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parola, e anche senza la voce. Un' aria del Mozart o del Rossini piace anche modulata, senza che ripetiamo le parole del Melodramma, quantunque ne rendano si bene il sentimento; e, indi, si potè con gli stromenti da corda o da fiato imitare un canto pur senza canto. Anzi, bisogna rammentarci, che dopo le stupende scuole del Mozart e dell' Haydn ebbe incremento la scuola di violino, e che il Paganini perfezionò talmente l'arte di variazioni sopra un tema, da recare meraviglia in ogni contrada d'Europa; e di quel suo perfezionamento resta esempio noto e non mai vecchio, il Carnevale di Venezia. Basti accennare in ultimo, che come l'arti del Bello si distinsero per progresso di civiltà dall'arte del Vero e del Buono, e come si distinsero fra loro, del pari restarono le specie miste; più, ciascuna specie si moltiplicò in ispecie anche minori o più determinate, cosa non malagevole a verificarsi, chi legga i Trattati particolari che discorrono dell'arti belle, per esempio il Trattato sull' orificeria del Cellini.

15. Concludendo, in che modo si originarono scompartite l'arti del Bello, secondo generi e specie? Al modo analogo che la luce scompartisce nel prisma i suoi colori per varia rifrazione de' raggi. Similmente, per varia natura di segni materiali, l'ordine ideato e immaginato della bellezza s'esprime in varj modi, e acquista forme generali o specifiche differenti. Però, segni sensibili convenienti alla bellezza sono quelli dell'occhio e dell' orecchio? E avvi due generi supremi dell'arte bella; cioè arte di prospettiva e arti di suono. Ma i suoni si distinguono in parlati ed in armonizzati?

E il genere dell' arti di suono pur si distingue in poesia ed in musica. La prospettiva differisce poi, quanto allo spazio, e quanto alle figure contenute nello spazio? E il genere dell' arti prospettive differisce anch'esso in arti di spazio e di figura; suddistinte in arti principali o del disegno, che adoperano segni tutti dell'arte umana, e in arti secondarie, che adoperano amenità naturali e naturali figure, come l'arte de' giardini, la mimica e la danza. Sicchè l' arti assolutamente del Bello son poesia, disegno e musica; arti ausiliari, o che recano in atto il pensiero dell' artista, sono i recitanti per la poesia, i cantanti o i sonatori per la musica, i fonditori per la scultura, e simili. L'universalità della natura, o dell' ordine ideato e immaginato, si rifrange nell' arti distinte; perchè l'architettura, quanto al mondo esteriore, par quasi contenenza d'ogni arte; la poesia, quanto al mondo interiore, dà immagine immediata e universale della coscienza: distinzione che dell' arti belle dall' arti d'altra natura, e fra loro, accadde via via per progresso di civiltà e di riflessione.

16. Questo dell'arte bella par veramente un mondo novello, creato dall' immaginazione. Quando in Santa Croce di Firenze si celebrarono i Funerali del Rossini, il cantico suo del Mosè inneggiava fra le vaste pareti del tempio, che (mi rimembra) era quasi un firmamento nuovo per l'anima commossa; le statue di Donatello, del Canova, del Bartolini e le pitture degli altari, sorgevano quasi un popolo che respirasse solto quel cielo; le parole del canto e i versi dell' Alighieri,

che sembrava ripeterceli al pensiero dal suo monumento, sonavano quasi voce interiore della coscienza mia, della coscienza de' vivi colà presenti, e di quel popolo morto e figurato ne'marmi e nelle tele; la musica, poi, moveva nel cuore un senso infinito d'elevazione, che abbracciava cielo e terra.

CAPITOLO XLI.

Ordine fra l'Arti speciali del Bello.

SOMMARIO.

1. Argomento. 2. Criterio per giudicare i gradi dell' arti belle. - 3. Segni supremamente ideali della poesia. — 4. L' ordine loro è una invenzione distinta dall' altra delle immagini, 5. Perfezione suprema de' significati poetici. - 6. Ma questa precedenza rende difficile al sommo il poetare buono. 7. In che la poesia verso l'altre arti sia inferiore. - 8. Architettura, e perfezione ideale del suo disegno. - 9. Perfezione del suo significato. 10. In che cosa l'architettura è vinta dall'altre due arti del disegno. — 14. Pittura e scultura; disputa di quale fra loro primeggj, antica. 12. S'esamina quanto a' segni, — 13. e quanto al significato di queste arti. - 14. Musica; in che sta un suo singolare pregio, 15. da cui procede la potenza musicale; benchè in altro rispetto la musica resti superata. - 16. Conclusione.

1. Per varia natura di segni esteriori s'originarono, dunque, l'arti speciali del Bello, principali, secondarie, ausiliari. Ma qual' ordine di grado hanno elle fra loro? Sottostare alle principali le secondarie o le ausiliari, di ciò non bisognano commenti; ma le principali poi, come son' elleno graduate quanto alla perfezione loro, giacchè varietà di natura esclude uguaglianza di pregio? Tal disputa non la mette in campo la Filosofia, chè la fecero ab antico gli artisti passionatamente; or si dee fare in Filosofia pacatamente: nè può tralasciarsi, perchè quesito che risguarda l'or

dine delle relazioni, e perchè sapere il pregio diverso è utile a stare ne' proprj contini; tanto più, che ogni arte, avendo perfezione propria, in ciò supera ogni altra. Ma poi tutte insieme, non ciascuna da sè sola, rendon l'immagine piena del pensiero e de' suoi oggetti, nella qual pienezza consiste dell'arte bella lo spettacolo maraviglioso. In quel modo che a noi Cristiani certe parole popolari stupendamente metafisiche sulla natura di Dio e sugli umani destini, per le quali Platone o Aristotele avrebbe inarcato le ciglia, non recano stupore, perchè noi a tale sublimità siamo avvezzi; così l'uomo civile, presa consuetudine alla sublimità dell' arti belle, non s'accorge quanto ammirabile sia il nuovo mondo ch' esse ci mettono innanzi. Ma come trabalzando per mar tempestoso, e nel buio della notte, il desiderio della terra stringe l'anima de' naviganti, così a Ovidio nel Ponto ritornavano in cuore i monumenti di Roma, ei versi che recitavano a lui Virgilio e Orazio.

2. Criterio a giudicare del grado fra l'arti ci porgono l'invenzione del segno e la perfezione del significato; giacchè l'arte tanto più è arte, quanto più genera i segni da sè medesima, cioè dal pensiero consapevole; e tanto più è alta, quanto il significato è di più alta natura. Qual dunque fra l' arti del Bello precederà? Se immagine del pensiero e de' suoi oggetti è l'arte bella, un semplice fatto può mostrarci ove stia la precedenza. Supponete che, desiderando conoscere un uomo, noi andiamo a cercarlo in casa sua: seguirà che gli stessi mobili della casa, e l'ordine loro, e la

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