Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 38
... Oggi vedove son le tue contrade , Nè v'è chi d'onorar ti si convegna . Volgiti indietro , e guarda , o patria mia , Quella schiera infinita d'immortali , E piangi e di te stessa ti disdegna ; Chè senza sdegno omai la doglia è stolta ...
... Oggi vedove son le tue contrade , Nè v'è chi d'onorar ti si convegna . Volgiti indietro , e guarda , o patria mia , Quella schiera infinita d'immortali , E piangi e di te stessa ti disdegna ; Chè senza sdegno omai la doglia è stolta ...
Sayfa 41
Giacomo Leopardi. Te salutava allora Che di novo salisti al paradiso ! Oggi ridotta sì che , a quel che vedi , Fu fortunata allor donna e reina . Tal miseria l'accora Qual tu forse mirando a te non credi . Taccio gli altri nemici e l ...
Giacomo Leopardi. Te salutava allora Che di novo salisti al paradiso ! Oggi ridotta sì che , a quel che vedi , Fu fortunata allor donna e reina . Tal miseria l'accora Qual tu forse mirando a te non credi . Taccio gli altri nemici e l ...
Sayfa 51
... oggi chi nasce il moto e il senso . Al ciel ne caglia : a te nel petto sieda Questa sovr ' ogni cura , Che di fortuna amici Non crescano i tuoi figli , e non di vile Timor gioco o di speme : onde felici Sarete detti 51.
... oggi chi nasce il moto e il senso . Al ciel ne caglia : a te nel petto sieda Questa sovr ' ogni cura , Che di fortuna amici Non crescano i tuoi figli , e non di vile Timor gioco o di speme : onde felici Sarete detti 51.
Sayfa 53
... vita e lena Roma avrà dal mio sangue , e tu mi svena . O generosa , ancora Che più bello a ' tuoi di splendesse il sole Ch ' oggi non fa , pur consolata e paga È quella tomba cui di pianto onora L'alma terra nativa ALLA SORELLA PAOLINA .
... vita e lena Roma avrà dal mio sangue , e tu mi svena . O generosa , ancora Che più bello a ' tuoi di splendesse il sole Ch ' oggi non fa , pur consolata e paga È quella tomba cui di pianto onora L'alma terra nativa ALLA SORELLA PAOLINA .
Sayfa 55
... Oggi la patria cara Gli antichi esempi a rinnovar prepara . Del barbarico sangue in Maratona Non colorò la destra Quei che gli atleti ignudi e il campo eleo , Che stupido mirò l ' ardua palestra , Nè la palma beata e la corona D'emula ...
... Oggi la patria cara Gli antichi esempi a rinnovar prepara . Del barbarico sangue in Maratona Non colorò la destra Quei che gli atleti ignudi e il campo eleo , Che stupido mirò l ' ardua palestra , Nè la palma beata e la corona D'emula ...
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Sayfa 109 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 118 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). die fai tu , luna , in ciel ? dimmi , che fai , Silenziosa luna? Sorgi la sera , e vai , Contemplando i deserti ; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 168 - Né sul deserto, dove E la sede ei natali Non per voler ma per fortuna avesti; Ma più saggia, ma tanto Meno inferma dell'uom, quanto le frali Tue stirpi non credesti O dal fato o da te fatte immortali.
Sayfa 123 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 47 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 137 - ASPASIA. 1 orna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti ; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Nè di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 122 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 276 - ... mi avveggo che tanto ci è destinato e necessario il patire, quanto il non godere; tanto impossibile il viver quieto in qual si sia modo, quanto il vivere inquieto senza miseria...
Sayfa 45 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 159 - Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero Par che col grave e taciturno aspetto Faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suol, di tristi Lochi e dal mondo abbandonati amante, E d'afflitte fortune ognor compagna.