Opere minori, 3. ciltAllegrini e Mazzoni, 1839 |
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Sayfa viii
... regno in se diviso sarà desolato ; ed aman- tissimo , siccome egli era , delle antiche glorie italiane , e della grandezza del nome romano , ei considerava che soltanto pel mezzo d'una general forza ed auto- rità poteva l'Italia dalle ...
... regno in se diviso sarà desolato ; ed aman- tissimo , siccome egli era , delle antiche glorie italiane , e della grandezza del nome romano , ei considerava che soltanto pel mezzo d'una general forza ed auto- rità poteva l'Italia dalle ...
Sayfa 3
... regno de ' beati , de ' miseri e de ' peregrini , di questa vita pas- sati , nelle sue comedie elegantemente trattò . E del regno de ' peregrini viventi nel libro da lui chiamato Monarchia , ove prima disputa dovere essere uno giusto ...
... regno de ' beati , de ' miseri e de ' peregrini , di questa vita pas- sati , nelle sue comedie elegantemente trattò . E del regno de ' peregrini viventi nel libro da lui chiamato Monarchia , ove prima disputa dovere essere uno giusto ...
Sayfa 11
... regno . E finalmente uno ultimo fine at quale Iddio eterno con l'ar- te soa , che è la natura , produce in essere la generazione umana . E questo qui si cerca co- me principio che dirizzi tutta questa nostra inquisizione . Imprima si ...
... regno . E finalmente uno ultimo fine at quale Iddio eterno con l'ar- te soa , che è la natura , produce in essere la generazione umana . E questo qui si cerca co- me principio che dirizzi tutta questa nostra inquisizione . Imprima si ...
Sayfa 21
... regno particulare , il fine del quale è tutto uno con quello della città , con maggiore fidanza di sua tranquillità conviene che sia uno Re che regga e governi ; altrimenti i sudditi non ac- quisterebbono il debito fine , e il regno ...
... regno particulare , il fine del quale è tutto uno con quello della città , con maggiore fidanza di sua tranquillità conviene che sia uno Re che regga e governi ; altrimenti i sudditi non ac- quisterebbono il debito fine , e il regno ...
Sayfa 33
... regno di Castiglia al regno d'Arago- na . Per questo il monarca intra tutti i mortali può essere sincerissimo suggetto della giusti- zia . Ancora come la cupidità per poca ch'ella sia , o nubila o abbaglia l'abito della giusti- zia ...
... regno di Castiglia al regno d'Arago- na . Per questo il monarca intra tutti i mortali può essere sincerissimo suggetto della giusti- zia . Ancora come la cupidità per poca ch'ella sia , o nubila o abbaglia l'abito della giusti- zia ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acciocchè adunque alcuna aliud Amore appresso Aristotele auctoritas avea Beatrice Beatrice Portinari Biscioni Canz Canzone ch'io chè chiama chiesa Christus cielo clesia colui comincia quivi conciossiachè consequens Convito core Creusa Cristo cujus d'Amore Dante DANTE ALIGHIERI dendo Deus dicea dico dicunt dire divina donna Ecclesiae ejus enim ergo esset etiam figliuolo finem finis Folco Portinari fuit gentile gentilissima genus Ghibellini Guido Cavalcanti habet hominem humanum humanum genus Iddio igitur illa illo illud impe imperadore imperio Imperium Imperocchè intel intendere ipsum judicium jure manifesto manifestum maxime medesimo mente monarca morte narra natura nisi Nuova occhi omnes oportet ostendi parea parlare parole patet perocchè piangendo Poeta populus Portinari potest principio Propter quod quae quam quantum quidem ragione Romanus scilicet secundum sequitur sibi sicut sive solum Sonetto sospiri sunt tamen umana unum vedere vero virtù
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Sayfa 229 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Sayfa 300 - Donne ch'avete intelletto d'amore, i' vo' con voi de la mia donna dire, non perch'io creda sua laude finire, ma ragionar per isfogar la mente. Io dico che pensando il suo valore, Amor sì dolce mi si fa sentire, che s'io allora non perdessi ardire, farei parlando innamorar la gente : e io non vo...
Sayfa 214 - ... e di scienze e di libri ; li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che, era donna* di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa. E immaginava lei fatta come una donna gentile : e non la potea immaginare in atto alcuno, se non misericordioso ; per che si volentieri lo senso di vero l'ammirava,* che appena lo potea volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad andare là ov' ella si dimostrava veracemente, cioè nelle scuole de...
Sayfa 355 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 327 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi...
Sayfa 358 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 331 - ... a trattare, come si converrebbe, di ciò; la terza si è che, posto che fosse l'uno e l'altro, non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che, trattando, converrebbe essere me laudatore di me medesimo, la quale cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae : e però lascio cotale trattato ad altro chiosatore.
Sayfa 267 - Ella apparvemi vestita di nobilissimo colore, umile ed onesto, sanguigno, cinta ed ornata alla guisa che alla sua giovanissima etade si convenia.
Sayfa 225 - ... miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice, i quali non sapeano che si chiamare.
Sayfa 317 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere...