Opere minori, 3. ciltAllegrini e Mazzoni, 1839 |
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Sayfa 230
... Sonetto , scritto da Dante nella sua adolescenza , e da lui indirizzato al suo primo amico Guido Cavalcanti : Guido , vorrei , che tu , Lapo ed io Fossimo presi per incantamento , E messi in un vascel , ch ' ad ogni vento ( 28 ) Vita ...
... Sonetto , scritto da Dante nella sua adolescenza , e da lui indirizzato al suo primo amico Guido Cavalcanti : Guido , vorrei , che tu , Lapo ed io Fossimo presi per incantamento , E messi in un vascel , ch ' ad ogni vento ( 28 ) Vita ...
Sayfa 239
... Sonetto che incomincia Nelle man vostre , o dolce donna mia , e che il Rossetti sull'asserzione d'alcuni Editori suppone di Dante , si rinviene l'e- spressione La morte che non ho servita . Questa frase è , secondo lui , ghibellina e ...
... Sonetto che incomincia Nelle man vostre , o dolce donna mia , e che il Rossetti sull'asserzione d'alcuni Editori suppone di Dante , si rinviene l'e- spressione La morte che non ho servita . Questa frase è , secondo lui , ghibellina e ...
Sayfa 261
... Sonetto fac- cia parole di due amori , il primo naturale , il se- condo intellettuale ? Due donne in cima della mente mia + Venute sono a ragionar d'amore ; L'una ha in se cortesia e valore , Prudenza ed onestate in compagnia . L'altra ...
... Sonetto fac- cia parole di due amori , il primo naturale , il se- condo intellettuale ? Due donne in cima della mente mia + Venute sono a ragionar d'amore ; L'una ha in se cortesia e valore , Prudenza ed onestate in compagnia . L'altra ...
Sayfa 271
... Sonetto , nel quale io salutassi tutti i fedeli ( 4 ) d'Amore , e pregan- doli che giudicassero la mia visione , scrissi loro ciò ch ' io avea nel mio sonno veduto ; e cominciai allora questo Sonetto : A ciascun'alma presa ( 5 ) e ...
... Sonetto , nel quale io salutassi tutti i fedeli ( 4 ) d'Amore , e pregan- doli che giudicassero la mia visione , scrissi loro ciò ch ' io avea nel mio sonno veduto ; e cominciai allora questo Sonetto : A ciascun'alma presa ( 5 ) e ...
Sayfa 272
... Sonetto si divide in due parti : nella prima parte saluto , e domando ri- sponsione ; nella seconda significo a che si dee rispondere . La seconda parte comincia quivi : Già eran . A questo Sonetto fu risposto da molti e di diverse ...
... Sonetto si divide in due parti : nella prima parte saluto , e domando ri- sponsione ; nella seconda significo a che si dee rispondere . La seconda parte comincia quivi : Già eran . A questo Sonetto fu risposto da molti e di diverse ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acciocchè adunque alcuna aliud Amore appresso Aristotele auctoritas avea Beatrice Beatrice Portinari Biscioni Canz Canzone ch'io chè chiama chiesa Christus cielo clesia colui comincia quivi conciossiachè consequens Convito core Creusa Cristo cujus d'Amore Dante DANTE ALIGHIERI dendo Deus dicea dico dicunt dire divina donna Ecclesiae ejus enim ergo esset etiam figliuolo finem finis Folco Portinari fuit gentile gentilissima genus Ghibellini Guido Cavalcanti habet hominem humanum humanum genus Iddio igitur illa illo illud impe imperadore imperio Imperium Imperocchè intel intendere ipsum judicium jure manifesto manifestum maxime medesimo mente monarca morte narra natura nisi Nuova occhi omnes oportet ostendi parea parlare parole patet perocchè piangendo Poeta populus Portinari potest principio Propter quod quae quam quantum quidem ragione Romanus scilicet secundum sequitur sibi sicut sive solum Sonetto sospiri sunt tamen umana unum vedere vero virtù
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Sayfa 229 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Sayfa 300 - Donne ch'avete intelletto d'amore, i' vo' con voi de la mia donna dire, non perch'io creda sua laude finire, ma ragionar per isfogar la mente. Io dico che pensando il suo valore, Amor sì dolce mi si fa sentire, che s'io allora non perdessi ardire, farei parlando innamorar la gente : e io non vo...
Sayfa 214 - ... e di scienze e di libri ; li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che, era donna* di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa. E immaginava lei fatta come una donna gentile : e non la potea immaginare in atto alcuno, se non misericordioso ; per che si volentieri lo senso di vero l'ammirava,* che appena lo potea volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad andare là ov' ella si dimostrava veracemente, cioè nelle scuole de...
Sayfa 355 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 327 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi...
Sayfa 358 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 331 - ... a trattare, come si converrebbe, di ciò; la terza si è che, posto che fosse l'uno e l'altro, non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che, trattando, converrebbe essere me laudatore di me medesimo, la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae : e però lascio cotale trattato ad altro chiosatore.
Sayfa 267 - Ella apparvemi vestita di nobilissimo colore, umile ed onesto, sanguigno, cinta ed ornata alla guisa che alla sua giovanissima etade si convenia.
Sayfa 225 - ... miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice, i quali non sapeano che si chiamare.
Sayfa 317 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere...