Opere di Giacomo Leopardi, 1. ciltSuccessori Le Monnier, 1884 |
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Sayfa 6
... studi di umanità , Giuseppe Torres ; poi in quelli di umanità e di filosofia insieme , Sebastiano Sanchini , l'uno e l'altro ecclesiastico . Col primo studiò fino a nove anni , col secondo fino ai quattordici ; e dato un pubblico saggio ...
... studi di umanità , Giuseppe Torres ; poi in quelli di umanità e di filosofia insieme , Sebastiano Sanchini , l'uno e l'altro ecclesiastico . Col primo studiò fino a nove anni , col secondo fino ai quattordici ; e dato un pubblico saggio ...
Sayfa 13
... studi , soleva dire che quando lo scrittore to- glie la penna , dee dimenticare il più possibile che vi è libri e sapere al mondo , e dee manifestare il puro e spontaneo concetto della sua mente . Estimava assai più difficile l ...
... studi , soleva dire che quando lo scrittore to- glie la penna , dee dimenticare il più possibile che vi è libri e sapere al mondo , e dee manifestare il puro e spontaneo concetto della sua mente . Estimava assai più difficile l ...
Sayfa 23
... studi e per prose e poesie altissime ed inimitabili , fu grandissimo e facilmente unico per la modestia e l'innocenza de ' suoi costumi . Quest'uomo degno per tutte le parti di un secolo migliore , si portò intatto nel sepolcro il fiore ...
... studi e per prose e poesie altissime ed inimitabili , fu grandissimo e facilmente unico per la modestia e l'innocenza de ' suoi costumi . Quest'uomo degno per tutte le parti di un secolo migliore , si portò intatto nel sepolcro il fiore ...
Sayfa 27
... studi e di esercitazioni della prima età , che come manoscrit- ti ; nè gli ultimi quattro sono altro che i primi abbozzi del mano- scritto fidato poscia al de Sinner col titolo di Commentarii de vita et scriptis rethorum quorundam qui ...
... studi e di esercitazioni della prima età , che come manoscrit- ti ; nè gli ultimi quattro sono altro che i primi abbozzi del mano- scritto fidato poscia al de Sinner col titolo di Commentarii de vita et scriptis rethorum quorundam qui ...
Sayfa 46
... studi sepolti , I vetusti divini , a cui natura Parlò senza svelarsi , onde i riposi Magnanimi allegrâr d ' Atene e Roma . Oh tempi , oh tempi avvolti In sonno eterno ! Allora anco immatura La ruina d'Italia , anco sdegnosi Eravam d ...
... studi sepolti , I vetusti divini , a cui natura Parlò senza svelarsi , onde i riposi Magnanimi allegrâr d ' Atene e Roma . Oh tempi , oh tempi avvolti In sonno eterno ! Allora anco immatura La ruina d'Italia , anco sdegnosi Eravam d ...
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abbia affanni alcun allora altra altre amor anco animo antichi ANTONIO RANIERI anzi aprica assai beata bella Bruto minore buona canto chè Cicerone cielo colla costumi cotesto credo diceva diletto Dimmi dire dolce dolore effetto Ercole età eterno eziandio Farfarello fato felicità figliuoli filosofia Folletto fugge genere umano gente Giacomo Leopardi giorno Giove gloria Gnomo gran greco immagini immortali infelice ingegni insino Islandese l'uomo lasciando lode luna lungo luogo maggior Malambruno mali maraviglia medesi medesimo mente Metafisico mille mira misero mondo mortali morte natura niuno notte occhi Odissea oggi opera Operette morali ozio passato pensi pensieri persona petto piaceri piagge Plotino poco poeta possa potere pregio prole Prometeo proprio ragione Ruysch scrittori secoli Senofonte sentimento sieno Simonide Socrate sogno speme speranza stima studi Tasso terra Torquato Tasso trova uomini uomo vano vecchiezza vede veggo verità vero virtù vivere volge volte
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Sayfa 109 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 118 - UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA (9). die fai tu , luna , in ciel ? dimmi , che fai , Silenziosa luna? Sorgi la sera , e vai , Contemplando i deserti ; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli ? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli ? Somiglia alla tua vita La vita del pastore.
Sayfa 168 - Né sul deserto, dove E la sede ei natali Non per voler ma per fortuna avesti; Ma più saggia, ma tanto Meno inferma dell'uom, quanto le frali Tue stirpi non credesti O dal fato o da te fatte immortali.
Sayfa 123 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 47 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 137 - ASPASIA. 1 orna dinanzi al mio pensier talora II tuo sembiante, Aspasia. O fuggitivo Per abitati lochi a me lampeggia In altri volti ; o per deserti campi, Al dì sereno, alle tacenti stelle, Da soave armonia quasi ridesta, Nell'alma a sgomentarsi ancor vicina Quella superba vision risorge. Quanto adorata, o numi, e quale un giorno Mia delizia ed erinni! E mai non sento Mover profumo di fiorita piaggia, Nè di fiori olezzar vie cittadine, Ch'io non ti vegga ancor qual eri il giorno Che ne...
Sayfa 122 - Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna.
Sayfa 276 - ... mi avveggo che tanto ci è destinato e necessario il patire, quanto il non godere; tanto impossibile il viver quieto in qual si sia modo, quanto il vivere inquieto senza miseria...
Sayfa 45 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de
Sayfa 159 - Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De' tuoi steli abbellir l'erme contrade Che cingon la cittade La qual fu donna de' mortali un tempo, E del perduto impero Par che col grave e taciturno aspetto Faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suol, di tristi Lochi e dal mondo abbandonati amante, E d'afflitte fortune ognor compagna.