Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 8
Giacomo Leopardi. studiò , e i travagli della rivoluzione , non consentirono al Leopardi di conoscere il mondo orientale com'è stato possibile di conoscerlo poi , che trent'anni di pace e lo sforzo onnipotente dell'Occidente e della ci ...
Giacomo Leopardi. studiò , e i travagli della rivoluzione , non consentirono al Leopardi di conoscere il mondo orientale com'è stato possibile di conoscerlo poi , che trent'anni di pace e lo sforzo onnipotente dell'Occidente e della ci ...
Sayfa 202
... conoscere di presenza , al contrario di tutti gli altri immortali , che più chiaramente manifestandosi , appaiono più venerandi , contristò di modo le menti degli uomini e percossele di così fatto orrore , che eglino , se bene sforzati ...
... conoscere di presenza , al contrario di tutti gli altri immortali , che più chiaramente manifestandosi , appaiono più venerandi , contristò di modo le menti degli uomini e percossele di così fatto orrore , che eglino , se bene sforzati ...
Sayfa 280
... conoscere gli uomini e le cose loro , e quindi a dilettarli coll'eloquenza e colla poesia . Tra gli altri , a un giovane d'indole e di ardore incredibile ai buoni studi , e di espettazione ma- ravigliosa , venuto non molto prima nella ...
... conoscere gli uomini e le cose loro , e quindi a dilettarli coll'eloquenza e colla poesia . Tra gli altri , a un giovane d'indole e di ardore incredibile ai buoni studi , e di espettazione ma- ravigliosa , venuto non molto prima nella ...
Sayfa 282
... conoscere coll'esperienza o col discorso : acciocchè , misurando teco medesimo , da una parte , quanta sia l'importanza e il pregio del fine , e quanta la speranza dell ' ottener- lo ; dall ' altra , i danni , le fatiche e i disagi che ...
... conoscere coll'esperienza o col discorso : acciocchè , misurando teco medesimo , da una parte , quanta sia l'importanza e il pregio del fine , e quanta la speranza dell ' ottener- lo ; dall ' altra , i danni , le fatiche e i disagi che ...
Sayfa 314
... alla propria . Ora chi può du- bitare che l'età prossima non abbia a conoscere la fal- sità di moltissime cose affermate oggi o credute da quelli che nel sapere sono primi , e a superare di 314 IL PARINI , OVVERO DELLA GLORIA .
... alla propria . Ora chi può du- bitare che l'età prossima non abbia a conoscere la fal- sità di moltissime cose affermate oggi o credute da quelli che nel sapere sono primi , e a superare di 314 IL PARINI , OVVERO DELLA GLORIA .
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Sayfa 109 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 118 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). die fai tu , luna , in ciel ? dimmi , che fai , Silenziosa luna? Sorgi la sera , e vai , Contemplando i deserti ; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 168 - Né sul deserto, dove E la sede ei natali Non per voler ma per fortuna avesti; Ma più saggia, ma tanto Meno inferma dell'uom, quanto le frali Tue stirpi non credesti O dal fato o da te fatte immortali.
Sayfa 123 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 47 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 137 - ASPASIA. 1 orna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti ; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Nè di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 122 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 276 - ... mi avveggo che tanto ci è destinato e necessario il patire, quanto il non godere; tanto impossibile il viver quieto in qual si sia modo, quanto il vivere inquieto senza miseria...
Sayfa 45 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 159 - Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero Par che col grave e taciturno aspetto Faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suol, di tristi Lochi e dal mondo abbandonati amante, E d'afflitte fortune ognor compagna.