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I73C6

CAPITOLO XXVI. 1872

v. 2.

Armonie ideali nell' opere belle.

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SOMMARIO.

1. Argomento. - 2. L'artista deve tendere al più alto segno ideale. -3. Ordine dell' idea chiaro che include giudizj e ragionamenti. 4. Dialettica dell'arte, o dialettica rappresentativa. -5. L'idea è universale,- 6. talchè i particolari dell' arte non debbono mai ecclissare o escludere l'universalità del concetto; -7. perchè, altrimenti, arte bella non c' è. — 8. L' ordine ideale porge alle immagini formosità — 9. eletta, che manifestasi o per cose straordinarie, 10. o per l'eccellenza de'modi, o per tutto ciò ad un tempo, ma fuggendo le ampollosità. — 11. L' ordine ideale si determina ne'segni, — 12. onde s'origina l'armonia de' contrapposti. - 13. Armonia dell' ordine ideale con la natura, e — - 14. legge di corrispondenza e di contrapposto anche in ciò. 15. Armonia col divino per natura. 16. Conclusione.

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1. L'obbietto dell'arte bella, ossia un ordine di perfezione ideato, immaginato ed espresso, primieramente dev'esser' ideato, perchè senza ideare l'oggetto entro la mente, non può la fantasia immaginarlo, nè il segno sensibile (cioè parola, disegno e suono musicale) significarlo di fuori. Questa idea è il bello ideale, ossia una perfezione ammirabile, concepita per osservazione di natura ed elevata per virtù

A. CONTI. - - II.

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d'intelletto all'eccellenza, e che indi produce i fantasmi ed i segni, com' una creatura generata dal corpo, ma per intelletto d'amore. Gli antichi narravano che la statua gigantesca di Mennone in Egitto, commossa dai raggi del sole, mandasse suoni armoniosi; a quel modo che il cuore dell'uomo per la vista del sole s'allegra, e gli uccelli cantano, e i fiori s'aprono fragranti a ricevere gli splendori mattutini: e a questa efficacia del sole può rassomigliarsi l'idea, che guida e muove l'artista. Vedansi pertanto le attinenze o leggi d'armonia ne' concetti e poi tra la forma ideale, l'immagini, i segni e gli obbietti; dopo aver chiarito che misura dell'opera è l'idea del soggetto proprio, e che legge principalissima è un ordine di corrispondenza e di contrapposto.

2. Sebbene l'artista debba essere modesto d'animo, perchè ogni uomo e quindi ogni lavoro umano han difetti, tuttavia nell' intenzione dell' opera sua vuol' essere ardito, e quasi direi altero, perchè bisogna ingegnarsi a ideare il soggetto con quanta più perfezione si può ed a fare l'opera quanto si possa più perfettamente. Sogliono citare un luogo di Cicerone (Orator ad Brutum, 1, 2, 3,) dove si dice che Fidia, per fare la statua di Giove o di Minerva, guardò a un'idea di bellezza entro di sè, idea ch'è il perfetto e l'eccellente (perfectum et excellens), a cui vengono paragonate, imitando, le cose stesse visibili; ma i più non sogliono avvertire a che proposito Cicerone dica ciò. Supporremmo che, parlando di Fidia, egli ragioni d'un'arte non sua; ma no, egli ne discorre a esempio dell' arte

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