Rime di Michelagnolo Buonarroti, il vecchioPresso l'Editore, 1821 - 405 sayfa |
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Sayfa iii
... troppo volere ingannarmi , non sarà mai per rea malizia ; oserò pur dire , che chiunque vorrà da quì innanzi apparar bene l ' italica favella , ed entrerà per altra via che per quella la quale nella Grama- tica nostra si segna , non ha ...
... troppo volere ingannarmi , non sarà mai per rea malizia ; oserò pur dire , che chiunque vorrà da quì innanzi apparar bene l ' italica favella , ed entrerà per altra via che per quella la quale nella Grama- tica nostra si segna , non ha ...
Sayfa viii
... in chiunque vedevagli , o di loro udiva . Così riposata , così tranquilla fu la vita di lei , mentre che , involatole da troppo acerba e cruda morte l'adorato e valoroso consorte , vide mutarsi quel bel viij M. BUONARROTI ,
... in chiunque vedevagli , o di loro udiva . Così riposata , così tranquilla fu la vita di lei , mentre che , involatole da troppo acerba e cruda morte l'adorato e valoroso consorte , vide mutarsi quel bel viij M. BUONARROTI ,
Sayfa xxiv
... senza ragion sia , anzi da falso giudicio , fatto se- condo l'apparenza , per non poter l ' anima passionata di troppo disio discernere il vero . Dov'è da sapere , dice Dante nel libro che di sopra s'accenna , cioè χχίν . M. BUONARROTI ,
... senza ragion sia , anzi da falso giudicio , fatto se- condo l'apparenza , per non poter l ' anima passionata di troppo disio discernere il vero . Dov'è da sapere , dice Dante nel libro che di sopra s'accenna , cioè χχίν . M. BUONARROTI ,
Sayfa xxx
... troppo picciol numero ; secondamente , di mostrare la strettissima parentela di Michelagnolo poeta con quei due primi occhi del poetico cielo dell ' universo , non che d'Italia ; terziamente , d ' onorare e magnificare , per quanto ...
... troppo picciol numero ; secondamente , di mostrare la strettissima parentela di Michelagnolo poeta con quei due primi occhi del poetico cielo dell ' universo , non che d'Italia ; terziamente , d ' onorare e magnificare , per quanto ...
Sayfa xxxi
... troppo sodi per tempo , e per non tentare ; di me- nar la vista a quelle fievolissime faville le quali per lontananza può l'occhio torre a pena ; di svelar loro i mirabili artifici che s ' intrecciano e si collegano in- sieme nella tela ...
... troppo sodi per tempo , e per non tentare ; di me- nar la vista a quelle fievolissime faville le quali per lontananza può l'occhio torre a pena ; di svelar loro i mirabili artifici che s ' intrecciano e si collegano in- sieme nella tela ...
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Sayfa 170 - Per la sua forma, ch' è nata a salire, Là dove più in sua materia dura : ' Così l' animo preso entra in disire Ch' è moto spiritale, e mai non posa, Fin che la cosa amata il fa gioire.
Sayfa 153 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Sayfa 210 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Sayfa 159 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 173 - All' eterno dal tempo era venuto, E di Fiorenza in popol giusto e sano, Di che stupor dovea esser compiuto! Certo tra esso e il gaudio mi facea Libito non udire, e starmi muto. E quasi peregrin, che si ricrea Nel tempio del suo voto, riguardando, E spera già ridir com...
Sayfa 181 - Per che si fa gentil ciò ch' ella mira : Ov'ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Sicchè, bassando il viso, tutto smuore, E d'ogni suo difetto allor sospira: Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira: Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente; Ond
Sayfa xiii - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parca Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori; e cantando dicea : Sappia, qualunque il mio nome dimanda, 100 Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
Sayfa 285 - Seguendo lui, portava la mia fronte Come colui che l' ha di pensier carca, Che fa di sé un mezzo arco di ponte...
Sayfa xxxvii - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Sayfa 235 - Sì scoppia' io sott' esso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri, E la voce allentò per lo suo varco. Ond' ella a me : Per entro i miei disiri, Che ti menavano ad amar lo bene, Di là dal qual non è a che si aspiri, Quai fossi attraversati, o quai catene Trovasti, per che del passare innanzi Dovessiti così spogliar la spene?