelligenza colla materia, dello spirito, che sente il bisogno dell' assoluto, col finito, che da ogni parte il circonda.

La poesia e la filosofia derivano dalla medesima fonte, cioè dall'umano pensiero che cerca di spiegare sè medesimo e quanto è soggetto alle sue cognizioni. Sintetica la prima, analitica la seconda, camminano di pari passo nel succedersi delle età e sempre si vestono di uniformi sembianze.

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