Rime di Michelagnolo Buonarroti, il vecchioPresso l'Editore, 1821 - 405 sayfa |
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Sayfa xxxviii
... Parad . I , dice che nella spressione la lu- cerna del mondo , pargli sentire il dell ' olio , mo- stra chiaro ch ' egli ha quel senso mal condizionato ; perciocchè il divin Michelagnolo , che aveva quello tutti gli altri perfettissimi ...
... Parad . I , dice che nella spressione la lu- cerna del mondo , pargli sentire il dell ' olio , mo- stra chiaro ch ' egli ha quel senso mal condizionato ; perciocchè il divin Michelagnolo , che aveva quello tutti gli altri perfettissimi ...
Sayfa 156
... Parad . XIII : Ma la natura la dà sempre scema , Similemente operando all ' artista Ch ' ha l'abito dell ' arte , e man che trema . - Q. 2a . Il mal ec .; gli affanni che pruovo , e cerco natural- mente di fuggire . E ' l ben ; e tutte ...
... Parad . XIII : Ma la natura la dà sempre scema , Similemente operando all ' artista Ch ' ha l'abito dell ' arte , e man che trema . - Q. 2a . Il mal ec .; gli affanni che pruovo , e cerco natural- mente di fuggire . E ' l ben ; e tutte ...
Sayfa 157
... Parad . I : Ed ora lì , com'a sito decreto , Cen porta la virtù di quella corda ― Che ciò che scocca drizza in segno lieta . Q. 2a . Ond ' ella scese . Dante , Purg . XVI ; Esce di mano a lui che la vagheggia Prima che sia , a guisa di ...
... Parad . I : Ed ora lì , com'a sito decreto , Cen porta la virtù di quella corda ― Che ciò che scocca drizza in segno lieta . Q. 2a . Ond ' ella scese . Dante , Purg . XVI ; Esce di mano a lui che la vagheggia Prima che sia , a guisa di ...
Sayfa 158
... Parad . XXXIII : La forma universal di questo nodo Credo ch ' io vidi , perchè più di largo , Dicendo questo , mi sento ch ' io godo . T. 12. Io dico , ec . Però Dante , Parad . xv : Ben è che senza termine si doglia Chi , per amor di ...
... Parad . XXXIII : La forma universal di questo nodo Credo ch ' io vidi , perchè più di largo , Dicendo questo , mi sento ch ' io godo . T. 12. Io dico , ec . Però Dante , Parad . xv : Ben è che senza termine si doglia Chi , per amor di ...
Sayfa 160
... Parad . xxvII : Ciò ch ' io vedeva mi sembrava un riso Dell ' universo , perchè mia ebbrezza Entrava per l'udire e per lo viso . SONETTO IV . Q. 1a . Se sempre è solo e un ec . Dante , Parad . xII : Che quella viva luce che sì mea Dal ...
... Parad . xxvII : Ciò ch ' io vedeva mi sembrava un riso Dell ' universo , perchè mia ebbrezza Entrava per l'udire e per lo viso . SONETTO IV . Q. 1a . Se sempre è solo e un ec . Dante , Parad . xII : Che quella viva luce che sì mea Dal ...
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Sayfa 170 - Per la sua forma, ch' è nata a salire, Là dove più in sua materia dura : ' Così l' animo preso entra in disire Ch' è moto spiritale, e mai non posa, Fin che la cosa amata il fa gioire.
Sayfa 153 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Sayfa 210 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Sayfa 159 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 173 - All' eterno dal tempo era venuto, E di Fiorenza in popol giusto e sano, Di che stupor dovea esser compiuto! Certo tra esso e il gaudio mi facea Libito non udire, e starmi muto. E quasi peregrin, che si ricrea Nel tempio del suo voto, riguardando, E spera già ridir com...
Sayfa 181 - Per che si fa gentil ciò ch' ella mira : Ov'ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Sicchè, bassando il viso, tutto smuore, E d'ogni suo difetto allor sospira: Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira: Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente; Ond
Sayfa xiii - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parca Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori; e cantando dicea : Sappia, qualunque il mio nome dimanda, 100 Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
Sayfa 285 - Seguendo lui, portava la mia fronte Come colui che l' ha di pensier carca, Che fa di sé un mezzo arco di ponte...
Sayfa xxxvii - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Sayfa 235 - Sì scoppia' io sott' esso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri, E la voce allentò per lo suo varco. Ond' ella a me : Per entro i miei disiri, Che ti menavano ad amar lo bene, Di là dal qual non è a che si aspiri, Quai fossi attraversati, o quai catene Trovasti, per che del passare innanzi Dovessiti così spogliar la spene?