Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 7
... proprio ingegno ( cioè della fantasia ) e la manifestazione del modo onde ella segue , costituisce la poesia . L'applicazione all'uni- verso stesso del secondo elemento del proprio inge- gno ( cioè del raziocinio ) e la manifestazione ...
... proprio ingegno ( cioè della fantasia ) e la manifestazione del modo onde ella segue , costituisce la poesia . L'applicazione all'uni- verso stesso del secondo elemento del proprio inge- gno ( cioè del raziocinio ) e la manifestazione ...
Sayfa 9
... onde interpretava se stesso . Ed allora il Leo- pardi applicò all ' universo il primo elemento del suo proprio ingegno , la sua fantasia ; e si rivelò gran poeta . Egli ritrasse le forme di quel mistero , prima dal DI GIACOMO LEOPARDI . 9.
... onde interpretava se stesso . Ed allora il Leo- pardi applicò all ' universo il primo elemento del suo proprio ingegno , la sua fantasia ; e si rivelò gran poeta . Egli ritrasse le forme di quel mistero , prima dal DI GIACOMO LEOPARDI . 9.
Sayfa 13
... proprio e particolare del suo stile , prima dai greci , sommo esempio di per- fetto , e poi dal suo secolo e da se stesso , onde l'uomo dee ritrarre innanzi tutto . E non ostanti i suoi ster- minati studi , soleva dire che quando lo ...
... proprio e particolare del suo stile , prima dai greci , sommo esempio di per- fetto , e poi dal suo secolo e da se stesso , onde l'uomo dee ritrarre innanzi tutto . E non ostanti i suoi ster- minati studi , soleva dire che quando lo ...
Sayfa 101
... proprio error . Ben mille volte Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d'anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea nell ...
... proprio error . Ben mille volte Fortunato colui che la caduca Virtù del caro immaginar non perde Per volger d'anni ; a cui serbare eterna La gioventù del cor diedero i fati ; Che nella ferma e nella stanca etade , Così come solea nell ...
Sayfa 127
... proprio sprona , Par novo ad ascoltar ciò ch ' ei ragiona . Come solinga è fatta La mente mia d'allora Che tu quivi prendesti a far dimora ! Ratto d'intorno intorno al par del lampo Gli altri pensieri miei Tutti si dileguar . Siccome ...
... proprio sprona , Par novo ad ascoltar ciò ch ' ei ragiona . Come solinga è fatta La mente mia d'allora Che tu quivi prendesti a far dimora ! Ratto d'intorno intorno al par del lampo Gli altri pensieri miei Tutti si dileguar . Siccome ...
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Sayfa 109 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 118 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). die fai tu , luna , in ciel ? dimmi , che fai , Silenziosa luna? Sorgi la sera , e vai , Contemplando i deserti ; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 168 - Né sul deserto, dove E la sede ei natali Non per voler ma per fortuna avesti; Ma più saggia, ma tanto Meno inferma dell'uom, quanto le frali Tue stirpi non credesti O dal fato o da te fatte immortali.
Sayfa 123 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 47 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 137 - ASPASIA. 1 orna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti ; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Nè di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 122 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 276 - ... mi avveggo che tanto ci è destinato e necessario il patire, quanto il non godere; tanto impossibile il viver quieto in qual si sia modo, quanto il vivere inquieto senza miseria...
Sayfa 45 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 159 - Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero Par che col grave e taciturno aspetto Faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suol, di tristi Lochi e dal mondo abbandonati amante, E d'afflitte fortune ognor compagna.